Capitolo 47: Nuove possibilità

1.2K 129 74
                                    

Kayla

- Svegliati Herb!

- Mamma, l... Lasciami d... Dormire.

Feci un sorriso.

- Herb, non sono tua madre.

Il ragazzo si svegliò di scatto scusandosi per il malinteso.

- S... Scusa, io ho f... Fatto un s... Sogno.

- Spero fosse bello.

Abbassò lo sguardo senza rispondere. Il suo volto divenne colmo di malinconia. Decisi quindi di non infierire.

Dopo qualche lungo secondo di silenzio chiese:

- K... Kayla posso chiederti una c... Cosa?

- Certo.

- C... Come hai f... Fatto a creare quella b... Barriera che ci ha s... Salvati?

Feci un sorriso poi risposi:

- E' difficile da spiegare.

- T... Ti prego, p... Provaci.

Riflettei cercando di usare parole semplici.

- Ogni essere umano, possiede un'energia dentro di sé. Un'energia interiore. Diciamo che io ho imparato, dopo tanti anni, a "controllare" questa energia.

- Ma f... Fa male? Stavi s... Sanguinando.

Abbassai lo sguardo.

- Sì Herb, fa molto male. Può essere anche fatale in certi casi.

- P... Perché hai ri... Rischiato la vita p... Per me?

Rimasi in silenzio, ma dopo qualche secondo decisi di rispondergli.

- Perché ho visto il colore della tua energia Herb, e ho conosciuto una sola persona ad averla di quel colore, ma ora si sta facendo tardi, gli altri ci stanno aspettando di sotto.

Herb annuì senza fare altre domande, aveva capito di aver toccato un argomento delicato.

All'esterno il sole splendeva facendo brillare la foresta innevata. Se non fossi stata in questa situazione, avrei gioito molto di più alla vista di quel panorama. Fuori non vi era anima viva. Solo neve e alberi con, in lontananza, le cime di alcune montagne.

Quella mattina mi svegliai con una sensazione molto strana. Era come se ci fosse qualcosa di anomalo nell'aria. Facevo più fatica del solito a respirare, come se all'improvviso ci ritrovassimo in alta quota sulla cima di un immenso monte. Di solito le mie sensazioni non mentono mai, ma forse questa volta ero influenzata dal fatto che avrei dovuto raccontare la mia storia. Nessuno la conosceva per intero all'infuori di me.

Arrivai nella sala con Herb, gli altri ci stavano già aspettando. Fu Erwin il primo a parlare.

- Ora che ci siamo tutti, direi di ricominciare da dove avevamo interrotto. Isaac, tocca a te.

- P... P... Posso r... Raccontare la m... Mia storia?

Tutti si voltarono sorpresi verso Herb.

- Certo Herb, se hai piacere di iniziare tu, racconta pure.

Dopo che Herb finì di parlare, tutti, me compresa, rimasero in silenzio, con l'anima permeata dalla malinconia. Sharmila si avvicinò a Herb abbracciandolo, mentre Erwin chiese:

- Non hai mai saputo cosa volesse dirti tuo fratello?

Herb scosse la testa mentre le sue lacrime scivolavano sul pavimento.

- Io... Io... Ho bisogno di t... t... Tornare a dormire.

Herb era visibilmente stanco. In parte a causa del riaffiorare di quei ricordi e in parte a causa del suo enorme sforzo dentro quella dannata stanza.

Lo accompagnai nella sua camera aspettando che si addormentasse, cosa che avvenne pochi istanti dopo.

Tornai nella sala assieme al resto del gruppo. Nel momento in cui arrivai, sentimmo qualcuno bussare nella porta dello chalet.

Tutti si voltarono sorpresi e spiazzati.

Erwin e Isaac si avvicinarono alla porta e qualcuno all'esterno bussò ancora.

- Sei stato tu a chiudere a chiave? - Chiese Isaac rivolgendosi a Erwin.

- Sì, non appena K ci ha parlato delle regole.

D'un tratto la persona all'esterno iniziò a parlare.

- Aiutatemi per favore, sto congelando!

Sharmila, vicino a me, divenne pallida e iniziò a sudare.

Tutti conoscevamo quella voce.

Era Courtney.

Erwin corse alla finestra per vedere se si trattasse davvero di lei.

Dopo qualche secondo esclamò:

- Ehi è Cortney, è proprio lei!

Continuavo a sentire qualcosa di strano nell'aria. Questa era come se diventasse sempre più rarefatta. Gli altri, tuttavia, sembravano non provare la mia stessa sensazione.

Erwin guardò Isaac che gli fece cenno di aprire la porta.

Decisi quindi di intervenire.

- Fermi! Non credo che sia davvero Courtney la persona là fuori.

Fu Erwin a rispondermi.

- Cosa stai dicendo Kayla? E' lei, guarda anche tu dalla finestra.

- Erwin, non è lei. Non aprire quella porta!

- Perché credi che non sia lei?

- E' difficile da spiegare. E'... Una sensazione.

- E dobbiamo rischiare di farla morire a causa di "una sensazione"? Dici sul serio ragazzina?

Isaac s'intromise nella discussione.

- E' meglio se vi sbrigate a decidere. Courtney o chiunque sia quella persona, sta davvero congelando là fuori.

- Tu cosa proponi Isaac?

D'un tratto una voce che non sentivamo da un po' di tempo, risuonò violenta nelle nostre orecchie.

- Questo show ha instillato un dubbio così forte nei vostri cuori che non sapete nemmeno se aprire o no la porta a un'amica? Mi duole sapere questa cosa, tuttavia non vi crucciate. Ci penseranno i nostri spettatori a risolvere ogni vostro dubbio, non appena avrò loro esposto quelle che saranno le nuove possibilità di voto.

Reality Horror ShowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora