98.

604 54 4
                                    

«Ciao vale, sono Elo senti non è che Gabri è con te? »
«aspetta te lo passo. È successo qualcosa? Perché parli piano»
«non ho molto tempo. Sono chiusa in bagno. Lele mi sta aspettando per una passeggiata. Ho bisogno di Gabri.»
«amo è elo. » senso dire a Valeria al suo ragazzo.
«elo dimmi che succede?»
«gabri non ho molto tempo. Ho bisogno che tu faccia una cosa per me»
«eh dimmi!»
«sono chiusa in bagno sembro una cretina. Senti tra un ora puoi chiamare Lele e dirgli che hai bisogno di lui. Devo fargli una sorpresa e con lui in casa non posso fare niente.»
«ok va bene. Poi mi dici eh!»
«si tranquillo poi ti dico. Inventati qualcosa non lo so. Devo assolutamente fare questa cosa per lui. Ne ha veramente bisogno.»
«ok ci sentiamo tra un ora. O meglio tra un ora contatto lele»
«grazie»
«Elooooo ma tutto ok? Stai bene? Sei caduta? Io sono pronto!»
«amo arrivo tutto ok. Non riuscivo a trovare il bagnoschiuma prima» dico staccando il telefono dall'orecchio. Saluto Gabriele. Chiudo la chiamata e finisco di vestirmi. Raggiungo Lele al piano di sotto che è già pronto.
«oh finalmente pensavo fossi caduta dentro!»
« quanto ti credi simpatico eh?»
«mille»
«beneee» ridiamo e usciamo di casa. Saliamo in macchina, mette in moto e passa una canzone in radio. La sua. Ancora dopo anni. I brividi.
«solamente noi nonostante tutto...» canticchio io. Lele mi guarda e sorride. La sua voce calda. Le dolci melodie. Una volta hanno passato anche la ninna nanna scritta per Nina. Quanto pianto!  Ricorderò per sempre quando si è presentato a casa con quel disco nelle mani. Quanto ho tremato a sentire quella canzone perché avevo capito che nonostante lui pensasse non fosse sua figlia aveva scritto una canzone per lei. Avevo capito che era speciale. Che lo avrei sposato ogni giorno della mia vita.
Arriviamo a Villa borghese. Mi prende per mano. Respirare un po' di aria fresca ci farà bene. Ci guardiamo intorno e ci godiamo lo splendore di questo posto che mi lascia senza fiato.
«era da tanto che non venivamo qua» confesso. Lele annuisce. È silenzioso non ho ancora capito perché.
«ehi che succede?»
«nulla»
«dai dimmi. Che ti prende?»
«secondo te tornerò a scrivere qualcosa è giorni che non faccio nulla»
«lele ti prego non ti fissare su sta cosa»
«Elo per me è importante. Senza musica. Senza la scrittura non so vivere»
«lele è solo un periodo. Vedrai che passa. Tutti stanno ascoltando ciò che scrivi. Guarda che adesso è appena passata in radio una canzone che tu hai scritto tempo fa. Non chiedere a te stesso più di quanto già hai dato»
« è che a volte mi chiedo se do abbastanza»
«lele tu dai tutto stesso. Se non faresti il pieno ad Assago e al Pala. Amo dai. Non ti voglio vedere triste»
«se non ci fossi tu davvero!» mi bacia.
«ci sarò sempre. Come ci sarà sempre la musica. Non dare 1000 se puoi dare 100. Dai 100 che poi darai pure 1000 » sorride. Continuiamo la nostra passeggiata con più tranquillità.

Siamo Due Satelliti ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora