Capitolo 76: Il patto

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Era davvero strano stare ad ascoltare Xardas col suo antico modo di parlare. Era come se ti facesse vivere in un'epoca diversa. Talvolta era assai arduo riuscire a seguirlo, ma non per questo i suoi discorsi erano meno interessanti, in particolar modo le sue parole su questo "Sherfometh".

- Come potrebbe aiutarmi Sherfometh a ritrovare mia sorella?

Xardas pulì i nostri bicchieri e m'invitò a seguirlo. Giungemmo in un corridoio costellato da innumerevoli quadri appesi alle pareti. In ogni quadro appariva il volto di una persona con una data scritta rigorosamente nell'angolo in altro a destra.

- Chi sono queste persone?

- Noto con piacere che la sua curiosità è solida come un diamante. Lo comprendo. Le persone che compaiono ai vostri occhi furono salvate da Sherfometh nell'anno indicato. Chi disperso, chi con malanni inguaribili, chi senza speranza di vita, chi senza "voglia" di vivere, chi oscurato dalla follia, chi in balìa dei giudizi delle genti. Tutti furono salvati.

Notai che in alcuni dipinti, la data risaliva persino agli inizi del 1600.

- Com'è possibile che alcune persone siano state salvate così tanto tempo fa? C'era qualcun altro prima di questo Sherfometh?

- Sherfometh è unico. Null'altro può esistere come egli.

- E' una sorta di... Divinità?

- Non esattamente. La sua vera natura, pur conosciuta, è permeata dal mistero.

Xardas continuava a fissare i volti su quei quadri come se li conoscesse.

- Tutte le persone qua dentro verranno "salvate" anche loro?

- La salvazione è un lungo processo che richiede impegno e dedizione. Sherfometh consegna i mezzi, è compito nostro saperli utilizzare.

- Quindi sarebbe capace di trovare persone scomparse?

Xardas smise di fissare i dipinti e mi guardò dritto negli occhi. Nonostante mi avesse salvato pochi attimi prima, il suo sguardo continuava a incutermi un certo timore.

- L'opera di Sherfometh, come ogni opera della natura, ha un prezzo.

Deglutii.

- Quale sarebbe questo prezzo?

Xardas rimase qualche secondo in silenzio, dopodiché, continuando a fissarmi negli occhi, chiese:

- Sacrificheresti l'anima di una persona malvagia per salvarne un'altra a te cara e dal cuore puro?

Quello domanda mi spiazzò lasciandomi basito. Un misto di sorpresa e terrore dominavano il mio io.

- Che... Che intende dire?

- Per salvare un'anima pura, occorre sacrificarne un'altra. La natura è formata da un equilibrio che non può e non deve essere infranto. Per le salvazioni sacrifichiamo anime di criminali, assassini, feccia. Genti la cui natura è oscura e non può essere recuperata.

- Questo vi rende assassini al pari di ciò che chiamate "feccia", lo sapete questo?

Xardas fece un sorriso.

- Detective Cooper, a essere precisi e onesti, cosa sarebbe disposto a fare per ritrovare la sua cara sorella?

- Di certo non sacrificare altre persone.

- Nemmeno se codeste fossero così sinistre da nascondere la loro vera natura mentendo ogni giorno non solo agli altri ma anche a sé stesse? Nemmeno se codeste fossero così egocentriche da mettere in secondo piano i sentimenti di un uomo di fronte alla sorella scomparsa da anni? Nemmeno se codeste fossero così subdole da mentire spudoratamente nonostante gli venga chiesta espressamente la verità?

- Non riesco più a seguirla signor Xardas.

- Diane Palmer. E' lei la persona che Sherfometh vuole per permetterle di ritrovare sua sorella.

Quell'affermazione fece crescere in me l'istinto di tirare fuori la pistola dalla fondina, peccato che non l'avessi più con me.

- Siete solo dei folli!

- Ne è così sicuro detective Cooper? E se le dicessi che Diane Palmer ha già risolto il caso sulla scomparsa di sua sorella?

- La smetta!

- Glielo chieda David, glielo chieda fissandola negli occhi, ma sappia che le mentirà.

Non potevo credere a ciò che le mie orecchie stavano udendo. Xardas era un folle come tutti gli altri.

"Un momento, e se invece non lo fosse?"

- Lo faccia David, scopra la verità, ma nel momento in cui verificherà l'esattezza delle mie parole, dovrà lasciare a noi la sua anima, per far sì che Sherfometh possa restituire alla natura ciò che le spetta per mantenere l'equilibrio. Una volta fatto, insieme ritroveremo sua sorella Edith. Rispetti l'accordo e potrà ottenere esattamente ciò che vorrà.

Mi porse la mano per siglare una sorta di patto.

Esitai, ma una parte di me in un certo senso credeva in lui, o almeno voleva provare a verificare la veridicità dei fatti. Avrei chiesto a Diane tutto ciò che sapeva su mia sorella studiandone attentamente la reazione, dopodiché avrei deciso cosa fare. Xardas aveva salvato la vita a entrambi, questo dovevo riconoscerglielo, quindi avrei dovuto dargli almeno una possibilità.

Strinsi la sua mano siglando il patto.

La cosa mi sembrava assurda all'inverosimile, ma una domanda continuava a scoppiare nella mia mente:

"Cosa sarebbe disposto a fare per ritrovare la sua cara sorella?"

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