Capitolo 85: Scelte

829 93 32
                                    

Kayla

Ripercorrere i momenti salienti della mia vita mi gettò in un baratro che non vedevo da lungo tempo. I miei ricordi erano fissi su Taro. Il senso di colpa era insostenibile. Derkavest continuava a ridere prendendosi gioco di me.

- E' bello ricordare non è vero Kayla?

Non ebbi il coraggio di guardare il volto di Isaac e Herb. Chissà cosa stavano pensando di me.

- Ora se permettete, devo tornare nello Spakter. La vostra cara Sharmila potrebbe avere qualche possibilità di tornare in sé in questo luogo, ma nello Spakter...

Nessuno di noi ebbe la forza di fermare Derkavest che ci lasciò da soli. Non vi era alcun bisogno che ci attaccasse. Considerando lo sguardo infuriato di Isaac, forse tra pochi istanti ci saremmo massacrati con le nostre mani.

- E così sei una Wyndyl? Che diavolo aspettavi a dircelo? Avresti potuto proteggerci! Saresti dovuta entrare tu al posto di Erwin!

Quella ferita per Isaac era ancora troppo grande e al riguardo aveva tutta la mia comprensione. Non sarebbe servito a nulla spiegargli che i poteri di un Wyndyl non funzionano come un interruttore. Occorrono innumerevoli anni di pratica e esercizio per domarli. Anni che non mi erano ancora stati concessi.

- Va al diavolo Kayla!

Isaac iniziò ad avanzare furioso verso di me. Non l'avrei attaccato, me ne sarei stata immobile. Nulla aveva più senso ormai. Eravamo soli in balia dei nostri sventurati destini.

In quell'istante Herb si mise davanti a me divaricando le braccia, ciò fece infuriare ancora di più Isaac.

- Herb... Levati... Dai... Piedi!

Non rispose alla minaccia di Isaac. Teneva la testa bassa evitando il suo sguardo.

- Herb è l'ultimo avvertimento, togliti di mezzo!

- S... Scappa Kayla... V... Vattene da qui.

Quell'energia.

Riuscivo a vederla di nuovo.

Un'aura bianca e pura.

Come quella di Taro.

- K... Kayla... T... Ti prego... Scappa!

Quelle parole, risuonavano violente nella mia testa.

- Sei morto Herb!

Isaac si scagliò su di lui con tutta la sua furia, ma bastò una frase a fermarlo.

- Affronterò Derkavest!

Entrambi si voltarono verso di me non credendo alle loro orecchie.

- Entrerò nello Spakter e affronterò Derkavest!

- E'... E' un s... Suicidio!

L'energia di Herb mi aveva fatto capire che non potevo arrendermi. Dovevo continuare a lottare con tutte le mie forze, come mi ha sempre insegnato Taro. Egli non mi ha mai abbandonato, nemmeno adesso.

- Come speri di farcela? - Chiese incredulo Isaac aggiungendo - Derkavest è in grado di controllare la tua mente ricordi?

Non sapevo rispondere a quella domanda, sapevo solo che non dovevo arrendermi. Non diedi alcuna risposta ad Isaac che iniziò a ridere credendomi pazza. A quel punto si sedette sul divano senza dire più nulla. Herb invece continuava a fissarmi sapendo a cosa sarei andata incontro.

- Grazie Herb.

- N... Non puoi a... Andartene.

- Devo farlo. Ho perso Taro, non posso abbandonare anche Sharmila.

- S... Stai a... Abbandonando me.

Quell'affermazione fu come una lama che si conficcava dritta nel cuore.

- Non abbiamo altra scelta Herb. Devo farlo.

- P... Possiamo sempre scegliere. S... Sempre.

Abbassai lo sguardo pensando tra me e me:

"Ti sbagli Herb."

- Buona fortuna Wyndyl - disse Isaac senza un briciolo di sentimento.

Andai verso la porta dello Spakter. Ora era chiaro cosa indicasse l'orologio. Come diceva Akhilion non indicava nessun orario. Le lancette si congiungevano quando l'anima di qualcuno era pronta a entrare nello Spakter.

Aprii la porta.

Un attimo prima di entrare sentii qualcuno afferrarmi sui fianchi. Con uno strattone mi fece cadere sul pavimento. Mi voltai infuriata pensando si trattasse di Isaac, invece vidi Herb sull'uscio della porta.

- Herb perché? Cosa stai facendo?

- Possiamo s... Sempre scegliere.

Herb chiuse la porta entrando nello Spakter.

Reality Horror ShowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora