13.

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Pomigliano

Questa mattina siamo partiti per Napoli. Lele ha guidato per tutto il tragitto. Le ragazze hanno dormito quasi per tutto il viaggio, io invece mi sono dedicata al panorama. Ogni tanto accarezzavo la gamba di mio marito per assicurarmi che stesse bene. Mancano ancora due minuti e saremo a casa dei genitori di Lele. Sono passati quattro mesi da quando non ci vediamo. Quattro mesi di chiamate e videochiamate. Anna aveva ragione un viaggio dai nonni ci voleva. Non nascondo che mi sono mancati tutti e tre, in particolare il risveglio in casa Esposito e le chiacchiere con Linda. I miei suoceri non sanno nulla. Nina e Anna hanno deciso ieri sera di non dire nulla e di fare una sorpresa ai nonni e allo zio Mattia. 
«amore siamo arrivati» lele mi risveglia dai pensieri accarezzandomi una guancia. Sorrido. le ragazze scendono subito dalla macchina e corrono a suonare il campanello «tutto bene?»
«Si Lé. Solo un po' agitata! E da un po' che non scendiamo»
«andrà tutto bene» annuisco e scendiamo pure noi. Noto che le mie bambine sono già dentro. 
«come non detto tue figlie sono già scappate» ride. Mi bacia. Passano gli anni ma l'abitudine di non baciarmi davanti ai suoi per pudore lo fa ancora oggi. 
«Eloooooo» vedo Linda correre verso di me e mi abbraccia. 
«ciao Lindina»
«che bella sorpresa!!»
«ciao mamma»
«ciao Lele. Che bello che ti stai facendo a mamma.»
«sono anziano mamma»
«ma smettila di dire scemenze. Dai entrate. Nina e Anna vi hanno già preceduto »
«sono volute scendere loro e le abbiamo accontentate» confesso. Stringendo la mano a mia suocera che contraccambia la stretta. Ci incamminiamo dentro. Non è cambiato niente in questa casa. Respiro.
«figlioli» dice Michele abbracciandoci entrambi. «bentornati a casa»
«grazie papà»
«nonna che hai fatto di buono?»
«anna!!!!» la rimprovero. Linda ride.
«lasagne, fettine con i capperi e parmigiana»
«oddiooo che bontà. Nonna come cucini tu nessuno»
«ah bene. Prossimamente cucinate da sole» riproverò anche Nina sulle parole dette poco fa.
«eddai elo. Sai bene che le cucine delle nonne sono sempre quelle più buone. Non è detto che fai schifo!»
«ecco diglielo nonna» afferma Nina.
«non è la prima volta che me lo dite»
«ma noi giochiamo mamma!» sorrido. Mi arrendo con loro è una cosa assurda. Lele è già sparito nella sua camera sicuramente con tutte le valigie. Michele con lui.
«linda,ma Mattia?»
« é uscito con Fabrizio e ancora deve tornare. I maschi fanno sempre come vogliono loro.»
«poi ti lamenti di noi mamma»
«anna io non mi lamento, chiedo cortesemente che io venga ascoltata quando vi dico una cosa. Zio Mattia ogni tanto non lo fa, ma ci pensa nonna a metterlo in riga. A proposito ma poi con serena? Tutto ok?»
«tutto risolto Elo. Sono innamorati e come voi due fanno casini. Stasera sono a cena qui. »
«waa finalmente la rivedo»
«chissa come si è fatta la zia»
«stasera la vedrete. » confessa linda trascinandoci tutti in cucina.

[…]

«buonanotte nonna» afferma Nina lasciandole un bacio sulla guancia. Vedo Lele strano, tra due giorni parte e sue figlie non sanno ancora nulla. Abbiamo voluto tenerle all'oscuro per non farle stare male. Nina soffre troppo sta cosa del viaggio verso Londra per lavoro e così quando Andrea ci ha comunicato il giorno abbiamo deciso di non dire nulla. Lo vedo che si alza dalla poltrona e accompagna le figlie nella ex camera di Mattia. Serena la sua fidanzata è una bravissima Ragazza. Si vede che sono molto innamorati e a volte si commettono degli errori recuperabili. Io e Lele ne abbiamo fatto tanti ma siamo marito e moglie adesso.
«Elo» mia suocera richiama la mia attenzione.
«dimmi»
«cosa ti turba?» come mi conosce lei nessuna.
«niente di grave. Il fatto che lele adesso parte e devo gestire io le ragazze da sola. Il fatto che io e Anna non andiamo molto d'accordo. Non lo so perché! È ribelle. Non mi ascolta. Spesso vuole ragione lei. Fa di testa sua. A scuola a volte fa vela e io non so più come gestirla. Nina mi dice che io l'ha opprimono. Che a volte sono troppo rigida. »
«probabile che tua figlia abbia ragione Elo. »
«linda, le ho sempre dato spazio, l'ho sempre accontentata. Quando mi chiede di andare a Orte il sabato la lascio andare. Ma non ripagarmi così. Se le dico di studiare è per il suo bene. Se le dico di stare attenta a certe amicizie lo dico per lei. Faccio tutto in loro funzione. Linda non è facile avere due figlie e sapere che prima o poi qualche paparazzo te la butta in prima pagina. Io sono io. Loro sono loro. »
«Elodie, tu non può vivere sempre con l'ansia dei paparazzi. Ci vivi da anni in quel mondo. Qualora tue figlie ci finiscano dentro, tu da madre potrai denunciare chi lo ha fatto. Ma non puoi porti sempre le stesse domande. Sono mamma ti capisco. Capisco anche la tua apprensione verso loro. Ma si più morbida. Sii più giocosa. Cerca di non porti tanto con durezza. Magari se le dici determinate cose con un tono diverso probabile lei ti ascolti.»
«Non lo so»
«non devi partire già sconfitta. Ascoltami, ora che Lele parte devi essere forte. So che Nina già ci sta male per questa partenza. Se scarichi tutto addosso all'altra finirà per odiarti!»
«non sarò mai una brava madre.»
«ma smettila! Non dire cazzate elodie. Sei una madre eccezionale. Anche se Anna non te lo dice sono sicura che è fiera di avere te come mamma»
«grazie»
«ancora con sto grazie. Su Elodie sono passati anni,sai che su di me puoi contare» l'abbraccio. Mi bacia una guancia e raggiunge suo marito. Vedo Lele sulla porta.
«hai sentito tutto?» annuisce. Mi avvicino a lui.
«Elo sono sempre in tempo ad annullare tutto!»
«non ci pensare nemmeno. Tu tra due giorni parti - sussurrò. - io me la caverò qua da sola. Sono mie figlie dovrò pur tenerle a bada no?» mi sistema il ciuffo dietro l'orecchio.
«Ti amo» sussurra. Non dico nulla. Non c'è bisogno da dire niente.

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