78

686 51 10
                                    

Mi ferma per un polso. Pensavo dormisse. Invece era sveglio. Segno che ha sentito ciò che gli ho detto. Respiro. Mi tira verso di lui per farmi ricadere sul suo  corpo. Sono sopra di lui; mi accarezza la schiena.
«dovresti parlare con me guardandomi in faccia - sussurra - invece di parlarmi quando dormo. »
«non ci riesco. I tuoi occhi mi disarmano e io non so mai cosa dire. »
«basterebbe chiedere scusa e spiegarsi. Ti ho sempre chiesto dialogo dando dialogo. Se ti chiudi non fai nulla di buono» è più tranquillo rispetto a quando è tornato. Saranno le quattro e domani io ho un volo per Torino. Sono ancora sveglia. Dovevo fare pace con lui. Forse non sarei nemmeno partita.
«non lo so che mi prende. Forse sono stanca dal lavoro. Forse esagero è basta. Forse mi lascio perdere la mano e poi ti faccio male. »
«pensi davvero a volte di volermi lasciare» continua ad accarezzarmi la schiena. Sistemo meglio la mia testa tra il suo incavo del collo. Glielo bacio.
«si, ma perché so di non meritati. Perché so che sono una moglie pesante da gestire. Una pessima moglie e meriteresti di più che una come me»
«io non vedrei nessun'altra al mio fianco elo. Ti amo. Oggi sono stato tutte quelle ore in studio. Non ho staccato nulla. Non ho mangiato nulla. Ho toccato i tasti del piano forte con violenza. Come se dovessi sfogare la mia frustrazione del litigio con loro. Come se loro fossero te. Sono tornato a casa. Non volevo assolutamente continuare la discussione perché sapevo che avrei detto cose che non penso. »
«Eri arrabbiato? Ora non lo sei più?»
«sono infastidito dal tuo atteggiamento. Dopo anni non riesco a capire come non ci arrivi al mio modo di dirti le cose. Ti intestardisci e vuoi ragione solo tu»
«quindi non abbiamo fatto pace?»
«dipende»
«da cosa?» continuo a chiedere. Non risponde. «Le, da cosa dipende?»
«dal fatto che devi smetterla di non ascoltarmi»
«ma io ti ascolto»
«non è vero Elo. Tu non mi ascolti. Se mi avevo ascoltato ora non saresti in questa situazione.»
«ho esagerato oggi pomeriggio. Ma non era per te,era perché spesso intervengo per Nina.»
« ha 18 anni Elo è ora si prenda le sue responsabilità. Ho fatto fatica a capirlo ma nostra figlia sta crescendo; perché non è solo tua figlia, ma anche mia»
«non volevo che ti sentissi messo da parte con le mie parole. »
«lo hai fatto però»
« stai cercando di ferirmi» dico leggermente nervosa.
«no. Ti sto dicendo come mi sono sentito elodie. Mi hai praticamente escluso con le tue parole. Dicendo che te le sei cresciuta da sola. Ma è sempre stato per tue scelte»
«lo so. Ti ripeto che non volevo che ti sentissi così. Ho esagerato. Che devo fare. Ti ho già detto tutto prima. Non credo ti stessi dormendo a questo punto.»
«e chi ti dice che fossi sveglio. Potrei essermi svegliato al tuo ti amo.»
«lele non prendermi in giro. Eri sveglio hai sentito tutto »
« questo lo dici tu!»
«perché mi devi far ripetere le cose che tanto già sai»
«perché nel caso io dormivo e poi è arrivato il momento di dirle in faccia non che mi parli quando non ti ascolto. »
«sembri un bambino in questo momento» sta zitto. Si ferma con le mani. «quello che ti ho detto lo hai sentito benissimo se no prima non mi chiedevi se ti volevo lasciare»
«allora ci arrivi a certe cose»
«non prendermi per scema»
«non lo sto facendo! Ti sto dicendo che comunque continui a non capire certe cose. O forse non ti va di capirle.» alzo il viso nonostante il buio sento il suo sguardo.
«Ok basta! Ti prometto che da oggi in poi ti ascolto e ti dico tutto ciò che mi passa per la testa. » sento che sorride. Mi fa riappoggiare la testa sul petto. Tira la coperta da una parte e poi mi avvolge.
«odio litigare con te» gli dico.
«Io lo stesso» infila le mani sotto la maglia e mi accarezza i fianchi salendo lungo i seni. Mi rilasso. Non per forza dobbiamo fare qualcosa; mi basta anche così poco. Chiudo gli occhi.

“La notte ti porta consiglio. Magari domani stai meglio. Ed ogni cosa ti sembra cambiata. ”

Siamo Due Satelliti ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora