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Isola di Zou.

I festeggiamenti per la sconfitta di Doflamingo e la liberazione della città di Dressrosa si tennero per giorni e giorni, tra feste, bevute e baldoria. Luffy era riuscito a sconfiggere Doflamingo mettendo fine ad un'epoca intera. Oko aveva alzato gli occhi al cielo, col cuore che batteva forte nel petto per qualche antica ragione a cui non voleva pensare.

Tra le macerie della città e del palazzo reale, aveva visto infine avanzare Trafalgar Law sorretto da Fumi. Madre e figlia si erano abbracciate piangendo, e poi tutta la città era esplosa nel giubilo. Fumi era stata trascinata a festeggiare con la ciurma di Cappello di Paglia, e Oko era stata trascinata da Fumi.

Dopo diversi giorni, finalmente si ritagliarono un po' di tempo per loro, perché ormai i pirati erano in partiti: avrebbero dovuto raggiungere l'isola di Zou, dove i Pirati Heart e parte della ciurma di Luffy li stavano aspettando.

Oko era andata con loro, aveva approfittato del gentile passaggio a bordo della Thousand Sunny di Cappello di Paglia.

Appena sbarcati a Zou era ormai sera, così decisero di sistemare tende d'accampamento e rinfrancarsi. Il mattino dopo, Oko sarebbe ripartita.

Erano seduti tutti attorno al fuoco e avevano ripreso a bere e fare baldoria. Fumi invece era seduta accanto a Oko, e avevano a lungo parlato.

"Dove andrai adesso, mamma? Tornerai a casa, a Water Seven?"

Oko scosse il capo guardando fiduciosamente davanti a sé, e Fumi si ritrovò a pensare che fosse molto bella. Indossava un paio di pantaloni bianchi, stretti, su stivaletti marroni, e una camicia verde smeraldo che faceva risaltare il suo sguardo eterocromo, con un occhio marrone e uno verde.

"No. Water Seven fa parte del nostro passato ormai. È lì che ho conosciuto Doflamingo, ed è lì che ho conosciuto Lucci. Non voglio più tornarci. Credo che girerò per il nuovo mondo in cerca di libertà. In fondo ho ancora trentacinque anni, sono giovane."

Fumi si abbracciò le ginocchia e sorrise.

"Sì, lo sei. Ma adesso basta uomini egoisti".

La donna rise allegra, come se in fondo la vita fosse tutta un gioco.

Fumi si portò una ciocca del caschetto nero dietro un orecchio e con lo sguardo andò alla ricerca di Law. Lo trovò seduto tra Zoro e Luffy, mentre il primo cercava in tutti i modi di convincerlo a unirsi alla loro euforia.

Il suo torace e il braccio che durante lo scontro a Dressrosa gli era stato strappato, adesso era tutto fasciato. Questo perché, aveva scoperto Fumi in ritardo, suo padre era stato così gentile anche da scaricargli una pistola addosso...

Stando al racconto di Law, si era dovuto operare da solo con il potere dell'Ope Ope per asportare i proiettili dal suo corpo.
Sospirò.

È stato davvero un uomo orribile fino alla fine. Mia madre aveva ragione. Adesso marcirà ad Impel Down, non merita altro. Quanto a me... voglio solo ritrovare i miei amici, i Pirati Heart. Devo ammettere di sentire la loro mancanza, ormai è più di un mese che non li vedo. Non appena saremo di nuovo insieme credo che cercherò di essere meno timida e più aperta con loro. Sono la mia nuova famiglia.

Law si alzò e si avvicinò a Fumi, facendole un cenno. Aveva approfittato della distrazione di Oko, invitata da Franky a bere una super cola con lui.

Fumi si alzò e si rassettò il vestito blu a maniche lunghe che indossava, seguendolo e notando che si stava dirigendo verso la tenda.

"Io sono stanco di festeggiare. Ci vediamo domani mattina" disse serio, rivolto a Luffy e Usopp che cercavano di nuovo di trascinarlo con loro.

"Non venite a disturbare" aggiunse lapidario.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora