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Il telefono di Lele squilla mentre ci stavamo baciando sulla panchina. Lui sbuffa io rido. Credo di sapere chi sia.
«gabbo, nooo ma che disturbi!» inizio a ridere. Non riesco a trattenermi. «dimmi tutto.» sento che ascolta «ma come ti se rotto un tubo a casa? Sono con Elo adesso. E che posso fa? Provo a chiamare Simone ma non so se ci può raggiungere. Io sono a Villa borghese... - respira - ok arrivo stai tranquillo. Va beh ciao» vorrei ridere adesso ma devo fare la seria.
«che succede?»
« Gabri è disperato. Dice che ha la cucina che perde! Pare si sia rotto un tubo. Non lo so non ho capito molto. Vuole che mi avvicini. Chiamerò Simone. »
«quindi dobbiamo tornare a casa» cerco di fingere un po' la dispiaciuta. Certo Gabriele che c'ha na fantasia. Vorrei davvero fargli i complimenti.
«si amo. Mi dispiace»
«no no ok. Andiamo. »
«ti prometto che ci sarà un altra passeggiata amo»
«stai tranquillo. Andiamo che se no chi lo sente»
«ecco appunto.» ci incamminiamo verso la macchina e mi porta a casa. Lui va da Gabriele. Decido di preparare la sorpresa con dovuta calma. Tanto ho tempo.
“gabri io ho bisogno di un po' di tempo. Intrattienilo. Cerca di rompere qualcosa quello che vuoi. Non lo so. Ma io devo dare delle cose qua a casa”
“cerco di fare il possibile Elo. Non ti prometto niente!”
“grazie”
Lancio il telefono sul letto. Scendo al piano di sotto. Tolgo la tovaglia ne metto un altra. Sistemo il tavolo a dovere. Ritiro un po' di roba sul divano. Metto un foglio sul tavolino. Prendo dei bigliettini e li segno sul muro. Sistemo le candele sul tavolo della cena. Voglio che tutto sia perfetto. Cerco il disco che ho preparato in questi giorni. Mentre lui era fuori. Non ho avuto molto tempo. Spero gli piaccia. C'è la mia voce e tante cose da raccontare.
Credo non manchi veramente nulla. Mi strofino le mani nei pantaloni. Decido di farmi una doccia veloce e di mettermi un vestito non troppo elegante. Sono agitata. Manco dovessi partorire.

[…]

«gabri le tubature sono apposto ma sei sicuro?» alla fine non ho chiamato il mio amico. Ho deciso di controllare io di mia spontanea volontà.
«si Lele ho raccolto un sacco di acqua prima»
«ah io non lo so qua. Mi sembra tutto apposto»
«io ti dico che perdeva»
«magari stavi sognando» ride.
« e l'acqua l'ho racconta dormendo?»
«ah questo non lo so!»
«lele io ti dico che è rotto»
«gabbo io ti dico di no. Aspetta domani per vedere. »
«proviamo. Non ne sono sicuro. »
«proviamoci almeno no?» annuisce.
«caffe?»
«no devo scappare da Elo. L'ho lasciata da sola!»
«dai prendilo» lo guardo.
«che combinate voi due ?»
«ma che dici! Io con Elo niente. Figurati è una settimana che non la sento lele»
«mmm sarà che non ti credo»
«eh vabbè pazienza. Senti allora sto caffè»
«dai fallo tanto che insisti » Sorride e prepara il caffè.

“Gabbo via libera”

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