vii.

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"Dei Vinsmoke?!"

"Certo, non lo vedi?" esclamò Usopp a gran voce mostrando il dispositivo della Germa 66. Nami e Chopper lo imitarono immediatamente, mostrando a loro volta le lattine di Cola taroccate.

"E non abbiamo molta pazienza! Quindi dateci subito ciò che ci serve se non volete sperimentare sulla vostra pelle il nostro potere insano!" aggiunse.

Nami aggrottò la fronte sperando di risultare convincente e annuì.

"Non avrete dimenticato che siamo nobili, vero?!"

"Sì, siamo dei principi!" esclamò a sua volta Chopper.

La donna abbassò la testa con fare umile.

"Non mancheremmo mai di rispetto a dei Vinsmoke. Seguitemi, vi daremo tutto ciò di cui avete bisogno!"

I tre si scambiarono un'occhiatina eloquente senza essere notati.

Non solo le loro richieste furono ascoltate, ma permisero perfino a Chopper di utilizzare i laboratori TanKa per la creazione dell'antidoto di Marigolde e Sonja.

Il laboratorio era ben accessoriato di macchinari computerizzati che mostravano misteriosi parametri e regolari bip. Armadi e scaffali erano pieni di ampolle e solventi chimici. Le luci fredde sui toni del blu -complice il fatto che i laboratori fossero sotterranei- manteneva un'atmosfera cybernetica e quasi distopica.

Usopp aveva preso posto su uno sgabello girevole imbottito in pelle, e si muoveva così per tutto il laboratorio, mentre Chopper era intento a trafficare con misurine e ampolline. Nami si era seduta su un bancone con le gambe accavallate e osservava i due. Ogni tanto abbassava lo sguardo sui numeri tre disegnati sulle sue gambe, chiedendosi come stessero Robin e Sanji.

"A quest'ora dovrebbero essersi sbarazzati di quegli ibridi" esordì ad un certo punto, rompendo il silenzio.

Usopp si voltò sul suo sgabello e si strinse nelle spalle.

"Me lo auguro. Magari tra poco saranno qui".

Nami non rispose, ma immaginò i due fare improvvisamente capolino dalla porta, con i loro sorrisi gentili. Un po' di calma si posò sul cuore della navigatrice, accennando un sorriso mesto.

Chopper ghignò felice.

"Ci sono quasi! Traffy aveva ragione, qui c'è tutto quello che ci serve!"

Usopp si puntò un dito sul petto, vantandosi.

"Traffy, Traffy, certo! E che dire della mia idea geniale?! Se siamo riusciti ad arrivare fin qui è stato soprattutto grazie a me e all'arte del mio travestimento!"

Nami gli fece un gran sorriso, perché per una volta erano riusciti almeno loro tre ad evitarsi dei gran guai.

"Hai ragione, quel che va elogiato va elogiato. Hai fatto un ottimo lavoro, Usopp!"

Usopp, come ogni volta in cui riceveva complimenti per la sua astuzia, arrossì gaio e sorrise massaggiandosi la nuca.

"Eheh, una cosa da poco, niente di ché!"

Chopper stava versando il contenuto dei suoi esperimenti in apposite ampolline da sigillare e riportare ad Amazon Lily, quando le porte del laboratorio si spalancarono. Tutti e tre guardarono speranzosi verso la soglia, Nami saltò giù dal bancone con un sorriso sgargiante sul viso, ma a fare la sua comparsa non fu né Sanji e né Robin, ma Karolina. E sembrava anche molto inviperita.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora