64. calma piatta??

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Roma.
Ho portato Anna al corso di recitazione e ci siamo fatte una bella chiacchierata. Non le ho detto nulla del litigio con il padre ma già che ha visto le foto e mi ha detto di stare tranquilla mi rasserena. Nina è con Alessia. So che è giù per via di Leonardo. Ora che è tornato a Londra le cose si sono fatte più dure. Nina spesso lo chiama ma lui non risponde sicuramente perché a lavoro. Lei ci rimane male così gli fa la ripicca di non risponderlo. Ho letto il messaggio di Lele spero capisca che non ho nessuna intenzione di lasciarlo andare. Di lasciare che gli altri rovinino tutto ciò che ci siamo costruiti. La nostra famiglia con sacrifico è amore. Non permetterò a due fotografie di fargli buttare tutto l'aria. Emma mi ha chiamata diverse volte ma io non ho risposto, non voglio dare spiegazioni, vuol dire che domani o stasera le manderò un messaggio di scuse per essere sparita di colpo. Lele adesso è più importante. FaceTime squilla segno che è Lele a chiamarmi. Apro la videochiamata e lo vedo con la faccia distrutta buttato sul letto.
«Le, ma hai mangiato?? Hai la faccia bianca»
«no non ho mangiato ancora »
«fatti portare qualcosa subito. Tu sei pazzo a rimanere un giorno intero senza mangiare. Ecco perché poi sei tutt'ossa »
«ma non è vero!» protesta.
«si invece. Guarda che poi ti senti male»
«ora chiamo» lo guardo.
«lele senti io non ho fatto davvero nulla. Gabriele mi ha accusato di essere andata a fumare una sigaretta. Amore io non fumo da anni come cazzo faccio a essere stata con lui. E poi non siamo mai stati soli ho pregato Ada di farlo andare via quando lei voleva farlo rimanere. Non sarei voluta essere lì quel giorno. »
«perché non mi hai chiamato allora»
«perché avevo il telefono scarico. Sai bene che io e il telefono non andiamo d'accordo. Ho sempre avuto un problema di fondo con lui. Ho cercato di migliorare negli anni ma mi viene ancora difficile. »
«potevi scrivermi appena a casa è invece il vuoto»
«ma perché non mi ha detto prima che ti sono venuti i dubbi. Potevamo chiarire prima»
«Elo non avevo nessun dubbio. Io ero solo preoccupato del motivo che non mi avessi chiamato. Avevo pure pensato fossi stanca e non eri neanche uscita. »
« però appena vedi dalle foto dubiti della mia fedeltà»
«non ho detto che mi hai tradito. Ho detto che ti vedo felice di averlo visto e questa cosa mi infastidisce. Tu e lui nello stesso posto mi fa saltare i nervi. »
«lo hai pensato però.» sta zitto «chi tace acconsente. Ti innervosisci e penso che abbia tradito. Dopo anni di matrimonio, di una famiglia insieme.». Gli occhi mi bruciano. Non voglio piangere.
«quante donne si stufano e se ne cercano altri»
«mi stai paragonando a quelle donne? Ti senti come parli. Lele ho fatto fatica a credere nel matrimonio, nell'unione del per sempre. Sai i motivi. Perché mi stai trattando così? Io non ho fatto davvero niente. Io ti amo Lele. » sta zitto. Mi guarda.
«vorrei abbracciarti adesso» il lato dolce di Lele quando cerca di rimediare ed è lontano. Sorrido.
«anche io. Lele io non ti tradito. Io voglio stare con te.»
«a volte non...»
«ti senti abbastanza ho capito. Ma non puoi mettere in dubbio tutto. Stavi per buttare all'aria la nostra famiglia»
«anche tu anni fa lo stavi per fare» confessa.
«ah quindi buttiamoci tutto addosso. Così pari e  palla al centro. Ma che ragionamento è??»
«non lo so. Sto impazzendo!»
«menomale che te lo dici da solo. »
«le bambine»
«nina è da Alessia non so se sa. Anna ha visto le foto ma crede a me. Non sa che abbiamo litigato»
«d'accordo»
«vai a mangiare amore ti prego. Stai distrutto»
«ti richiamo dopo»
«va bene basta che mangi» annuisce. Gli mando un bacio volante e chiudo.

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