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Siamo appena uscite da scuola. Stiamo andando alle prove della recita di Anna. E vado a vederla pure io. Non vedo l'ora Anna è molto brava lo sentita un paio di volte fare la parte della campagnola povera.
«ma tua sorella che parte fa oggi?»
«sai che non lo so ale. Non me lo ha voluto dire. Dice che una sorpresa»
«wow allora. »
«vediamo tanto lei qualunque parte faccia è bravissima»
«si hai ragione. » ci fermiamo per aspettare il verde al semaforo. Due minuti e scatta. Nina scende dal marciapiede e lo stesso io. Una macchina accelera senza fermarsi al rosso. Accelera sempre di più. Indietreggio. Allungo la mano per tirare Nina verso di me. Ma è troppo tardi la macchina l'ha presa in pieno. Fa un volo. Cade a terra. La macchina sfreccia via.
«Ninaaaaaa» corro verso di lei che si trova per terra non si muove. «nina oddio. Nina tesoro. » le mani mi tremano. Mi sento male. Cerco il telefono nella borsa. Merda merda!
«Ale» tossisce.
«non ti muovere. Nina non ti muovere. Stai ferma. Chiamo l'ambulanza.»
«mi fa male tutto»
«guardami. Non ti addormentare. Che ti fa male?»
«tutto ale tutto» cerca di respirare ma non ci riesce. Trovo il telefono. La gente ci guarda. Una signora si avvicina e mi dice di aver chiamato già l'ambulanza. Cerco il numero di Elodie in rubrica. Tre squilli e risponde.
«alessia ma quando arrivate. Anna è già dentro è tutto pronto!» inizio a piangere le mani continuano a tremarmi « Alessia oh che succede?»
«Elo, Nina è stata investita. E a terrà. Le esce sangue da una gamba e l'ambulanza sta per arrivare»
«che stai dicendo?»
«Elodie non sto scherzando! Non scherzerei mai su una cosa del genere. »
«arrivo. Prendo Anna e arrivo»
«Elo ci vediamo in ospedale e arrivata l'ambulanza adesso» i medici la controllano. Nina muove solo gli occhi. Qualche lacrima le scende. La prendono sulla barella. Maledetta macchina! Maledetto chi tu abbia investito la mia amica.
«sei la sua amica?» la signora di prima mi parla.
«si»
«allora sali in ambulanza con lei, parlo io con i vigili. Troveranno chi ha ridotto così la tua amica»
«grazie» raccolgo tutto da terra. Sfrastornata. Mi alzo. Corro verso i medici e mi fanno salire su.
«ale»
«Nina non parlare, stai tranquilla andrà tutto bene stiamo andando in ospedale.» dico. Non sto capendo veramente nulla. Le infermiere cercano di bloccare il sangue dalla fronte ha il sopracciglio pure spaccato. La gamba è piena di sangue.
Arriviamo in ospedale. Spingono la barella dentro e ci portano al quinto piano, verso la sala operatoria, mi lasciano da sola in sala d'attesa. Il telefono di nina vibra dentro la sua borsa. Lo prendo. Non sono lucida. Mi siedo. Guardo lo schermo. “Leo❤” sta chiamando. Non posso rispondere. Non posso dirgli nulla. Aspetto che finisca di squillare. Respiro profondamente. Prendo nel frattempo una salviettina e mi pulisco le mani.
«Alessia» elodie davanti a me in lacrime. Anna dietro.
«Elo» l'abbraccio. « è colpa mia non sono riuscita a fermarla. Quella macchina correva veloce. Io sono tornata indietro volevo prenderla per mano ma non ci sono riuscita. Scusami» piango. Elodie mi stringe e mi accarezza la schiena.
«non è colpa tua ale. Non è colpa tua. Come sta? »
«ha un sopracciglio spaccato. Una ferita alla gamba. Gli faceva male il petto. L'hanno portata dentro»
«parlava?»
«si. Ma le faceva male tutto » rinizio a piangere Anna mi abbraccia lei stavolta.
«devo chiamare Lele»
«mamma, papà starà alle prove adesso. Chiama zio Vincenzo e fatelo passare» annuisce. Andrà tutto bene. Deve andare tutto bene.

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