Capitolo 35: Il patto

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Isaac

In quel momento non sapevo se dare priorità al volto insanguinato di Kayla e il suo ritorno con Herb o al risveglio di Sharmila.

- C... C... Come siamo a... A... Arrivati qui?

- Dalla porta Herb, l'avete semplicemente aperta e siete entrati - risposi seccato dalla sua stupida domanda.

- Cosa vi è successo? Abbiamo provato a entrare ma la porta sembrava che si fosse sigillata. - Chiese Erwin curioso ma visibilmente scosso.

Herb iniziò a raccontare gli avvenimenti descrivendo ogni singolo dettaglio. Intanto che Erwin lo ascoltava, strappandosi un pezzo della maglia, cercava di tamponare la perdita di sangue di Kayla.

Con le orecchie ascoltavo Herb, mentre i miei occhi erano fissi su Sharmila che se ne stava seduta sul divano come se nulla fosse.

Mi avvicinai a lei dicendole:

- Credo che tu abbia molte cose da dirci.

Shamila alzò lentamente gli occhi e incrociò il mio sguardo senza rispondere.


Dopo che Herb terminò il racconto, Erwin mi guardò esterrefatto chiedendomi:

- Per caso hai una spiegazione razionale anche per questo?

- Dipende cosa intendi con "razionale".

- Sai bene cosa intendo.

- Allora la mia risposta è... No.

Erwin sbatté le braccia sui fianchi in segno di resa chiedendomi se avessi qualche piano.

- Ritengo che il primo passo da fare consista nel far sputare il rospo a Sharmila. In questo modo possiamo capire che diavolo è successo a Courtney, dopodiché ci occuperemo di Kayla e Herb. 

- Non t'incuriosisce sapere come diavolo ha fatto quella ragazzina a creare quella specie di barriera?

- Chiediglielo.

Erwin seguì il mio suggerimento e, come immaginavo, Kayla rispose:

- E' alquanto complicato da spiegare.

Guardai Erwin seccato.

- Ora sei soddisfatto? Facciamo come dico io o dobbiamo perdere altro tempo?

Dopo le mie parole, Erwin inorridito, si diresse verso Sharmila e si sedette di fronte a lei. Nel frattempo chiamai Herb e Kayla verso la sala.

Sharmila sapeva già perché eravamo tutti lì. La sua versione dei fatti sarebbe stata di fondamentale importanza per cominciare a capirci qualcosa su tutta questa faccenda.

- Sono pronta a dirvi tutto ciò che volete sapere. Ormai non ha più senso nascondere le cose o mentire.

- Raccontaci cos'hai visto dentro quella stanza.



Sharmila terminò la sua storia lasciando tutti stupefatti. Me compreso.

- Non ricordo nulla da un certo punto in poi, quindi non posso dire cosa sia successo a Courtney. L'ultimo ricordo che ho: sono io in ginocchio che imploro Courtney di scappare mentre l'oscurità prende il sopravvento su di me.

Nessuno sapeva cosa dire, ma in quel momento una domanda mi sorse spontanea.

- Da come ne parli, sembra che tu, in qualche modo, conosca bene questa "oscurità". Inoltre non hai approfondito il discorso sul volto che hai visto alla fine delle tue visioni e che hai omesso di raccontarci a suo tempo.

Avrei voluto porgli tante altre domande del tipo:

"Come hai potuto vedere un'enorme foresta dentro quella stanza, se Herb e Kayla hanno detto di essere dentro un corridoio?"

Ma la domanda che le ebbi appena posto aveva la massima priorità.

Sharmila rimase qualche secondo in silenzio dopodiché rispose.

- Conosco fin troppo bene l'oscurità e quando K ha parlato del mio segreto, si riferiva proprio a questo. A questo punto propongo di fare un patto con tutti voi.

- Che genere di patto?

- Racconterò tutta la mia storia a voi e a tutti coloro che ci stanno seguendo senza omettere nessun particolare. Non ci saranno più segreti e il mondo intero saprà chi e cosa sono, ma voi dovrete fare altrettanto.

Pensai qualche minuto alla sua proposta, nel frattempo tutti gli altri, persino Kayla, annuirono in segno di accettazione.

- Isaac? Manchi solo tu.

Portai il pollice al mento digrignando i denti.

- D'accordo. Ora parla.



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