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Roma
Il sole sorge di buon mattino entrando in camera da letto. Illumina il viso di Leonardo. I miei sono rientrati ieri sera. Papà sta bene e mamma era un po' triste ma felice. È andato tutto bene. E noi siamo solo che felici. Da oggi pomeriggio tutto tornerà come prima. Io e Anna a casa e le cene in famiglia. Che mi erano tanto mancate seriamente. Sono stretta dalla presa delle braccia del mio fidanzato. Come se volessi scappare. Gli lascio dei baci sulla guancia e vedo che sorride. È sveglio.
«buongiorno» sussurra ancora mezzo addomentato.
«buongiorno amore»
«che ore sono?»
«le 8» dico guardando la sveglia sul suo comodino.
«cosi preso Nina. Ma dormi?»
«non ho più sonno. Tu sei un ghiro. Se fosse per dovremmo stare sempre a letto»
«ho tanti motivi per stare a letto»
«sempre a quello pensi»
«hai fatto tutto tu. Io parlavo delle coccole. » gli rido in faccia. Ma secondo lui gli credo. Ha una faccia da prendere a schiaffi.
«si si guarda. Come se non ti conosco. Non fare il furbo con me.»
«non ci stava il doppio senso nina»
«trottolino amoroso tu il doppio senso lo metto sempre » Ride.
«dormi!»
«anche no. Alzati su»
«ma neanche morto mi alzo. Dai Nina è presto oggi non devo neanche lavorare.»
« è quindi ?? Dobbiamo poltrire a letto? Anche no. Leo non rompere alzati su»
«nina no. Dammi un bacio»
«adesso i baci si chiedono? Perché non...» mi bacia. Mi lascio andare. Un bacio dato con passione me lo ritrovo sopra.
«quanto parli cazzo! Uguale a tua madre logorroica di prima mattina» mi dice staccandosi dal bacio.
«we! Mia madre non si tocca.»
«stai zitta un pochetto!»
«zitta lo dici ad un altra non ti permettere. E poi parlo come quando mi pare e piace!»
«ancoraaaaa? » rido. Mi bacia. Mi accarezza i fianchi.
«la logorroica ti piace però!»
«assai amo. Assai me piace» scoppio a ridere. Gli accarezzò la schiena.
«Ti amo esaurita»
«anche io. » appoggia la mia fronte alla sua. «mi mancherà dormire con te stanotte. »
«anche a me. Mi ero abituata a stringerti forte durante la notte»
«mi farò stringere da anna ma non sarà la stessa cosa!» sorride.
«risvegli migliori con te amore. » mi sussurra nell'orecchio.
«ne farei mille di risvegli con te se solo non fossi pigro ad alzarti» ride.
«non sono pigro e che mi piace il letto. Dormire.»
«e fare altro. Ti ho capito! È inutile che pari sempre lì. Oggi no. Stop abbiamo già dato stanotte e tua nonna è già sveglia.»
«non sente nulla Nina»
«scordatelo Leo! A secco. Ci penseremo poi!» sbuffa. Lo bacio mi accarezza. Restiamo ancora un po' sdraiati e poi raggiungiamo Antonietta per fare colazione.
«che avete fatto stanotte? La guerra? Dormite? C'avete due occhiaie che manco un panda vi riconoscerebbe!» Leo inizia a ridere e gli pizzico il fianco. Se non la smette lo ammazzo davanti alla nonna.
«nonna niente. C'era caldo e non trovavamo posizione»
«sisi. E io sono nata ieri. Burlone!!» divento rossa in faccia e lui mi accarezza un mano. Bell'inizio di settimana alla grande no??

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