K
"Vai al centro di Ancientwood, voltati verso sud, a duecento passi di distanza troverai una grande quercia: quello sarà il luogo dove tutto finirà segnando un nuovo inizio."
Conobbi John Bayles nell'Agosto del 2017. Mi comparve in sogno pronunciando queste esatte parole. All'inizio non riuscii a comprenderne il significato, ma col passare del tempo tutto divenne chiaro. I miei piani si univano ai suoi come intrecciate corde che formano una rete. Egli aveva bisogno di me, e io di lui, per creare qualcosa di grande, misterioso e indecifrabile. Qualcosa capace di scuotere l'animo umano e risvegliare gli echi della nostra vera essenza: uno show.
Miei cari spettatori, non vi ho ingannato, le mie parole all'inizio di questa storia erano vere come la materia che compone il vostro cuore. Solo una cosa non potevate sapere: la mia voce e le mani del narratore che con la penna disegna sinuose curve sul bianco foglio di carta, si sono mescolate come idrogeno e ossigeno, per poi divenire acqua che scorre senza mai arrestarsi. Proiezioni, ecco ciò che siamo io e il narratore, proiezioni su universi che scorrono paralleli. Ognuno con la sua storia, ognuno con le sue caratteristiche, ma uniti dal sangue di un sogno.
Sherfometh non è un semplice uomo. Anch'egli è una proiezione tra i due mondi. Subdola oscurità che si annida lungo le sinapsi delle nostre menti, pronta a emergere nei momenti più inaspettati. Pronta ad annientarci senza alcuna pietà non appena le difese si abbassano ormai convinte di aver abbastanza esperienza per affrontare lo scontro. Questa non sarà solo la mia sfida, non si tratta di una vendetta per ciò che è successo alla mia famiglia, non sarà uno scontro tra il bene il male, non sarà la mia spada a porre fine a tutto questo, se davvero di "fine" potremmo parlare.
Mi accasciai sul terreno di fianco alla quercia. Edith mi avrebbe raggiunto a breve. Prima di lasciarla andare con Diane ci accordammo sul nostro ritrovo. Avevo la certezza assoluta che Diane sarebbe stata con lei. Chiusi gli occhi in attesa del nostro ritrovo.
- Sei pronto alla resa dei conti K?
- Tu lo sei John?
Fece un sorriso abbassando lo sguardo e annuendo.
- L'ora è giunta.
- Cosa accadrà dopo? Svanirò assieme a tutti gli altri? - Chiesi col cuore colmo di dolore.
- Temo proprio di sì.
- Allora che senso ha tutto questo?
John m'invitò con l'indice a guardare verso una direzione. Un minuscolo fiore stava sbocciando dinanzi ai nostri occhi.
- Forse, prima che tutto finisca, riuscirai a trovare una risposta dentro di te.
Aprii gli occhi trovando Edith di fronte a me. Al suo fianco vidi Diane intenta a fissarmi. Un'esplosione di emozioni avvolse la mia anima nel vedere quella donna e ricordarla nella sua fanciullezza. Una promessa siglata con l'unica persona che in quegli anni fu in grado di vedermi, mi aveva donato quella figlia che mai ebbi avuto. Il flusso della vita scorreva nei suoi occhi mentre le sue labbra erano intente a parlarmi:
- Finalmente ci incontriamo... K.
Ormai tutto era chiaro nella sua mente. Potevo leggerglielo in volto. Conosceva il vero motivo del Reality Horror Show, ma non poteva svelarlo. Non era ancora il momento.
- Mi sembra di conoscerti da una vita - aggiunse.
- Il tuo intuito non sbaglia mai.
Le emozioni utilizzano innumerevoli strade per trasmettersi. In quel momento lo fecero attraverso i nostri occhi. Fiumi di parole e pensieri scorrevano tra me e lei. Non c'era alcun bisogno di parlare, tutto si mostrava attraverso invisibili immagini. In quel momento Edith chiese:
- Siete pronti?
Io e Diane annuimmo all'unisono. Edith prese il suo arco scagliando una freccia verso il cielo. Questa attraversò i rami della grande quercia come se esistesse un percorso prestabilito su un binario invisibile alle umane menti.
In quell'istante tutti e tre chiudemmo gli occhi e quando li riaprimmo ci trovammo in un'immensa valle avvolta dall'oscurità del cielo. Di fronte a noi...
Sherfometh.
STAI LEGGENDO
Reality Horror Show
Horror#1 in Horror 22/05/20 (Un immenso GRAZIE a tutti i lettori :D) ---- A volte mi chiamano mostro, altre volte demone, altre volte ancora spettro. L'unica cosa che posso dirti è che puoi chiamarmi K e ho creato, solo per te, il più grande show che l'es...