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È mattino. Apri gli occhi e pian piano prendi consapevolezza del tuo corpo. Sei stesa su un divano che non è il tuo, e hai una giacca addosso a mo' di coperta. Profuma di buono. Sulla poltrona di fronte vedi Ace che sta dormendo scomposto, con un sottile rivolo di bava che cola dall'angolo della bocca.

Oh... Stanotte siamo rientrati a casa sua. Mi sono appostata sul loro divano, che volgarità...

Dei passi leggeri sul pavimento ti mettono in allerta, così, imbarazzata ma ancora stordita ti alzi a sedere. Un tremendo cerchio alla testa te la fa pulsare di dolore. Hai esagerato con l'alcol.

"Mmh?"

All'entrata del corridoio che dà sulle stanze, Sabo si è fermato, vestito come la sera prima, a piedi nudi. Doveva essere talmente ubriaco da essersi gettato anche lui a peso morto sul suo letto.

"Oh..."

I suoi capelli biondi ondulati sono un po' scompigliati dal sonno.

Oh mio... Quant'è carino di prima mattina! Io spero di non essere impresentabile...

D'istinto ti passi una mano tra i capelli, trovandoli sciolti: devi aver disfatto lo chignon quando ti sei accampata sul divano. Di fatto, la molla è a terra.
Mentre Sabo parla ti accorgi contemporaneamente di più cose:

"Bambi... Hai dormito sul divano? Spero tu non abbia avuto freddo con addosso solo la mia giacca".

La sua giacca?! Questa è la sua giacca?!

Tu non ricordi minimamente come siano andate le cose, probabilmente Ace ha afferrato la prima trovata sottomano e te l'ha buttata sopra.
Inoltre, mentre ti stai chinando a raccogliere la molla caduta a terra, ti rendi conto di non indossare la tua camicia a maniche lunghe. Hai una T-shirt femminile, probabilmente di Hancock.

Perché?

Poi arriva la doccia ghiacciata. Il braccio destro pizzica un po', brucia. È coperto da una garza e da una pellicola trasparente, e qualche sprazzo di ricordo torna al proprio posto.
Hancock ti ha fatto un tatuaggio.
Urli.

Urli con le lacrime già agli occhi e Ace si sveglia di soprassalto, mentre Sabo corre vicino al divano.

"Tutto bene?"

Tu distendi il braccio e lo guardi come se fosse un arto alieno impiantato al posto dell'originale.

"Cosa... Cosa... No... No... Nononono!"

Lo sai che forse è una reazione da bambina, ma non puoi fare a meno di piangere. Un tatuaggio, per quanto oggi si sia molto più aperti mentalmente, in Giappone non è molto ben visto. Fino a pochi decenni fa era chiaro segno di appartenenza alla yakuza. Tua madre e tua nonna si farebbero il segno della croce se ti vedessero ora. Inoltre pensi che niente sarà più lo stesso: dovrai sempre nascondere il braccio sia a lavoro che in giro. Addio vestiti e maglie a maniche corte o giro.

Ace si rende conto della cazzata e salta in piedi, trascinandoti verso di lui.

"Che cosa è successo?" si informa Sabo, scambiandosi un'occhiata seria col fratello. Ace deglutisce, in colpa.

"Stanotte siamo stati allo studio di Hancock. Eravamo ubriachi, e credo che Bambi si sia fatta un tatuaggio."

Scuoti il capo continuando a piangere.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora