Capitolo 0: Risveglio

7.4K 414 182
                                    

Mi svegliai pensando di essere nella mia camera, stesa sopra il comodo letto, ma non era così. Sgranai gli occhi nella speranza di definire meglio l'ambiente. La prima cosa che notai fu una persona seduta su una sedia posta poco più avanti. Si stava sistemando i capelli davanti a uno specchio. Questi erano lisci, biondi e lunghi tanto da coprire parte della sua schiena.

- Ehi! Ben svegliata.

"Forse la conosco? No, credo proprio di no."

- Chi sei? Dove mi trovo? - Chiesi con la voce spezzata dalla stanchezza.

- Mi dispiace tesoro, ma non so rispondere a nessuna delle tue domande, tuttavia possiamo rompere il ghiaccio intanto che ci siamo. Mi chiamo Courtney Chambers. Tu invece come ti chiami?

La testa mi faceva ancora male, non riuscivo a ragionare o per lo meno a pensare al motivo per cui mi trovassi lì. In una situazione normale non le avrei detto il mio nome, ma in quel caso...

- Mi chiamo Sharmila.

- Sharmila?! Che nome strano. Non sei di queste parti vero?

- Ho origini indiane.

- Wow, una dark indiana non l'avevo ancora conosciuta! O per caso sei emo? Sai me li confondo sempre.

- Vedo che sei una persona piuttosto diretta. Sono dark se proprio ci tieni a saperlo - risposi seccata.

Gli occhi iniziarono a mettere a fuoco quel luogo. Nell'oscurità attraversata dalla fioca luce di una lampada al neon, gli occhi azzurri di Courtney somigliavano a delle stelle. 

-  Scusa era solo una curiosità.

In un attimo un atroce dubbio attraversò la mia mente. Le feci una domanda di cui temevo la risposta:

- Se non sai dove ci troviamo e non mi conosci, p... Perché sei così tranquilla?

Prima che potesse proferir parola, i miei occhi misero a fuoco ciò che mi circondava. Sembrava la stanza di un vecchio hotel. Era molto piccola e stretta. L'aria che si respirava sapeva di chiuso, come se le finestre non fossero state aperte da secoli.

Mi voltai.

Mi accorsi solo in quel momento che le finestre erano murate. Come se non bastasse, la lampada al neon iniziò a fare intermittenza, come se ci fosse un calo di tensione.

"Diavolo no, non adesso ti prego!"

Sentii il mio "problema" riaffiorare dall'inconscio come un'oscuro fiore sboccia da un arido terreno.

- Tu! - Esclamai con aria minacciosa verso Courtney.

- Tu! Come fai a saperlo! - Urlai

- Sapere cosa? Perché sei così agitata all'improvviso?

- Dimmelo tu stronza!

- Ehi! Non ti permetto di parlarmi così!

- Fammi uscire da qui! Subito!

Vidi la porta della stanza e ci andai a sbattere con tutta la forza, ma il tentativo di aprirla fallì miseramente.

- Dannazione Sharmila ma sei impazzita?! Ti farai male!

Provai altre due volte a sfondarla dall'interno ma la spalla destra cedette al dolore.

- Calmati maledizione! Calmati!

Mi misi in ginocchio disperata.

- Ti prego fammi uscire - implorai con un filo di voce con il volto ricoperto dalle lacrime.

Ero imbarazzata e allo stesso tempo impaurita. Come faceva a sapere del mio problema?

- Stammi a sentire, non so cosa ti sia preso ma adesso devi calmarti. Io non c'entro nulla in tutto questo. Sono spaesata proprio come te. Diciamo che ho solo un modo diverso di affrontare i problemi. Mentre tu dormivi comunque ho trovato questo.

Mi porse nelle mani un biglietto. Lo aprii e lessi ad alta voce:

Spero possiate gradire ciò che ho preparato per voi.

Il vostro amico, K.


In quel momento la luce si spense.



Reality Horror ShowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora