Capitolo 69: La prova

1.1K 127 73
                                    

Corsi di nuovo verso il corridoio di specchi attraversandolo, ma ogni singolo tentativo era inutile. Mi ritrovavo sempre al punto di partenza senza saperne il perché. Dopo la quarta volta iniziai a urlare con tutto il fiato che avevo nei polmoni. Mi accasciai in ginocchio disperato. Ero intrappolato in quella maledetta stanza.

"Se solo Isaac fosse qui troverebbe un soluzione."

Strinsi i pugni e dalla rabbia iniziai a colpire lo specchio sotto di me. Nonostante la mia forza, non fui in grado nemmeno di creare una piccola crepa.

"Evelyn... Mi dispiace."

Iniziai a sentire le lacrime scendermi dagli occhi. Non sapevo più cosa fare se non disperarmi. Non potevo nemmeno uscire da quella dannata torre. L'unica strada percorribile non portava da nessuna parte.

I raggi del sole che attraversavano gli specchi cominciavano a produrre calore. La temperatura di quella stanza aumentava sempre di più.

"Quindi è così che morirò?"

Mi tolsi la maglia nella speranza di avere un qualche giovamento. Mi sentii subito meglio, ma sapevo che quella piacevole sensazione non sarebbe durata in eterno.

Voltandomi sulla sinistra vidi la mia immagine riflessa su uno dei miliardi di specchi.

"Che diavolo me ne dovrei fare adesso del mio fisico se non sono nemmeno capace di rompere uno specchio?"

Quel corpo che, specialmente in gioventù, fu in grado di intimorire e al contempo scatenare l'invidia di decine e decine di persone, ora non serviva a nulla.

D'un tratto mi soffermai sui miei tatuaggi ripercorrendo la storia di ognuno.

La rosa di dollari.

Quando andavo alle superiori mi divertivo a sfidare gli altri ragazzi a braccio di ferro scommettendoci dei soldi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Quando andavo alle superiori mi divertivo a sfidare gli altri ragazzi a braccio di ferro scommettendoci dei soldi. Non ho mai perso una sfida.

Il drago infuocato.

L'idea me la diede un amico che frequentava la palestra assieme a me

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

L'idea me la diede un amico che frequentava la palestra assieme a me. Diceva che mentre facevo gli esercizi sembravo un drago. Quando cominciavo a essere stanco invece, era come se il drago prendesse fuoco e questo anziché indebolirlo lo incattivisse donandogli più forza.

Reality Horror ShowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora