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Un urlo provenne dalla cucina e Hancock corse sulla soglia con gli occhioni pieni di lacrime: aveva seguito tutte le indicazioni alla lettera, eppure l'elisir non aveva funzionato correttamente e l'aveva trasformata in una bambina.

«Luffy, Luffy! Quel vecchiaccio mi ha imbrogliata!!» esclamò, scoppiando a piangere.

Luffy e Tsutomu, intenti a scuoiare delle lepri, si erano voltati immediatamente verso la soglia di casa non appena avevano sentito l'urlo e i suoi passi leggeri e concitati sulla porta.

Adesso Hancock li fissava sul suo metro e trenta, con i pantaloni marroni che strisciavano sotto i suoi piedi, mentre lei se li reggeva con le mani per non farseli cascare, e la canotta che adesso le stava grande come un vestito e le scopriva il seno che non aveva più. Accorgendosi di quel particolare, si vergognò da morire. Essere vista nuda da Luffy non l'aveva mai imbarazzata, ma essere vista con il corpo di una bambina per qualche ragione era insopportabilmente imbarazzante. Si coprì il petto con le mani, urlando, e nel frattempo cascarono anche i pantaloni, di cui si liberò muovendo agilmente le gambine e restando coperta dalla canotta.

«Eh? Sei Hancock?! Cosa ti è successo?» chiese ingenuamente quel tonto di Luffy, guardandola confuso e grattandosi la testa.
Tsutomu sobbalzò allarmato.

«Io non ho imbrogliato nessuno! La mia ricetta è giusta! Sei sicura di averla seguita alla lettera e non aver sbagliato nulla?»

Hancock lo guardò male, con ancora il volto arrossato per la vergogna.

«Mi hai preso per una stupida?! Certo che non ho sbagliato niente!»

Tsutomu avanzò verso la catapecchia.

«Fammi dare un'occhiata a questi ingredienti».

Lei intanto corse da Luffy e lo abbracciò, sprofondando il volto nel suo stomaco e continuando a piagnucolare.

«Luffy, sono disperata!!» ammise, sollevando lo sguardo verso di lui con gli occhioni di nuovo pieni di lacrime.

Luffy le poggiò una mano sulla testa.

«Non ti preoccupare, aggiusteremo tutto! E poi l'ha detto anche Tsumotsu-»

«TSUTOMU!» lo corresse lui, urlando dalla cucina.

«-... Gli effetti collaterali dureranno ventiquattro ore! Entro domani sarai tornata quella di sempre» la rassicurò con un sorriso allegro.

L'uomo ricomparve sulla soglia grattandosi i baffi con aria grave.

«Non scoraggiatevi, ho compreso l'errore. Non è colpa della Principessa Serpente, né la mia. Ti hanno dato una spezia sbagliata. Quella non era amortensia, ma infantia».

Luffy si grattò una tempia.

«Uhm, quindi è stata colpa mia?»

«No, no, giovanotto! È stato un errore di Zafar. Come ha fatto a scambiare le due spezie, quel vecchio sta perdendo colpi!»

Luffy scosse il capo.

«Non è stato Zafar a servirmi. Il bazar era il suo, ma adesso è passato in proprietà ai due nipoti, dopo la dipartita del vecchio».

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora