Capitolo 64: A qualunque costo

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Erwin

- La figura di tuo padre, ha creato in te una sorta di doppia personalità?

Isaac teneva la testa bassa. Sembrava una persona completamente diversa rispetto a quella che avevo conosciuto. Dopo qualche secondo prese fiato e rispose:

- Sì. Mio padre era uno stronzo, un maledetto figlio di puttana, eppure è stato lui a crescermi. Io credo che anche lui avesse una doppia personalità. Una parte di lui voleva che seguissi le sue orme, l'altra parte invece mi respingeva per far sì che non commettessi i suoi stessi errori.

- Cosa c'è dentro la fortezza Isaac?

Isaac alzò lo sguardo in direzione della struttura. I suoi occhi affranti e malinconici scrutavano ogni dettaglio nonostante già conoscessero il luogo.

- Come ti dicevo, la fortezza è il luogo dove proteggevo l'altra parte di me.

- Perché parli al passato?

- Perché dopo quello che è successo, dopo averti raccontato la mia storia ed essermi liberato di questo fardello, i miei due estremi si sono ricongiunti, e questa volta per sempre.

Ora avevo la certezza che qualcosa era cambiato in lui. Rimasi in silenzio lasciandogli il tempo per riprendersi. La sua vita deve essere stata tutto fuorché semplice. Ora capivo il suo tremore quando parlai del rapporto con mia figlia. Isaac avrebbe voluto un padre responsabile e che lo amasse fino in fondo. Una persona sincera con cui confidarsi. Invece ha sempre trattenuto tutto dentro di sé creandosi una realtà che solo lui poteva valicare. Una realtà che, anno dopo anno, stava annientando la sua anima, pezzo per pezzo.

Continuavo a fissare negli occhi quel ragazzo che fino a pochi momenti prima appariva come un mostro davanti a tutti. La verità è che non possiamo giudicare nessuno senza prima aver compreso le sue ragioni.

- Erwin, ora non ho davvero idea di cosa incontreremo là dentro, ma dobbiamo salvare tua figlia.

Rimasi in silenzio continuando a guardarlo. Il suo sguardo era serio e determinato. Si voltò nuovamente verso la fortezza, dopodiché disse:

- La torre. Tua figlia si trova in cima. Per arrivarci occorre non solo riuscire a oltrepassare il cancello principale, ma anche un altro che è posto all'interno e divide il cortile dalla zona della torre. Il problema è che l'area è pattugliata da numerose guardie.

- Non esiste qualche "passaggio segreto"?

Isaac cominciò a riflettere. Chiuse gli occhi esplorando i meandri della sua mente.

- Sì, esiste, temo inoltre che sia la nostra unica soluzione.

- Dove conduce il passaggio?

- A una leva che aprirà il cancello all'ingresso e quello nella zona della torre simultaneamente. Il problema è che resteranno aperti solo per 30 secondi.

- Cosa? Significa che qualcuno dovrà trovare il modo di passare da entrambe le zone entro 30 secondi?!

- Proprio così e quella persona dovrai essere tu.

- Perché proprio io?

- Perché nel passaggio segreto c'è una cosa che solo io posso affrontare.

Quell'affermazione mi spiazzò. Sarei stato curioso di sapere cosa ci fosse, ma non volevo infierire, così feci la domanda più logica che mi venne in mente in quel momento.

- A che distanza si trovano i due cancelli?

- 500 metri.

- Non si possono percorrere 500 metri in solo 30 secondi, nemmeno correndo ci riuscirei!

D'un tratto sentii di nuovo l'urlo di mia figlia provenire dalla torre. Il sangue cominciò a scorrermi nelle vene come un fiume in piena mentre nel mio cuore turbini e tempeste giungevano al cervello espandendosi prima nei nervi e poi in tutto il resto del corpo.

Fissai Isaac con sguardo serio.

- Aziona quella leva Isaac, troverò un modo per entrare, a costo di buttar giù quelle fottute mura a mani nude.

- Erwin, quello che volevo dirti è che... E' un suicidio.

Dopo quelle parole, Isaac mi guardò nuovamente negli occhi. Dal mio sguardo capì subito quella che sarebbe stata la mia risposta. Fece cenno con la testa senza aggiungere altro.

- E' stato un piacere conoscerti Erwin.

- Anche per me Isaac. Anche per me.

Non esisteva nulla di più irrazionale. Isaac aveva ragione a dire che era un suicidio, ma c'era mia figlia là dentro e sarei andato a salvarla... 

A qualunque costo.

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