Capitolo 42: Criteri di giudizio

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- Racconto altra storia eh? Eh? Eh?

- Si Noah, raccontami un'altra storia, sono curioso.

Noah orgoglioso di sé ricominciò a recitare.

***

Se qualcuno dovesse leggere per la prima volta questo capitolo, potrebbe rimanere alquanto sorpreso e dubitare fortemente della veridicità dei fatti che sto per narrare, tuttavia ritengo sia necessario parlare delle usanze dei Wyndyl prima di affrontare gli argomenti successivi che risulterebbero altrimenti incomprensibili. Chiedo solo, a chiunque stia leggendo queste pagine, di avere fiducia in me.

Dalle scoperte nella quale mi sono imbattuto, sono arrivato alla conclusione che il rapporto tra i Wyndyl e la natura era così stretto che essi erano persino in grado di "manipolarla".

Per spiegare come riuscivano a fare ciò, devo prima spiegare il loro concetto di "energia".

Dovete immaginare l'energia intesa dai Wyndyl come un'immensa distesa di fili invisibili che legano i Wyndyl a tutto il resto delle cose. Se questi fili vengono tirati troppo, si spezzano distruggendo i legami, se non vengono tirati restano troppo morbidi rendendo insignificante il contatto con la natura stessa. Tirandoli con la giusta intensità invece, i Wyndyl possono manipolare la natura come si farebbe con una marionetta, e la natura, a sua volta, può creare un legame con loro.

Il concetto è assai più complicato di quanto appena esposto, ritengo quindi sia necessario fare alcuni esempi:

Dalle scoperte è emerso che i Wyndyl condividevano la propria energia con tutto ciò che li circondava, piante, alberi, mare, sole. La natura, grata ai Wyndyl della loro devozione, condivideva a sua volta la propria energia con la loro. Ciò rendeva inutili ai Wyndyl attività per noi indispensabili come il mangiare, bere e dormire.

Essi non avevano bisogno di case e oggetti, attraverso la natura possedevano già tutto ciò che gli serviva. Erano persino in grado di salire sopra i rami degli alberi, in quanto riuscivano ad alterare il peso del proprio corpo. Non ho alcuna spiegazione scientifica su questa supposizione, ma a logica, dato che il nostro corpo è composto da circa il 70% di acqua, credo che fossero capaci di cambiarne la quantità alterando così il proprio peso.

Per difendersi dagli attacchi delle bestie feroci e dei primitivi, riuscivano a erigere colline e montagne tra il loro territorio e quello del nemico, alteravano il clima creando tempeste e caldo torrido, creavano foreste per far disperdere i gruppi, riuscivano persino a oscurare il sole creando una notte perpetua.

Per poter condividere la loro energia con quella della natura, essi dovevano svolgere particolari rituali (da cui deriva il simbolo tribale da me scoperto). Questi rituali, come spiegherò nei prossimi capitoli, capitava in rari casi che non venissero eseguiti correttamente, generando così delle "anomalie".

Questa parola, a primo impatto, non suscita alcuna paura, ma in realtà, azzardando un paragone, posso affermare che i Wyndyl chiamavano anomalie ciò che i cristiani definiscono demoni. Sia chiaro tuttavia, che anomalie e demoni non sono affatto la stessa cosa. Non mi è ancora nota la natura più profonda di queste anomalie, di conseguenza continuerò le mie ricerche.

N.b.

Dopo avergli raccontato le usanze dei Wyndyl, mio figlio ha deciso di non volermi più vedere.Ammetto di essere arrabbiato con lui, ma allo stesso tempo non posso biasimarlo. Chi crederebbe mai a una storia simile? Secoli e secoli di scoperte scientifiche distrutte dalle scoperte di un povero vecchio schizofrenico. Forse anche tu che stai leggendo queste righe pensi che sia solo un folle. Magari lo sono per davvero, chi può dirlo? Oggi, per pura curiosità, ho cercato il significato di questa parola su un dizionario, e viene definita così:  stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio.  Ammetto di essermi messo a ridere, perché forse è proprio abbandonando i nostri attuali criteri di giudizio che potremmo essere in grado vedere la vera faccia della realtà. Al momento spero solo che mia nipote Diane possa capire le riflessioni di questo stupido vecchio.

***

Mi era alquanto difficile credere alla storia di William Palmer e dei Wyndyl. Era tutto così assurdo. Come potevamo degli esseri umani non mangiare, bere e neppure dormire? Anche il fatto di riuscire ad alterare il peso del proprio corpo.

"Nah è troppo assurdo."

Forse il padre di Diane aveva ragione a considerarlo schizofrenico, tuttavia non potevo averne la certezza assoluta.

- Ehi? Io racconto delle anomalie. Ti va?

Non credevo a quelle storie, ma almeno avrei reso felice quel ragazzo lasciandolo esibire. Dovevo inoltre svegliare Diane per dirle di suo nonno, prima però volevo saperne di più su queste "anomalie".

- D'accordo Noah, continua con la tua storia.

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