140.

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*S.A.: buongiornoooo, sono arrivata a 140 capitoli, questo non me lo sarei mai aspettata. È un traguardo Comunque per me, vuol dire che se ho delle idee adatte posso scrivere abbastanza. All'inizio pensavo non potesse piacervi un racconto del genere invece vedo che ogni giorno i like aumentano e che chi giornalmente mi lascia dei commenti. Vi ringrazio una per una. Non so mai cosa dire quando vedo tanti complimenti. Sono felice che vi piaccia. Finché ci saranno delle idee porterò avanti la FF. Non credo tanto a lungo però!!❤❤❤ Baci sparsi come sempre bellezze!❤*

Elo è andata da Emma stamattina la riunione iniziava presto. Devono decidere le ultime cose per il tour. Nina e Anna dormono ancora. Ieri notte entrambe hanno fatto tardi. Anna era in giro con l'amica. Tant'è vero che mi sono preoccupato quando alle undici ancora non tornava a casa. Mentre Nina era con Leonardo è hanno fatto tardi. Ormai se ne vanno a Ostia nella casetta del nonno di Leo e restano lì per ore.
Parli del diavolo e spuntano le corna, scende le scale con i capelli alla cavolo di cane. Mi ricorda tanto Elodie quando ha iniziato a farsi crescere di nuovo i capelli. Ogni tanto mi dice che tornerebbe rosa e alla maschiaccia.
«buongiorno» mi dice baciandomi una guancia.
«buongiorno. Anna dorme ancora?»
«si. Più che dorme russa 😕»
«bene ma non benissimo. Il latte è sul fuoco. Io ho già fatto colazione con la mamma»
«riunione con zia Emma vero?»
«yes. Zia Francy è passata a prenderla»
«ottimo. Io oggi vado da Alessia. Poi Leo passa a prendermi»
«tutto ok tra di voi?»
«si papà. Sta lavorando e sono contenta almeno tiene la testa impegnata e non pensa alla nonna»
«ma che di preciso?»
« delle forti emicranie. Ma non le vengono sempre papà. Ci sono giorni che è ingestibile. Quando sono stata a Londra, c'è stato un giorno che neanche in piedi si reggeva il mondo le girava. Mi sono presa cura di lei mentre Leo lavorava. Per questo lui non sa se viene dai nonni. Se il giorno capita che sta così male e le succede qualcosa non se lo perdonerebbe. »
« non avendo avuto una famiglia è normale che sia attaccato alla nonna. » annuisce. Si versa il latte nella tazza e si siede a tavola al mio fianco.
«il corriere non deve mai mancare a casa eh papà?»
«ci si deve informare dello sport»
«certo certo!»
«ma come ve venuto in mente di mandarci alle terme?» chiedo curioso.
«semplice, la mamma non ha avuto un attimo di pace. Il fatto dell'intervento la fatta esaurire già lo era. Ora ancora di più. Tu devi stare bene così io e Anna abbiamo deciso di mandarvi a rilassarvi.»
«siete speciali»
«sei di parte non vale. » rido.
« È la verità Nina! Non lo dico solo perché sei mia figlia lo penso davvero»
«se siamo così è anche grazie a voi. Ci avete cresciuto con un educazione e tanto amore.»
«ci abbiamo messo del nostro tesoro. » mi sorride. Sono veramente orgoglioso di ciò che ho costruito nella mia vita.

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