Capitolo 82: Kayla - 3° parte

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Nonostante Taro mi avesse già mostrato il sentiero per uscire dalla foresta, non ebbi mai la forza d'intraprenderlo. Quel luogo era diventato la mia nuova casa e Taro la mia nuova famiglia. Non l'avrei mai abbandonato, per nessun motivo.

Primavere e inverni continuavano a inseguirsi l'un l'altro rendendomi impossibile contarli. Taro m'insegnò moltissime cose da quando mi conobbe. Mi parlò dei Wyndyl e dei loro miti, mi fece apprezzare le meraviglie della natura, m'insegnò numerose tecniche di arti marziali per potermi difendere.

Quel giorno imparai qualcosa di nuovo.

- Taro, cosa sono queste voci? Le senti anche tu?

- E' da anni che le sento, ma tu non le avevi mai udite prima d'ora. Stai crescendo Kayla.

- Chi è che bisbiglia? Ci siamo solo noi qui.

- In verità, non siamo mai stati soli. Le voci che senti sono spiriti.

Sussultai indietreggiando.

Taro iniziò a ridere.

- Non devi aver paura Kayla. Questi che udiamo non vogliono farti del male.

- Mio padre mi ha sempre parlato male degli Yurei, perché dovrei fidarmi?

- Yurei? Quindi è così che si chiamano da queste parti?

- Letteralmente vuol dire spiriti evanescenti, ma in realtà il significato è molto più complesso.

- Capisco. Seguimi da questa parte, voglio mostrarti una cosa.

Taro iniziò a farsi largo lungo la fitta boscaglia. Lo seguivo senza chiedergli nulla. Egli rispondeva a tutte le mie domande, ma solo quando lo riteneva opportuno.

Scavalcò una roccia, dopodiché, dalla cima, mi porse la mano per aiutarmi. 

Presi la rincorsa.

Appoggiai agilmente i piedi sulla roccia dandomi una spinta sufficiente per arrivare in cima. Riuscii a farcela senza afferrargli la mano.

Taro si mise a ridere.

- Brava ragazza.

Ricambiai il sorriso e continuai a camminare lungo la foresta.

D'un tratto Taro si fermò dicendo.

- E' proprio davanti a noi. Riesci a vederla?

Sgranai gli occhi ma non vidi nulla, tuttavia sentivo un odore particolare. Diverso dal solito. Oltre a un incomprensibile bisbigliare.

- No, non vedo nulla, ma naso e orecchie avvertono qualcosa.

- A pochi passi, di fronte a te, una rosa è sepolta nel terreno, e inoltre...

Taro si avvicinò mettendosi alle mie spalle. D'un tratto poggiò i polpastrelli dei suoi indici sulle mie tempie e iniziò a eseguire dei movimenti circolari, scendendo verso il collo per poi arrivare alla nuca.

- Ora riesci a vedere qualcosa?

In quel momento vidi un uomo di fronte a me. Era inginocchiato sulla terra vicino alla posizione nella quale era sepolta la rosa.

- Quello è uno... Yurei?

- Proprio così Kayla. Riesci a capire cosa sta facendo?

I polpastrelli delle sue dita si spostarono dietro i lobi delle mie orecchie. Ora riuscivo a sentire chiaramente le parole di quello spirito.

- Sta... Pregando.

- La moglie di quell'uomo è morta qui. Lui ha sepolto una rosa in suo onore dopodiché si è tolto la vita. Ora la sua anima prega per lei, affinché possa trovare la pace.

- Nonostante lui sia morto, sta ancora pregando per la moglie?

- Proprio così. Quando un legame è forte, nemmeno la morte è in grado di spezzarlo.

Guardai la scena in rispettoso silenzio, dopodiché io e Taro c'incamminammo nuovamente lungo la foresta. Nel frattempo il sole venne coperto dal grande manto nero portando con sé la notte.

Io e Taro ci sedemmo lungo un corso d'acqua.

- Osserva lo scorrere dell'acqua Kayla. Questa è una delle energie più forti e pure di questo mondo. Quando riuscirai a comprenderne il segreto, saprai dominare la tua energia.

- Che significano queste parole?

Taro si alzò. Poggiò i piedi lungo il corso dell'acqua. Questi erano posizionati all'altezza delle spalle. Rivolse i palmi delle mani in direzioni opposte.

- Ogni essere umano, ha una un'energia dentro di sé che, come dovresti già sapere, i giapponesi chiamano "Ki". Questa scorre lungo il corpo, ma il suo passaggio è colmo di ostacoli. Chi riesce a eliminare questi ostacoli e a far scorrere l'energia dentro di sé come se fosse acqua, allora può averne il pieno controllo.

D'un tratto vidi formarsi aloni bianchi lungo i palmi delle mani di Taro. In quel momento vidi dei fiori sbocciare dal terreno e frutti crescere negli alberi.

- Come... Come ci riesci? - Chiesi incredula.

- Il legame Kayla. L'energia non è un altro che un legame, come quello che abbiamo visto poco fa di quell'uomo con sua moglie. Questo è il mio legame con la natura. Per riuscire a ottenere questo, devi prima capire cos'è il Ki. Avvicinati Kayla.

Mi avvicinai a Taro poggiando i piedi sopra il corso d'acqua.

- Ora inizia a respirare profondamente. Libera la tua mente da ogni pensiero e rilassati.

Feci ciò che mi disse, dopodiché continuò.

- Metti le mani una di fronte all'altra a circa trenta centimetri di distanza. Immagina che in mezzo a queste, vi sia una sfera invisibile. Non lasciarla cadere e allo stesso tempo non stringerla troppo forte. Focalizzati sulla sfera, ma resta rilassata.

Posizionai le mani secondo le sue istruzioni focalizzandomi su questa sorta di sfera invisibile.

- Ora Kayla, immagina un flusso di energia partire dalla terra, questa viene a contatto con i tuoi piedi e inizia a salire lentamente espandendosi in tutto il corpo. Si diffonde nelle tue braccia e fuoriesce dai palmi delle tue mani alimentando la sfera.

Dopo qualche minuto iniziai a sentire uno strano formicolio e mi accorsi che le mani erano diventate calde.

- Resta concentrata adesso. Ascolta il tuo respiro e focalizzati sulla sfera. Allarga e restringi molto lentamente le mani come se la sfera diventasse prima più grande e poi più piccola.

In quel momento rimasi spiazzata.

- Taro! Riesco a sentirla! Riesco a sentire la mia energia, il mio Ki!

Era come se la sfera invisibile si fosse materializzata tra le mie mani. Ora riuscivo a percepirla.

- Brava Kayla, ora che sei consapevole del tuo Ki non ti rimane che rafforzarlo. Il sangue dei Wyndyl scorre rigoglioso nelle tue vene.



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