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Oggi si parte. Finalmente il grande giorno è arrivato. Papà in questa settimana ha fatto la riabilitazione e tutto va bene. La voce c'è. Le corde vocali hanno ripreso a funzionare molto bene. Può tornare a cantare a piccoli passi. Ha deciso di rimettere le date del tour tra tre mesi così da poter accontentare tutti. Le fan sono super felici. Noi pure. Mamma mette l'ultima valigia in macchina. Leonardo non verrà e io già sono triste. Ho accettato questa cosa e non voglio più pensarci. Mia sorella sale al suo posto. Mio padre al posto del guidatore e mamma affianco dopo aver chiuso casa.
Sono l'unica rimasta fuori. Decido di muovermi proprio quando mamma mi dice che è tardi e a Napoli non arriveremo giusti in tempo per la messa dei nonni. Respiro. Apro lo sportello, Anna mi sorride, ha già le cuffie nelle orecchie.
«c'é un posto anche per me?» mi volto. Leonardo con la valigia sta sulla soglia del cancello aperto.
«amore» mi butto su di lui.
«ciao cuore»
«ma tua nonna?»
« sta da Daniela la vicina. Mi ha preparato lei stamattina la valigia e mi cacciato di casa»
«no va beh!» mi stringe per fianchi. Vedo papà scendere dalla macchina non appena mi stacco.
«piccionicini ci vogliamo muovere.»
«si Lele. Scusami»
«non ti preoccupare siamo felici che sei qui. Dai salite, che se no a Napoli non ci arrivo. » saliamo in macchina. Anna saluta suo cognato. E papà parte. Mamma accende la radio e lascia correre quello che dicono. Leo intreccia la sua mano con la mia e facciamo il tragitto tutto così.
Noto che durante il viaggio anna rise e scherza con lui. Sono felice che ha cambiato idea. Che Antonietta sia riuscita a smuoverlo. Lui non sarà più solo. Io ci sono con lui. La mia famiglia c'è. Vorrei che capisce questo. Vorrei che capisse che lo amo tanto. Che se condivido con lui questi attimi e perché è la parte migliore di me. Alessia ieri era super felice che scendevo a Napoli. Dice che quando sto giù sono serena ho un sorriso diverso. Credo che nonostante io sia nata a Roma, con papà napoletano le mie radici le sento giù. Al sud. La mamma è romana ma per anni ha vissuto a Lecce.
«sai vorrei raccontarti che ho imparato a non cadere. A non farmi del male, a volere solo bene. Che non più paura. Che so già dimenticare.....» la voce di papà si espande nella macchina. Nonostante gli anni siano passati questa canzone dedicata allo zio Mattia passa ancora nelle radio. Mi rende orgogliosa di lui. Di avere un papà del genere. Mi rende fiera della sua scrittura. Papà non è per tutti, ma veramente per pochi.

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