56.

665 53 1
                                    

Flashback
«Nina e Anna smettetela di litigare» disse Elodie sfinita dai continui lamenti di entrambe.
«ha iniziato lei mamma. Mi ha rubato i colori»
«non è velo!»
«si invece. Mi hai preso il colore verde per colorare il giardino »
«mamma dille cosa? Io non ti fatto niente» confesso la piccola mentre elodie cercava di leggere dei testi consegnati da Francesca ore prima. Lele quella sera avrebbe fatto tardi.
«adesso la smettete subito e andate in camera vostra»
«ma uffaaa! » protesto la grande. Elodie stava per perdere le staffe quando in casa entro il marito.
«lele»
«sono tornato prima» disse.
«non ho combinato nulla. Ho un mal di testa atroce e loro non stanno ferme due secondi. Litigano e si lanciano le cose»
«vai a stenderti ci penso io qua»
«no no sto comoda»
«mammaaa» Anna richiamava l'attenzione. Sì voltarono entrambi e lei si era appena combinata la faccia con i pennarelli.
«annaaaa!! Quante volte di ho detto che non ti devi pasticciare la faccia?»
«ma stavo giocando»
«stavi giocando! Tanto a casa lava mamma giusto.» Lele si rese conto che Elodie stava nervosa. La fermo per un braccio. Le lascio un bacio sulla fronte.
« Didi è una bambina ha solo 4 anni. Respira. Vatti a fare una doccia e rilassati un po'. Il disco ti sta mettendo un nervosismo assurdo. »
« troppe cose insieme»
«appunto. Vai tranquilla. Ci penso io. Cambio la bambina. Preparo la cena è gioco con loro. Tu prendi i testi e fine.» elodie si rese conto che Lele aveva ragione. Stava esagerando e prendersela con sua figlia non avrebbe risolto i problemi e le scelte dei testi. Abbraccio suo marito e sali a farsi una doccia. Voleva che quella sera la giornata finisse presto.
Fine flashback

“Ma ti rendi conto amore che da quando stiamo insieme non c'è più una nuvola.
[…]
E sarà che se sto bene è perché non penso più 
A chi mi ha fatto soffrire voglio solo cancellare, ora esisti solo tu”

I ricordi mi stanno ammazzando il sonno. Non riesco dormire. Mi stringo di più a Lele che si smuove nel sonno. Non voglio svegliarlo. È stanco morto dal lavoro in studio. Ma il tentativo è fallito.
«amo che c'è?»
«nulla le»
«sei nervosa!» confessa.
«perché ho lasciato Nina con Anna è ho paura di non accorgermi di nulla»
«elo devi stare tranquilla però. »
«quando erano piccole è litigavano mi facevano venire un gran mal di testa con il lavoro in più. Però mi mancano quei momenti di movimento.» mi tira di più sul suo petto stringendomi.
«anche a me manca il casino che facevano. I giochi in giro. Stanno crescendo e piano piano andranno poi via di casa. È la vita amore»
«se non ci fossi tu io non lo so.»
«saresti stata una mamma fantastica come adesso. Didi sei solo spaventata dall'incidente ancora e pensi a dei momenti che ti mancano. Pensi che certe cose nessuno te le potrà ridare. Nina è con noi. E io ci sarò sempre qualunque cosa accada.»
«ti ricordi quella sera che stavo perdendo la pazienza con Anna e tu mi hai fatto calmare. »
«si. Quella sera dopo una doccia rilassante, avevi scelto i brani e sei scesa è hai giocato con noi. Sei riuscita a capire che stavi esagerando; questo è essere genitori» lo bacio. Siamo al buio. Gli accarezzò il petto nudo. Anche d'inverno dorme così. Non so come faccia io sono freddolosa e morirei. Mi stringe e torno a dormire.

Siamo Due Satelliti ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora