48.

656 55 16
                                    

«Signora ecco.. » sudo. Le mani mi tremano. Il medico mi guarda. «l'operazione è andata bene. Ci abbiamo messo un po' perché aveva perso molto sangue. Ma sua figlia è fuori pericolo. Abbiamo dovuto metterle 10 punti alla gamba visto la ferita. Due sul sopracciglio. E poi ha il dolore maggiore. Tre costole rotte. »
« tre costole»
«si. L'impatto con l'asfalto ha rotto tre costole. Quelle si sistemano da sole. Deve evitare movimenti sbruschi. Evitare di prendere pesi. »
«il tempo di guarigione?» chiedo preoccupata.
«un mese massimo se no di più»
«possiamo vederla?»
«si. Mi dia il tempo solo di portarla in stanza. »
«grazie mille dottore»
«il mio lavoro. » mi stringe la mano e torna dentro.
«sapevo che andava tutto bene» dice alessia
«sarà difficile tenerla ferma» confesso.
«lo farà per il suo bene elo»
«mamma ma possiamo vederla?»
«tra poco Anna» annuisce e torna a sedersi. Il medico ripassa dicendomi che é in stanza che ancora dorme per via dell'anestesia. Che sentirà dolore appena si sveglierà. Di aspettare ancora prima di entrare che le infermiere devono sistemarle la flebo e le bende nella gamba. Il mio cuore si fa piccolissimo. Immaginare mia figlia qui. In un letto di ospedale.
«amore»
«lele» mi butto su di lui. Inizio a piangere. Tutte le tensioni accumulate vengono buttate fuori. Lui mi accarezza la schiena. Lo guardo.
«come sta?» mi chiede dolcemente asciugandomi il viso.
« è fuori pericolo. Tre costole rotte e dieci punti alla gamba»
«piccola»
«i genitori possono entrare. » un infermiera ci richiama. «gli altri uno alla volta»
«grazie» dico. Lele mi lascia un bacio sulla testa. Mi stringo di più a lui. Bacio Anna che non riesce ad entrare anche prima voleva. Entriamo da nostra figlia. Lele spinge la porta. Mi avvicino al letto.
«mamma»
«ehi amore»
«mi fa male il petto come respiro»
«stai tranquilla. Hai solo tre costole rotte. Passerà anche questo amore.»
«proprio adesso che mancava solo un mese al mio compleanno»
«sarai pronta per il tuo compleanno e per il concerto del papà amore non ti preoccupare. »
«mi tira la gamba»
«hai i punti amore»
«papà» Lele si avvicina e le bacia la mano.
«sei forte piccola mia. Chi ti butta giù»
«corazza di mamma» dice cercando di ridere ma non può.
«non potevo farti più dura nina»
«mamma» mi chiama. La guardo. «non hai detto nulla a leo vero ?»
«Nina ha chiamato due volte. Non potevo non dirglielo»
«mamma ma quello adesso scende. Deve pensare alla nonna. Io sto bene»
«oddio bene sei qua!»
«papà sono viva eh!»
«non ci sono dubbi. Simpatica anche su un letto di un ospedale. »
«ovvio. Dite ad Alessia che non è colpa sua. »
«glielo abbiamo già detto»
«papà tu il concerto però cavolo. Era la tua prima oggi»
«sei più importante tu amore mio»
«ma Anna?»
« è fuori non se la sente di entrare»
«mi dispiace per le prove!»
«nina tu non ti devi preoccupare per niente. Troveremo quello stronzo o quella stronza che ti ha fatto questo. »
«quanto mi fa male mamma. Mi tira tutto te lo giuro»
«piccola mia» le bacio una guancia. Non riesce neanche a muoversi dal dolore. Mi accarezza una guancia. Lele le lascia dei baci sulla guancia piano piano. Respiro. Mi si stringe il cuore a vederla così. L'importante che sia qui. Qui con noi. Qui che ogni tanto sorride. Qui che mi accarezza e mi guarda.
«vi voglio bene »
«anche noi principessa» le lascio un bacio sulla fronte e usciamo. Troviamo Leonardo che cammina avanti e indietro.
«Ehi» dice Lele.
«come sta?»
«bene Leonardo. Stai tranquillo. Parla. Le fa male il petto per via della costole rotte ma nulla di grave.»
«ma chi è stato?»
«non lo sappiamo.»
«lele dobbiamo trovarlo»
«ah dobbiamo? Adesso si parla al plurale» ridono.
«credo che Nina ti abbia detto che...»
«si Leonardo. Che siete fidanzati. Lo so. Rilassati non ti mangio. Trattamela bene e non ti succederà nulla.»
«lele così lo spaventi povero» dico io ascoltando.
«deve »
«oh poveri noi. Vai Leo. » Prendo per mano lele e abbracciamo Alessia e Anna che erano lì sole.

Siamo Due Satelliti ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora