Capitolo 9: In marcia

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Nel seguire Kayla, cercai di stare vicino a Erwin. Ero terrorizzata da quella situazione e dall'ambiente in cui ci trovavamo. Stare vicino a quel bestione mi rendeva più tranquilla.

- Erwin posso chiederti una cosa?

- Che c'è Courtney?

- Sei davvero stato in galera? Voglio dire, è vero quello che Isaac ha detto su di te?

Dopo quella domanda mi guardò dritto negli occhi. Provai una certa angoscia. Il suo sguardo nascondeva un misto di rabbia e malinconia.

- Sì è vero ciò che ha detto. Sarà anche uno stronzo ma quel ragazzo è dannatamente perspicace devo ammetterlo. Ad ogni modo non ho alcuna voglia di raccontarti la mia storia, quindi basta con le domande.

Ora i suoi occhi erano severi eppure sembravano mostrare quella che forse era una sua debolezza. Un qualcosa in grado di far vacillare la sua razionalità.

- Scusami, non volevo essere scortese. E' solo che mi sembri un brava persona, tutto qui.

- Non esistono le brave persone.

- Anch'io ho avuto un passato alquanto "complicato". Non posso che darti ragione.

In lontananza vidi Sharmila avvicinarsi a Kayla e fermare la nostra marcia.

"Che diavolo dovrà fare adesso?" Pensai.

Dopo aver rivolto lo sguardo verso Kayla iniziò a parlarle.

- Kayla, non vorrei sembrarti inopportuna, ma penso sia il momento che tu ci dica alcune cose.

"Wow, allora anche Sharmila ogni tanto tira fuori le palle, che sorpresa!"

- Kayla, sei tu che ci hai rapiti? Sei tu K? O sei in qualche modo collegata a lui?

Tutti guardarono Sharmila con sguardi stupefatti. Sentii Erwin vicino a me dire:

- Merda.

Persino Isaac sembrava provare qualche sorta di emozione in quel momento. Anche lui aveva provato a "smascherare" Kayla ma solo con frasi dal doppio senso che potevano essere fraintese. Sharmila invece era stata molto diretta.

Tutti gli occhi ora erano rivolti su Kayla.

Se ne stava immobile a fissare Sharmila. Dai suoi occhi non traspariva né una conferma né una negazione. La definizione che meglio poteva descriverla in questo momento era: glaciale.

Sharmila ruppe il silenzio.

- Diccelo Kayla, abbiamo visto che sai parlare, questo è il momento di farlo. Non ti sto accusando di essere K, ma è nostro diritto sapere chi sei veramente. Ci sono in ballo le vite di tutti noi. Come fai inoltre a sapere dello Chalet?

In quel momento Kayla accennò uno strano sorriso e d'un tratto, nella frazione di pochi secondi, come se qualcuno avesse gettato un enorme telo nero nel cielo, divenne notte.

- Cazzo com'è possibile?! - Urlai in preda al panico.

La visibilità era quasi pari a zero. A malapena riuscivamo a intravedere le nostre sagome. Erwin cercò di guidarci in quella situazione.

- Stiamo vicini! Non facciamoci prendere dal panico!

No, era davvero troppo per me.

- Merda Erwin come diavolo fai a dirci di stare calmi? Cazzo è impossibile!

Le lacrime si erano impadronite del mio volto. In quel momento mi venne in mente Sharmila quando fu presa da un attacco di claustrofobia.

- Courtney non ti servirà a nulla agitarti. Isaac hai qualche spiegazione su questo "fenomeno"?

- Un'eclissi solare. E' l'unica cosa che mi viene in mente.

- Merda ma come fa ad essere così buio con un eclissi? - Chiesi terrorizzata.

- Il cielo era coperto dalle nuvole, non ci siamo accorti che c'era un eclissi solare totale in corso. Inoltre il sole deve essere vicino al tramonto, questo spiegherebbe la scarsa visibilità.

In quel momento c'era solo un pensiero nella mia testa che non tardai a esprimere.

- Non c'entra un cazzo l'eclissi! E' stata Kayla! L'avete vista mentre sorrideva? E' stato in quel momento che è scesa la notte!

Fu Erwin a rispondermi.

- Dannazione Courtney ti ho detto di calmarti! Non può esser stata Kayla a fare questo!

Sapere di non aver l'appoggio di Erwin non faceva altro che farmi star peggio. Mi sentivo persa. Mi misi in ginocchio nella neve singhiozzando.

In quel momento sentii qualcuno avvicinarsi a me e mettermi una mano sulla spalla.

- G... G... Guarda più... Più... A... Avanti.

- Non toccarmi mostro!

Sapevo di averlo offeso ma non me ne importava nulla in quel momento.

Erwin fu il primo a voltarsi verso la direzione indicata da Herb.

- Ehi c'è qualche piccolo bagliore laggiù! Forse è lo chalet che ci ha indicato Kayla. Mettiamo in marcia, di corsa!

Non appena mi alzai in piedi, un ululato attraversò le mie orecchie.

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