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«Elo, io passo da Emma un secondo devo farle vedere delle cose per giovedì così poi posso aggiustare e portare ad Elisa!» dico a mia moglie che sta finendo di stendere la roba nel balcone. In questi anni Emma se presa cura anche dei miei pensieri, delle mie canzoni, degli arrangiamenti. Abitiamo vicini e ho la possibilità di vedere delle cose anche dalla prospettiva di Francesca che è la sua manager. Ma alla fine sarà sempre tutto nelle mani di Andrea ed Elisa che mi hanno aiutato anche loro in questo percorso di vita. Il mio produttore Canova spesso resta stupito della cose che scrivo.
«va bene amo. Per cena torni?»
«si» si avvicina appoggia la bacinella e mi bacia. Sorrido. Amo guardarla negli occhi dopo che ci baciamo. Mi lascia le stesse emozioni della prima volta. Riesco a leggere tutto il suo amore per me attraverso due occhi verdi.
«c'e papà a cena stasera te lo chiedevo per questo;»
«amo potevi dirmelo prima avrei distretto l'appuntamento con Emma» scuote la testa.
«stai lavorando da una settimana a quei testi è giusto che finisci il lavoro prima. È poi scende per portare Anna a casa lo invitato io a restare!»
«viene anche Donatella?»
«No. Ma tu fai con calma tanto prima delle 20:30 non mangiamo»
«cerco di fare il prima possibile.» sorride. «Elo, ma Nina? è uscita di fretta da casa è domenica!»
«ha sentito Alessia una compagna di classe ha detto che andava a prendere un gelato e poi sarebbe tornata. »
« sei sicura che va tutto bene??»
«si amore stai tranquillo!»
«ok ok vado o faccio tardi sono già le quattro. A dopo principessa!»
«esagerato principessa»
«tu lo sei ricordalo sempre amore»
«a dopo scemo» le lascio un bacio tra i capelli ed esco di casa. Salgo in macchina e mi aspetta una giornata lavorativa molto intensa.

Intanto...
Sono uscita oggi pomeriggio con Alessia e devo dire che non è male. Avevo giudicato il libro dalla copertina. Proprio come mia madre fece con mio padre. Ci sediamo sulla panchina a mangiare un gelato, nonostante faccia un po' di frescetto.
«Nina ti va di raccontarmi di te?» mi chiede sorridendomi. È bionda, occhi marroni e un viso dolcissimo. Un sorriso anche molto bello.
«certo. Sai bene che sono figlia dei famosi cantanti elodie e Lele Esposito. - annuisce mi dice di andare avanti - sai pure che ho 17 anni -ride - ok ok vado avanti sembra un processo. - ridiamo insieme stavolta. - non mi piace in particolare lo studio come vedi a scuola. Ci sono giornate che prendo voti alti e altre che predo un minimo sei. Mi piace suonare il pianoforte»
«davvero?» mi chiede curiosa
«si, ho il vantaggio che mio padre lo sappia suonare e me lo abbia insegnato. Non sono brava quanto lui però eh!» sorride.
«tuo padre crea delle magie Nina. È veramente bravo»
«lo so è io sono orgogliosa di lui. Sai Ale io ho passato fino ai 4 anni solo con mia madre! » non so perché mi sto aprendo. Non ho mai detto niente neanche a Monica e Flavia delle scelte dei miei genitori quando ero piccola. L'instinto mi porta a fidarmi di lei. Magari stavolta faccio la cosa giusta non lo so; il cuore mi dice di parlare e decido di seguirlo.
«con tua madre? Il signor Esposito non c'era Nina?» mi chiede come se avesse paura di toccare dei tasti dolenti.
«mia madre e mio padre si sono lasciati quando mia madre scopri di aspettarmi. Aveva deciso di volerlo vedere realizzato lasciandolo andare a Londra per cantare. Papà pensava fossi figlia di un altro uomo. Non sapeva che ero sua figlia. Mia madre mi ha cresciuta fino a 4 anni; finché papà non è tornato.»
« è cambiato tutto vero?» mi accarezza una mano e le sorrido.
«si è cambiata la nostra vita ale. Io sentivo che ci legava qualcosa nonostante fossi piccola. Non mi sbagliavo. Lui è mio padre e l'uomo che mia madre ha sempre amato fonda subito.»
«si vede che sono molto innamorati. Chissà se un giorno ci capita pure a noi un amore cosi.»
«non lo so ale. Il loro amore è raro, prezioso c'è ne stanno poco in giro.»
«senti - mi guarda, non sa come dirmi qualcosa poi però prende coraggio - ti piace Luca?»
«si, ma è un coglione senza precedenti. Fidati non succederà mai nulla perché ora mi sono avvicinata a te e loro...»
«mi odiano lo so»
«io...» non mi fa parlare mi ferma.
«non importa Nina. So bene che certe cose non le hai mai pensate. Ci stiamo dando la possibilità di far crescere un amicizia no?» annuisco.
«Mio padre direbbe costruire un amicizia» mi abbraccia. Mamma aveva ragione darsi una possibilità a volte fa bene al cuore.

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