Rimasi impietrita non appena Edith terminò di raccontarmi la storia di K. Miliardi di domande continuavano ad assalirmi come cavalli imbizzarriti. Avevo bisogno di una doppia razione di caffè per riuscire ad assimilare il tutto. Edith mi guardò sorridendo e, quasi come se mi avesse letto nel pensiero, preparò un altro caffè. Lo bevetti tutto d'un fiato nonostante fosse ancora bollente.
- Nel momento in cui K, o meglio Urien, perse la vita per mano di Xardas, il suo cuore era così colmo di odio che per la prima volta nella storia un Wyndyl si trasformò in Anomalia. Devi sapere Diane, che tutte le Anomalie cercano di uscire dallo Spakter e Urien è stato il primo a riuscirci, ma solo in parte. Il suo odio, quello che indossa l'armatura nera, è rimasto all'interno, mentre la sua anima pura, aleggia come un'ombra nelle nostre terre. Pensaci Diane, K non si è mai mostrato veramente. L'unica cosa che si è vista di lui non è altro che una sagoma nera, ma ora le cose sono cambiate.
- Che intendi dire? - Chiesi curiosa.
- K per tornare ad avere il suo corpo, doveva far sì che qualcuno sconfiggesse la sua anima nera nello Spakter, e Kayla ci è riuscita.
- Fammi capire bene, lo scopo di K, cioè Urien, era quello di trovare qualcuno che sconfiggesse la sua "Anomalia" per far sì che uscisse completamente dallo Spakter?
- Non era il suo unico obiettivo. Come ti dicevo non conosco nemmeno io il vero motivo di questo "show".
Provai a riflettere sulla situazione, ma ogni teoria che ne veniva fuori era più assurda dell'altra.
"L'anima di una persona vissuta in epoca simile al medioevo, organizza ai giorni nostri un Reality Show per fuggire da un oscuro luogo chiamato Spakter e vendicarsi di chi lo aveva ucciso assieme alla sua famiglia che, per giunta, è ancora vivo e vegeto dentro una lussuosa villa?"
Guardai Edith negli occhi chiedendole:
- Mi stai prendendo in giro?
La ragazza scosse la testa. Sapeva che faticavo a crederle: chi crederebbe d'altronde a una storia simile?
- Dove si trova Urien in questo momento?
Edith si alzò in piedi guardando verso la finestra pensierosa.
- Esattamente nel punto in cui ti ha salvata. Ora sta affrontando Xardas e, se riuscirà a sconfiggerlo, toccherà a noi aiutarlo per il suo ultimo obiettivo.
- Ultimo obiettivo? Sarebbe?
- Vuole arrivare a Sherfometh e ha bisogno del nostro aiuto.
Dopo quelle parole mi alzai in piedi dirigendomi verso la porta d'ingresso.
- Perdonami Edith, ho bisogno di prendere una boccata d'aria.
Edith sospirò chinando il capo.
- Esci pure Diane. So che stenti a credere a tutto ciò che ti ho raccontato, ma posso garantirti che è la verità.
Uscii dalla porta provando una sorta di pentimento, ad ogni modo non poteva essere quella la verità, era troppo assurda, per non parlare del folle Reality che Urien aveva creato. C'era sicuramente dell'altro sotto e dovevo indagare per scoprire qualcosa in più. Di solito chi venera troppo una persona ne è anche condizionata e questo non le permette di avere un giudizio oggettivo. Edith è troppo condizionata da Urien e dalla sua storia. Temo che lei non riesca ad avere la mente abbastanza lucida per riflettere.
Non appena varcai la porta mi ritrovai a vagare per strada con la mente colma di pensieri. Le teorie più disparate si fecero largo nella mia testa:
"Magari K è solo un assassino che ha preso spunto da questa storia medievale, o magari è solo un folle che si è inventato tutto quanto solo per avere una giustificazione per le sue azioni."
Anni e anni di esperienza nel settore mi permisero di vedere come la psiche umana potesse essere influenzata o lasciarsi influenzare facilmente.
D'un tratto camminando sulla soglia di un marciapiede, avvertii qualcosa che sembrava tenere la mia mano. Mi voltai di scatto ma non c'era nessuno alle mie spalle e in un attimo la sensazione svanì. Una folata di vento mi venne incontro in quel preciso istante facendo sventolare i miei capelli. C'era qualcosa d'insolito nell'aria. Qualcosa che potevo percepire ma non osservare.
In quell'istante mi venne in mente una frase che pronunciai a David nel viaggio verso Ancientwood:
"Tenendo gli occhi chiusi si riescono a vedere molte più cose."
Una parte di me si sentiva un'idiota in quel momento, ma un'altra parte decise di chiudere gli occhi e guardare l'oscurità.
Un'immagine, un flash, come la lucentezza di un lampo che illumina una città coperta dalla notte. Avvertii un brivido, una scossa, partire dalla testa per giungere sino alla punta dei piedi. Per un brevissimo secondo vidi l'immagine sorridente di mio nonno di fronte a me. Nella mia anima s'instillò la consapevolezza che fosse stato lui a prendere la mia mano pochi istanti prima. Per quanto assurdo fosse, ne ero più che sicura.
"Nonno, se solo tu fossi qui, ad aiutarmi, a raccontarmi le leggende sui Wyndyl, a parlarmi delle Anomalie durante la notte, a giocare con me a nascondino, la mia vita sarebbe più allegra e spensierata e mai, mai, mai ti lascerei andare. Tu saresti la mia forza, l'energia vitale che scorre nelle mie ve..."
Per un istante la mia mente smise di pensare. Per un istante i miei occhi e il mio respiro si bloccarono. Per un istante l'intero universo si fermò.
In quel preciso momento, trovai il tassello mancante.
In quel preciso momento, tutto divenne chiaro.
In quel preciso momento, il detective Palmer riuscì a risolvere il suo ultimo caso.
Ora conoscevo il piano di Urien, ora comprendevo le sue motivazioni, ora vedevo il suo disegno. Edith non mentiva e tanto meno era condizionata, aveva ragione su tutto. Il mio unico errore è stato quello di sottovalutare una mente geniale come quella di Urien. Una mente capace di prendere drastiche decisioni mettendosi contro l'intero mondo per nobili scopi. Ora capivo perché Urien avesse bisogno di me, il mio compito era quello di svelare il suo disegno, ma non potevo farlo adesso, non dovevo farlo adesso, avrei rischiato di compromettere tutto. L'effetto sorpresa avrebbe giocato un ruolo di fondamentale importanza, esattamente come la sua fuga improvvisa con Deneb.
Tornai indietro per ricongiungermi a Edith, nel frattempo un unico pensiero balenava nella mia mente: lo scontro tra Urien e Xardas.
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Reality Horror Show
Horror#1 in Horror 22/05/20 (Un immenso GRAZIE a tutti i lettori :D) ---- A volte mi chiamano mostro, altre volte demone, altre volte ancora spettro. L'unica cosa che posso dirti è che puoi chiamarmi K e ho creato, solo per te, il più grande show che l'es...