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Il concerto è finito. È stato emozionante. Pieno d'amore. I suoi lucidi a fine di ogni pezzo. Come potrei non amarlo? Come potrei solo smettere di fermare il mio cuore ogni volta che suona e canta? Mi libero dalla folla. Qualcuno mi chiede una foto e accetto. Mi allontano poi raggiungendo il suo camerino. Abbraccio Vincenzo.
« vi lascio soli»
«grazie» sorride e se n'è va. Abbasso la maniglia e spingo poi la porta entrando. È di spalle ancora non mi ha visto.
«si mamma tutto ok. D'accordo. Te le saluto le ragazze. Sì stai tranquilla. Mamma è tutto apposto. Elo sta bene. Ciao. Ti amo anche io.» era al telefono con Linda. Appoggia l'iPhone sul tavolino. Sì volta. Mi guarda. È immobile. Non dice nulla; mi fissa soltanto.
«hai visto un fantasma?» chiedo smorzando la tensione che si era creata.
«stasera ho visto una donna. Una donna meravigliosa. Una donna che ama il suo uomo. Ho visto una donna cantare con lui. L'ho vista sorridere. L'ho vista orgogliosa di lui. L'ho vista stringersi nel suo giubbottino per via del fresco e continuare a godersi lo spettacolo. Stasera ho visto una donna correre dal suo uomo nonostante lui abbia dubitato di Lei. L'ho vista e volevo morire. Mi sono sentito una merda. Mi sono sentito piccolissimo. Mi sono sentito un'altra volta non alla sua altezza. Le dedicato una canzone spero lei abbia capito che ho sbagliato. » mi dice con la voce mezzo rotta dal pianto. Mi avvicino verso di lui. Gli prendo le mani. Gli accarezzò il dorso con i pollici.
«Quella donna ti ama più della sua stessa vita. Quella donna ti proteggerebbe da tutti se solo sapesse farlo. Quella donna non ti tradirebbe mai perché senza di te la sua vita non avrebbe senso. Quella donna è davanti a te che chiede dolcemente di essere amata come hai sempre fatto perché non c'è cosa più bella. Esposito accetta la proposta?» sorride e mi abbraccia. Mi stringe forte.
«accetto la proposta e chiedo scusa.» non dico nulla. Gli prendo il viso e lo bacio. Un bacio passionale.
«io e te dovremmo viverci di più. Perché tra incidente, Nina, Leonardo e lavoro non ne caviamo più piede» ridacchiò.
«credo che la signora Esposito accetti questa cosa del viverci di più. Ne ha bisogno anche lei. » sorride.
«Ti amo»
«anche io amore» mi prende per mano e mi porta via dal camerino. Chiama un taxi che ci porta in albergo.

[…]

«Elo ma le ragazze?» chiedo mentre è in doccia. Appoggio il suo borsone sulla sedia. Lo aveva lasciato a Vincenzo quando è arrivata. Lui sapeva tutto. È stato un gesto inaspettato.
«nina è rimasta da Alessia domani hanno compito di matematica è dovevano fare degli esercizi strani. Ad Anna ho spiegato poi che c'è stato un malinteso e dovevo spiegarmi con te così è voluta stare da Emma perché Denise non ci stava.»
«quindi tutto tranquillo»
«si.» stiamo urlando come due deficienti. Entro nel bagno. La figura di Elo completamente nuda si intravede dal box doccia. Vedo che sbuca la testa, mi guarda.
«tutto ok?» mi chiede. Annuisco. È sempre un'emozione nuova vederla cosa. Non me ne capacito. Allunga il braccio  bagnato e con la mano mi tira per il polso. Fa incontrare i nostri volti. Mi bacia con passione. Profumo di fragole. Mi spoglio ed entro con lei nella doccia. Riprendiamo a baciarci. La sua schiena aderisce perfettamente al muro. L'acqua calda bagna i nostri corpi. La passione sale alle stelle. Ci tocchiamo. Ci assaporiamo. Ci viviamo. Mi mancava tutto questo. Facciamo l'amore. Lei aggrappata a me. Sento il suo cuore battere forte. La cosa che amo di più al mondo insieme ai suoi occhi.

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