Capitolo 112: 365 giorni

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- Siete pronti? - Chiesi determinato.

Courtney, Sharmila, Herb, Kayla e Erwin fecero cenno con la testa mentre, in lontananza, K era intento a combattere contro Sherfometh.

In quegli interminabili secondi gli ultimi avvenimenti passarono davanti ai miei occhi come infiniti treni. Dopo l'ultimo incontro con John Bayles, sapevo che avrei dovuto cercare i miei compagni. Erano vivi, in giro per il mondo senza ricordarsi minimamente di tutto quello che era successo.

Memoria, forza, conoscenza, speranza, volontà.

John mi tolse tutto, ma grazie a voi spettatori, sono riuscito a riottenerli e condividerli con il gruppo una volta trovati. Non è stato difficile rintracciarli con le attuali tecnologie.

Il momento in cui ci reincontrammo rimarrà sempre impresso nella mia mente come un marchio indelebile. Nessuno sapeva cosa stesse succedendo o chi fossero gli altri. Proprio come all'inizio di tutte le vicende, ma questa volta, io sapevo ogni cosa.

Courtney, la prima del gruppo a lasciarci. Senza dubbio la persona più incompresa di queste vicende. Aveva molto da raccontare, ma purtroppo non ha avuto questa possibilità.

Sharmila, la nostra veggente. Il suo dono avrebbe potuto aiutarci di più se gli spettatori l'avessero voluto, ma forse è stato meglio così dato che avrebbe rischiato la vita nell'utilizzarlo.

Herb, santo cielo, Herb. Non riuscivo a pensare a tutte le volte che l'avevo trattato come un'idiota. Mai sarei riuscito a perdonarmelo. Ora, per fortuna, tutto era diverso.

Kayla, la nostra piccola Wyndyl. Non ho mai conosciuto nessuno della sua età mostrare tanta forza e determinazione. I suoi silenzi riecheggiavano saggi nelle pareti dello chalet.

Erwin, l'unico amico che mai ebbi avuto. A stento riuscii a trattenere le lacrime nel momento in cui lo incontrai di nuovo. Quell'ammasso di pellaccia e tatuaggi che nascondeva l'animo di un amorevole padre.

Non posso negare che all'inizio non ci siano state polemiche e sbigottimento non appena raccontai loro tutte le vicende, ma con un pizzico di abilità diplomatica riuscii a farmi comprendere. A poco a poco i ricordi riaffiorarono nelle loro menti come fiori che sbocciano lentamente.

Una volta ricostituito il gruppo, c'era solo una cosa che potevamo fare prima di affrontare Sherfometh: sviluppare il nostro potere. E dove potevamo farlo se non nel luogo dove il tempo non esiste nonché terreno di allenamento dei Wyndyl?

Fu così che ci ritrovammo al punto da cui eravamo partiti: nello Spakter.

Questa volta fu Kayla, la più esperta nei poteri Wyndyl a prendere la situazione tra le mani e allenarci ricordando ciò che Taro insegnò a lei.

Creammo una sorta di calendario nello Spakter, per tenere traccia dei nostri progressi e darci degli obiettivi. Non era più come all'inizio, ora eravamo coesi, ora eravamo davvero un gruppo. Siamo cresciuti e maturati, proprio come gli spettatori. Ci vollero esattamente 365 dei nostri giorni per affinare le nostre abilità e in particolare la tecnica Shamaki.

In cuor nostro eravamo consapevoli che Sherfometh fosse più potente di qualsiasi Wyndyl o Anomalia mai esistita. Di conseguenza dovevamo pensare a un piano per affrontarlo.

Fu Courtney ad avere la giusta intuizione:

- La sfera Shamaki abbiamo visto che può difenderci, ma può anche distruggere ciò che è all'interno?

***

- Siete pronti? - Chiesi determinato

Courtney, Sharmila, Herb, Kayla e Erwin fecero cenno con la testa mentre, in lontananza, K era intento a combattere contro Sherfometh.

In quel momento, tutti insieme, ci preparammo per creare la sfera Shamaki in direzione del corpo di Sherfometh.

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