Mi bastò affrontare solo tre dei discepoli di Xardas per far sì che ognuno di loro si allontanasse alla mia presenza. Non avrei voluto far loro alcun male in quanto non erano il mio obiettivo. In quel momento erano tutti all'esterno della villa. Mi fissavano osservando ogni mio gesto, ogni mio passo. Se ne stavano in silenzio aspettando che la loro guida uscisse dalla casa per affrontarmi. Il terrore era dipinto sui loro volti mentre i secondi scorrevano come fossero ore. D'un tratto il cigolio della porta di legno all'entrata principale attirò l'attenzione di tutti. Xardas comparve sulla soglia rimanendo immobile non appena i suoi occhi incrociarono i miei. Le sue labbra si contorsero in una smorfia mentre una goccia di sudore scendeva dalla fronte. Cercò di ricomporsi nonostante l'impresa fosse tutt'altro che semplice.
- Lord... Urien. E' un onore ricevervi.
S'inchinò nella vana speranza di nascondere ogni suo timore. Era consapevole di quale destino l'attendeva, l'unica cosa che ancora non poteva sapere era: quanto tempo gli sarebbe rimasto.
- L'onore è tutto vostro Xardas.
La mia risposta lo fece irritare ancora di più. Riuscivo a sentire i battiti del suo cuore distinguendoli da quelli di tutti gli altri, ad ogni modo non dovevo lasciarmi condizionare dalle sue paure. Ero consapevole che non avrebbe mai lasciato questo mondo senza prima combattere.
- A cosa devo la vostra visita mio vecchio amico?
Dal mio volto non feci trasparire né un sorriso né una smorfia dinnanzi alla sua squallida domanda.
- Sono qui per uccidervi.
Chiaro, preciso e diretto, ero l'unico modo per evitare i suoi subdoli giochi di parole. Lo vidi deglutire mentre i suoi occhi non distoglievano lo sguardo dai miei. In quel momento iniziò ad avanzare verso di me scendendo lentamente la scalinata della villa. I suoi uomini erano come pietrificati. Sapevano cosa sarebbe successo e in cuor loro non sapevano se considerarlo uno spettacolo o una strage. La loro paura era palpabile come il vento che sfiora i capelli.
- Lord Urien. Sono consapevole dei nostri diverbi passati, ma permettetemi...
- In cuor mio non è rimasto alcun briciolo di pietà dinnanzi a voi - lo interruppi.
Xardas prese una spada da uno dei suoi uomini e iniziò a ridere. Sapevo quali sarebbero state le sue prossime parole mentre si posizionava a circa tre metri da me tenendo saldamente la spada tra le mani.
- E' questo che vuol dire il simbolo "K"? Nessuna pietà? E' così Lord Urien?
Le rughe che si disegnarono vicino alle sue labbra, rimarcandone il sorriso, furono una sorta di conforto per i suoi uomini. Povero illuso, pensava davvero di avermi messo in difficoltà con quella domanda.
- Noto con piacere che la paura della morte alimenta il vostro fiato Xardas. Non esistono leggi o regole, ma solo scelte e conseguenze. Io affronterò le conseguenze della vostra morte.
Sfoderai la spada piantando la punta sul terreno. La polvere si sollevò giungendo ai miei piedi mentre l'intero volto di Xardas divenne una smorfia di paura e risentimento.
- Prima di iniziare Lord Urien, dovete sapere che ho affinato le mie abilità in questi lunghi anni. La vostra determinazione ahimè vi rende cieco dinnanzi alla realtà. In passato vi sareste accorto subito della mia superiorità, ma ora non fate altro che perdervi in parole dall'ambiguo significato. Oramai è troppo tardi, e credetemi mi duole dover porre fine alla vostra esistenza per la seconda volta. Ho provato a dissuadervi ma non mi avete lasciato alcuna scelta. Di conseguenza, Lord Urien, risolviamo la faccenda a' l'antico modo?
Xardas puntò la spada verso di me. Le fiamme nel mio cuore arsero come quelle di un vulcano in eruzione, mentre l'odio e l'ira giungevano inarrestabili ai miei arti. Sollevai la spada e la puntai a mia volta verso la sua direzione rispondendo:
- A' l'antico modo.
Ps Buone feste a tutti!!! :)
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Reality Horror Show
Horror#1 in Horror 22/05/20 (Un immenso GRAZIE a tutti i lettori :D) ---- A volte mi chiamano mostro, altre volte demone, altre volte ancora spettro. L'unica cosa che posso dirti è che puoi chiamarmi K e ho creato, solo per te, il più grande show che l'es...