92.

605 46 7
                                    

Londra.

La scuola è finita. Oggi pomeriggio arriva Nina. Nonna è felice di averla a casa per almeno una settimana piena. Dice che almeno quando vado a lavoro non è sola. Sto finendo alcune pratiche in casa discografica. Spero di trovare presto una casetta a Roma per stare giù. Ho voglia di stare con lei. Di uscire con lei. Di vivermela.
«per caso arriva qualcuna oggi?» mi chiede Veronica appoggiando il caffè sulla mia scrivania.
«si nota così tanto che sono felice?»
«sei sotto un treno leo»
« ne sono consapevole.»
«meglio per te. Prendi sto caffè che dobbiamo raggiungere Carlotta in studio per uno»
«ok. Mando un messaggio a Nina per sapere l'ora precisa di arrivo»
«muoviti. Io inizio a salire»
«va bene» esce dalla stanza prendo il telefono.
Leo: amore tutto ok? - la risposta di da attendere di 5 minuti.
Nina: si. Stavo chiudendo la valigia con mamma che un po' giù. Domani anche Anna parte.
Leo: non è mai bello lasciare andare un po' i figli.
Nina: no. Però da altro canto è felice perché sta sola con papà e non le sembra vero
Leo: immagino. A che ora arrivi ??
Nina : per le tre amo
Leo: ok così cerco di muovermi prima.
Nina: perfetto. Senti da te tutto ok?
Leo: si Nina te lo detto non ci sono problemi per me è neanche per nonna. Stai tranquilla.
Nina: non vorrei disturbare tua nonna
Leo: è felice che tu salga. Almeno non resta sola quando vado a lavoro dice.
Nina: va bene. Ci vediamo tra un ora scappo ché devo farmi una doccia e tu devi lavorare.
Leo: ti amo
Nina : anche io amore - visualizzo e raggiungo Veronica al terzo piano. Sono anche leggermente in ritardo. Come al mio solito. Non ne combino una giusta.

[…]

L'aereo è appena arrivato. Sto aspettando che Nina si faccia vedere. Ho l'ansia. Non sono mai stato in queste condizioni. È vero di Martina ero innamorato. Ma non fino a questo punto. Nina mi ha sconvolto tutto. I suoi occhi hanno fatto il resto. La vedo poco dopo con la valigetta in mano e lo zaino nero sulle spalle. Appena mi vede. Corre. Si butta addosso. Respiro il suo profumo dopo giorni di distanza.
«ciao amore mio» mi dice
«ciao patata» mi stringe. « come è andato il viaggio?»
«bene. All'inizio un po' di paura non ho mai viaggiato da sola. Ma mi sono pure addormentata poi»
«ottimo. Nonna ti sta aspettando»
«che bello» le prendo il viso e la bacio. Circonda il mio collo con le sue braccia.
«quanto mi sei mancata cavolo!»
«a chi lo dici?» la guardo non dico nulla. I nostri occhi parlano da soli. Attimo per noi. Attimi di puro smarrimento. Io e lei. Senza niente attorno eppure c'è un sacco di rumore. Leggo la sua voglia di stare con me a mille. Le prendo poi la valigia e la mano.
«ti salutano i miei. Ha detto papà di darti una mano per la casa perché le carte per il trasferimento sono pronte.»
«spero di trovarla presto Nina. Sto impazzendo. »
«vedi che sono qui anche per questo. Cerchiamo e troviamo. »
«sai che dovrò vederla prima di accettare?» le chiedo entrando in macchina.
«lo so. Ma almeno trovarla è un passo avanti. Poi per vederla ci pensiamo insieme»
«facciamo tutto insieme?»
«ormai siamo una coppia no? Sì pensa per due non per uno. A me viene in automatico farlo» mi avvicino al suo viso e la bacio.
«bentornata a Londra amore»
«grazie» sorride. Parto con la prima e direzione casa mia. La sua mano sopra mia e mettiamo le marce insieme. Ne avevo proprio bisogno di questo.

Siamo Due Satelliti ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora