Capitolo 53: Fuoco

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Sharmila

Ero felice di aver ritrovato Courtney e che lei fosse ancora viva, ma la sua rivelazione aveva annientato la mia felicità. Sono stati davvero Kayla e Isaak ad aver creato tutto questo? Courtney aveva portato le sue prove, ma fin quando non l'avrei sentito dalla loro bocca, forse non le avrei creduto fino in fondo. Fissandoli con sguardo serio ma disperato chiesi:

- Perché l'avete fatto?

Kayla continuava a starsene in silenzio, Isaak invece rispose alla mia domanda:

- Perché non avevamo niente di meglio da fare... Dannazione Sharmila credi davvero alle stronzate che sta dicendo?

Mi voltai verso Erwin, ma anche lui come me era sconvolto. Si era seduto sul divano e rifletteva tenendo la testa bassa.

D'un tratto Kayla iniziò parlare.

- Ormai è inutile mentire, non credi Isaak?

Isaak spalancò gli occhi rispondendo:

- Kayla, ma che diavolo...

D'un tratto smise di parlare. Si stavano fissando l'un l'altra. I loro volti sembravano esprimere miliardi di parole. In quel momento era come se stessero parlando con il pensiero.

Dopo interminabili secondi, Isaak distolse in silenzio lo sguardo abbassando la testa. Notai un sorriso formarsi sul suo volto. Poco dopo tornò a guardarmi.

- Vuoi sapere perché l'abbiamo fatto Sharmila? Prova a pensarci, non è così difficile.

"Quindi sono davvero stati a loro a fare tutto questo? Stanno davvero per confessare tutto?"

Questa volta fu Erwin a rispondere.

- Piantala coi tuoi giochetti Isaak! Dicci la verità.

- Certo che siete davvero stupidi. Trasmissione televisiva 24 ore su 24 su tutti i canali della rete mondiale. Un reality show dove i concorrenti rischiano la vita. Un branco di idioti con storie tragiche e strappalacrime alle spalle. Effetti speciali di ultima generazione creati da questa geniale ragazzina. Interazioni social con il pubblico. Il mercato nero e il deep web pagano bene queste iniziative. Soldi, fama e potere, non è forse ciò a cui ambiscono tutti nelle loro misere vite? Non mi sembrava così difficile arrivarci.

Io e Erwin ci guardammo sconvolti negli occhi mentre Isaak continuava a parlare.

- E' stato molto semplice diffondere il segnale su tutte le emittenti mondiali. Bastava manomettere le antenne giuste, quelle chiamate "universali". Sono tutte posizionate nelle zone 41 e 70 delle mappe locali del continente. Una volta rintracciate, è bastato creare un segnale a "U" tra le aree e il gioco era fatto. Dopodiché... Fuoco. Nient'altro che... Fuoco.

Io e Erwin guardammo Isaak per capire che diavolo stesse dicendo, tanto che Erwin glielo chiese direttamente.

- Ma di che stai parlando?

- Tranquillo testa di rapa. E' un argomento troppo difficile per te, lo so.

- Hai un bel coraggio a prendermi in giro proprio in questo momento.

- Non ti sto prendendo in giro. Ti sto solo spiegando come vanno le cose.

Erwin scosse la testa disperato. Ormai avevano confessato tutto, non c'era più nulla da dire. Avrei voluto sapere come aveva fatto quella ragazzina a creare dei simili effetti speciali, ma mi sarei sicuramente persa nei tecnicismi del mestiere. La domanda continuava a rimanere una soltanto.

- Erwin, cosa facciamo adesso?

- Non lo so Sharmila. Da un lato vorrei andarmene ponendo fine a questo stupido gioco. Li lascerei legati alle sedie, dopodiché raccontiamo tutto alla polizia, all'FBI o chi diavolo se ne occuperà e lasciamo che li arrestino, ma ammetto che una parte di me non è disposta ad accettare ciò che hanno fatto.

A quel punto Courtney s'intromise nella discussione.

- Ci hanno portato via dalle nostre case. Hanno giocato con le nostre vite e i sentimenti. Hanno mostrato i nostri peccati e le nostre debolezze al mondo intero. Per quanto mi riguarda non avrei alcun dubbio su cosa fare.

- L'unico problema è che la gente ci sta ancora osservando. Se li uccidessimo appariremmo dei mostri, esattamente come loro - feci notare a Courtney.

Nel frattempo Erwin era andato verso il televisore cercando di ottenere l'attenzione di quello che sarebbe John Bayles.

- Ehi! Dove diavolo sei?

Nessuna risposta, solo silenzio.

- Non parli più ora che sei stato scoperto eh?

Ancora silenzio e assenza di immagini.

- A questo punto non so nemmeno se siamo ancora in diretta.

Erwin andò verso il camino il cui fuoco scoppiettava a contatto con il legno.

Cercai di riflettere anch'io su cosa potevamo fare. Courtney sembrava non avere alcun dubbio, ma un simile gesto avrebbe rovinato ulteriormente le nostre vite.

In quel momento vidi Erwin spalancare gli occhi e iniziare a tremare mentre continuava a fissare il fuoco nel camino.

- Erwin? Che ti prende?

Prese tra le mani l'attizzatoio e, poggiando la punta sulle ceneri, iniziò a disegnare qualcosa.

- Erwin stai bene? Che stai facendo?

Non appena finì di disegnare notai i suoi muscoli irrigidirsi. Il suo sguardo divenne colmo d'ira e il respiro pesante. Strisciando il piede nella cenere, cancellò ciò che aveva disegnato.

- Erwin... Mi stai spaventando.

Si avvicinò a noi tenendo stretti i pugni. Non riuscivo a capire il motivo per cui era così furioso. Guardò tutti negli occhi, dopodiché prima di andare verso le scale per il piano superiore esclamò:

- Torno subito. Che nessuno si azzardi a muoversi da qui!

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