Capitolo 79: Aokigahara

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Kayla

Tutti noi c'impietrimmo dinnanzi alla trasformazione di Sharmila, ma stranamente, il più turbato pareva essere Akhilion. A quanto pare Derkavest aveva trovato un modo per uscire dallo Spakter, ma c'era qualcosa che non quadrava. Quando Sharmila ci raccontò la sua storia, sostenne di esser stata posseduta altre volte da Derkavest, tanto che fu proprio egli a farle uccidere i suoi genitori. Forse Akhilion non sapeva ancora come stavano le cose, o forse c'era qualche altra spiegazione. In quel momento Isaac si rivolse proprio all'Anomalia.

- Sei terrorizzato persino tu?

Akhilion rispose continuando a tenere lo sguardo fisso su Sharmila.

- Lui... Ci è riuscito.

- A dir la verità, pare che Derkavest sia uscito altre volte dallo Spakter. Sharmila ce l'ha raccontato.

- Cosa?!

- Hai sentito bene Akhilion. Ho notato subito l'incongruenza nel momento in cui ci hai parlato delle Anomalie. Non ti ho detto nulla perché volevo capire se stessi mentendo o meno ma, a quanto pare, non stavi mentendo. Nemmeno voi Anomalie vi conoscete così bene dopo tutto.

Akhilion distolse per un attimo lo sguardo da Sharmila indirizzandolo verso la porta per lo Spakter.

- Che significa tutto questo? - Disse tra sé a sé.

- Vorremmo capirlo anche noi - rispose Isaac senza speranza.

In quel momento Akhilion strinse i pugni digrignando i denti. Sharmila cadde in ginocchio sul pavimento implorandoci di aiutarla. Tra pochi istanti Derkavest avrebbe preso il sopravvento. Mi avvicinai a lei guardandola negli occhi. Questi erano completamente gialli.

- Kayla... Ti supplico... Aiutami.

Il pavimento si riempì delle sue lacrime. Avrei voluto aiutarla in qualche modo ma non potevo fare nulla.

D'un tratto Akhilion si slegò dalla sedia alzandosi in piedi. Tutti rimanemmo impietriti di fronte a quella scena. Pensavamo di aver trovato il suo punto debole e di averlo in pugno, invece...

Egli adesso era libero e a quanto pare anche infuriato. Nessuno di noi riusciva ad aprir bocca.

- E' stato bello scherzare con voi "concorrenti", ma ora voglio capire chi si sta prendendo gioco di noi.

Iniziò a camminare verso la porta del rifugio. A quanto pare il fuoco non lo indeboliva così tanto come pensavano. L'unico motivo per cui era rimasto legato, era perché non voleva farci del male. La sua intenzione non era mai stata quella a quanto pare.

"Perché?"

Isaac si rivolse nuovamente all'Anomalia:

- Fermati Akhilion! Siamo sulla stessa barca. Aiutaci ad uscire da qui e noi ti aiuteremo a trovare K o chiunque stia facendo tutto questo! A quanto pare avresti potuto sopraffarci in qualsiasi momento, ma non hai voluto farlo per qualche ragione. Aiutiamoci a vicenda adesso!

- Non hai capito niente Isaac. Io non sto con nessuno. Ho scelto di farvi vivere e raccontarvi le nostre leggende solo per puro divertimento, per vedere come avreste reagito a tutto questo, ma ora qualcosa è cambiato e io voglio trovare l'artefice di tutto... Da solo.

Isaac non provocò ulteriormente Akhilion che se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.

Sharmila ansimava dal dolore, erano rimasti pochi secondi prima che la trasformazione si completasse. Fissai Isaac, ma i suoi occhi erano vuoti e spenti.

- Ciao Kayla.

La voce grave e rauca di Derkavest giunse alle mie orecchie come il rombo di un tuono. Mi voltai. Il suo sguardo gelido m'incuteva timore, ma dovevo controllarmi, dovevo riflettere, dovevo trovare una soluzione a tutto questo.

- Perché mi guardi così Kayla? Sono Sharmila - affermò prendendosi gioco di me.

Herb si mise in ginocchio iniziando a urlare, mentre Isaac continuava a rimanere impietrito senza fare nulla.

 Derkavest avvicinò il suo naso al mio collo annusandolo. Rimasi immobile con il cuore in gola.

- Profumo di morte. Non esiste niente di meglio in natura.

Iniziò a ridere, dopodiché aggiunse:

- Ho appena visto la tua vita mia dolce Kayla, lascia che racconti ai tuoi amici quanto tu sia codarda, anche se devo ammettere che passare gli anni della tua infanzia nella foresta di Aokigahara ti rende onore.

Dopo quelle parole Isaac ebbe un sussulto. Iniziò a guardarmi come se fossi un fantasma. Sicuramente aveva sentito parlare di quella foresta in Giappone, ed era proprio ciò a sconvolgerlo.

In quell'istante Derkavest cominciò a raccontare la mia vita con la chiara intenzione di annientare la mia anima.

Potevo vedere Isaac dire qualcosa tra sé e sé. Guardando il labiale riuscì a comprendere le sue parole:

- Aokigahara... La foresta dei suicidi.



Nota per i lettori: Nei prossimi capitoli scoprirete la storia di Kayla. Rispetto alle altre storie, la sua mi è venuta decisamente più lunga, 5 capitoli per intenderci :) di conseguenza ho deciso che ne pubblicherò tre mercoledì prossimo (il 5) e due il mercoledì successivo (il 12). Sempre che non vi dispiaccia :D. Buon proseguimento con il Reality Horror Show!! :)

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