Capitolo 103: Il duello

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[Brano: Lux Aeterna - Clint Mansell]

David

Il fuoco divampava dagli sguardi degli avversari mentre si trovavano uno di fronte all'altro in religioso silenzio. Un'oscura energia aleggiava nell'ambiente circostante pronta a esplodere da un momento all'altro. Mai avrei immaginato che K si sarebbe presentato di persona sfidando Xardas. Ancora non mi era chiaro il motivo di quel duello, l'unica cosa in cui speravo era la fine di K e del suo folle gioco. Forse Xardas sarebbe riuscito ad avverare questo desiderio. Forse egli era l'unico che avrebbe potuto farcela.

In quel momento i duellanti iniziarono a muoversi in cerchio studiando ogni passo, ogni gesto, ogni respiro dell'avversario. Era solo questione di pochi secondi e qualcuno avrebbe attaccato per primo. Il fuoco ardeva splendente negli occhi di Xardas mentre quelli di K rimanevano glaciali. Fu Xardas il primo ad attaccare fiondandosi con un fendente contro K. Egli lo schivò con disarmante semplicità compiendo un agile passo indietro. Nel frattempo qualcosa in Xardas iniziava a cambiare. Il terreno vicino ai suoi piedi iniziò a vibrare mentre le mani reggevano la spada con innaturale leggerezza. D'un tratto Xardas si scagliò nuovamente verso K, ma questa volta non fui in grado di capire i loro movimenti. Restammo tutti senza fiato nell'osservare la velocità con cui si muovevano entrambi. Era come se non sentissero la forza di gravità.

Si riuscivano a scorgere solamente pochi attacchi e difese come affondi, fendenti, schivate, parate, ma analizzarle nel dettaglio era letteralmente impossibile. I piedi poggiavano al suolo con incomprensibile leggerezza, come se entrambi pesassero solo una manciata di chili. I movimenti erano rapidi e precisi in certi momenti, veloci e sinuosi in altri.

D'un tratto mentre le spade di entrambi erano incrociate in una prova di forza, Xardas diede un calcio al petto di K che iniziò a barcollare. Xardas ne approfittò colpendo l'avversario dritto al volto con l'elsa della spada facendolo cadere al suolo. Il colpo era stato davvero violento tanto che K rimase steso con il volto all'insù sperando di riprendere fiato.

Xardas iniziò a ridere dicendo:

- K, siete migliorato questo posso constatarlo, ma continuate a esser ridicolo dinnanzi alle mie abilità.

Gettò la sua spada prendendo due pugnali da uno degli uomini della villa, dopodiché aggiunse:

- La spada è un genere di combattimento che non mi appartiene più. I pugnali invece canzonano altra musica. Agili, sinuosi e irrequieti, proprio come il mio animo. Qual arma sarebbe mai potuta esser maggiormente adatta al mio stile? Voi non avete idea di cosa vi aspetta mio caro amico. Non avrò alcuna pietà e prometto che vi farò urlare proprio come ho fatto con vostra moglie!

Quelle parole instillarono un violento dubbio nella mia anima. Era come se in quel momento la crudeltà di Xardas fosse comparsa nei suoi occhi, nuda dinnanzi alla folla.

"Diane... Ma che diavolo ho fatto?"

In quel momento una rumorosa risata avvolse l'ambiente lasciando Xardas impietrito. K si stava prendendo gioco di lui mentre continuava a restare sdraiato sul terreno. D'un tratto, rivolgendosi all'avversario chiese:

- Rabbia e odio sono sentimenti dell'animo umano che non vanno cancellati. Fanno parte di noi, proprio come gli organi vitali. Essi vanno accuditi, occorre prendersene cura. Secoli addietro l'ira mi avrebbe accecato portandomi a compiere l'errore che commisi a suo tempo sottovalutandovi. Oggi invece vi pongo di fronte a un dilemma con una semplice affermazione mio caro "amico": voi state già utilizzando i vostri poteri da Wyndyl.

In quel momento vidi il volto di Xardas impallidirsi all'improvviso. Nei suoi occhi per la prima volta, comparve la paura nella sua forma più pura e maestosa. Gli occhi che fino a pochi istanti prima sprigionavano il fuoco, ora non cercavano altro che una via di fuga da quella situazione.

- E voi lord Urien, vorreste farmi credere di non aver ancora utilizzato i vostri poteri? Vorreste farmi credere che ciò che ho appena visto è "umano"? Siete davvero ridicolo.

In quell'istante K si alzò in piedi scrollandosi la polvere di dosso. Impugnò nuovamente la sua spada con un movimento agile ed elegante. Potei notare il suo volto cercare di controllare il respiro attraverso l'uso dei muscoli facciali. 

In un attimo i due si ritrovarono nuovamente uno contro l'altro. Xardas attaccava con agilità ancor più estrema rispetto pochi attimi prima. K non faceva altro che parare ogni singolo attacco con la sua spada. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Una spada stava tenendo testa all'agilità dei pugnali. K stava tenendo testa a Xardas senza mostrare la benché minima esitazione. Egli non parava i fendenti dei pugnali, era come se accompagnasse il movimento restituendolo poi all'avversario. L'intento di K non era quello di colpire Xardas, egli voleva mostrare la sua superiorità sperando forse in una resa.

Il "benefattore" continuava a infierire con i suoi pugnali ma K, gelido come il ghiaccio dei poli, respingeva ogni attacco restituendolo al mittente.

- Ora tocca a me! - Tuonò d'un tratto la voce di K.

Con un'agile movimento invisibile all'occhio umano, egli disarmò l'avversario di entrambi i pugnali. Con l'elsa della spada eseguì il medesimo attacco subito qualche istante prima. Xardas cadde sul terreno mentre il terrore avvolgeva la sua anima. Sapeva che non aveva alcuna speranza. Sapeva che sarebbe stata solo questione di tempo. La sua vita ora era appesa a un filo. I vitrei occhi s'infransero dinnanzi al puro sentimento della paura. L'immagine della morte si palesò nel suo cuore come una nave che riemerge in lontananza dalle onde di una tempesta.

K avvinandosi con lenti passi all'avversario, puntò la spada al suo collo mirando la giugulare.


Qualcosa di strano sta accadendo. Riuscite a sentire la mia voce voi che leggete queste righe? D'un tratto i vostri occhi si sgranano e la mente non comprende né la mia interferenza né il suo motivo. Riesco a percepire i battiti del vostro cuore e il dubbio instillatosi nella vostra anima. Voi ne siete già consapevoli, ma avete bisogno di una guida che vi renda partecipi di quelle che sono le vostre capacità: chi meglio di me può riuscire in questo intento? Lasciate quindi che vi dica che potete ancora votare. Il Reality Show di K è terminato, ma la storia ancora no. Il segreto di questo vostro potere vi sarà svelato solo a tempo debito e solo quando sarete pronti ad accoglierlo e accettarlo. Nel frattempo vi chiedo:

K deve uccidere Xardas?

Avete tempo fino alle 23:59 di Domenica 6 gennaio per votare.

Un saluto speciale dal vostro John Bayles.

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