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In Aereoporto il giorno dopo.

Stanotte ho chiuso la valigia definitivamente. Ho cenato per l'ultima sera a Londra con il mio fidanzato. Mi ha portato a cena fuori nonostante fosse rientrato alle 21 di sera da lavorare. Parlare con Antonietta mi ha fatto capire tante cose. Tra tre giorni lui sarà a Roma e potremmo viverci finalmente con calma e serenità. Mi guarda con una faccetta che sa il suo perché. Rido.
«sei buffo amore»
«mi mancherai»
«anche tu. » mi stringe. «solite raccomandazioni: uno non sparire, due fatti sentire, tre non combinare cazzate o stavolta sei fritto, quattro non dimenticarmi...»
«cinque ti amo»
«anche io. » mi bacia a stampo «leo davvero non sto scherzando. Rispettami o stavolta non mi avrai più ti avviso eh!»
«nina non farò altre cazzate te lo prometto»
«ecco. Per il resto saluta Antonietta dalle un bacio da parte mia. Comportati bene anche con lei o ti spezzo le ossa.»
«ok generale»
«non fare il cretino sono seria»
«pure io»
«mi mancherà svegliarmi con te la mattina. I tuoi dolci baci sul collo. Uscire con te anche solo per passeggiare la sera. Stare in terrazzo a guardare le stelle. A suonare nel pomeriggi liberi qualcosa che ci piace»
«a me mancherai tu. I tuoi occhi. La tua luce e il tuo sorriso. » mi stringo a lui. Vorrei farlo entrare dentro al mio corpo per fargli sentire ciò che sto provando in questo momento. Sento le gambe che ballano. Il cuore che batte più veloce del solito. Bum, bum, bum, bum. Le costole che mi fanno quasi male di nuovo per l'abbraccio che gli sto dando. Ma cosa ti importa se questo abbraccio tra poche ore non lo avrai più. Respiro un po' del suo profumo.
«mi sono presa una tua maglia spero non ti arrabbi. Ne ho bisogno» mi confessa. Sorrido.
«no. Io ho rubato il tuo profumo. » mi sorride. Ha gli occhi un po' lucidi. «ti prego no! Non incominciare a piangere. Non sto andando in guerra. Sto tornando a casa e presto mi raggiungi. Papà ti aspetta per lavorare. La casetta c'è. »
«dove la trovo io un'altra come te ?»
«fine delle imitazioni amore. Non ci sono cloni. Di Nina Esposito ne esiste solo una»
«mi tengo stretto l'originale »
«bravo.» sento il volo che viene chiamato. Devo correre. Lo bacio. Lo ribacio.
«ciao amore mio ci vediamo in Italia.» dico. Mi tira per un polso. Mi abbraccia.
«ti amo. Ti amo. Non andare »
«amore devo. Quando arrivo in Italia ti avviso. Ci sentiamo stasera. Baciami adesso» affermò. Mi tira e mi bacia con passione. Ora posso andare. Corro verso il mio volo mi volto. Lo saluto con la mano gli mando un bacio che si mette in tasca. Respiro. Forza Nina è ora di tornare da mamma e papà.

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