🔥 𝘸𝘦 𝘤𝘰𝘶𝘭𝘥 𝘥𝘳𝘦𝘢𝘮 𝘧𝘰𝘳 𝘵𝘰𝘮𝘰𝘳𝘳𝘰𝘸; 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘨𝘢𝘴 𝘥. 𝘢𝘤𝘦 𝘹 𝘰𝘤

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Tipo: soft, smut, romance, comedy, angst

No spoiler se conoscete più o meno la sua vita. Comunque narra il periodo fino ad Alabasta. Idealmente è il proseguo di "long forgotten glorious days"

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Dopo alcuni anni d'infanzia passati al Monte Corbo, Dadan Koga era tornato a prendere sua figlia Irma con sé, portandola via. Inizialmente fu doloroso separarsi da Ace e Luffy, ma suo padre le aveva promesso che ogni estate, quando avrebbe ottenuto le ferie alla ditta di carpentieri presso la quale lavorava, avrebbero potuto fare ritorno a Fooshia, per circa un mese.

Quindi, fondamentalmente, i tre ragazzi vissero la loro pre adolescenza e adolescenza lontani, ritrovandosi solo in estate e festeggiando simbolicamente insieme, seppur in ritardo, il compleanno di Sabo (che in realtà cadeva a fine marzo). Tuttavia cercavano di mantenere una corrispondenza scritta o sentirsi tramite lumacofono, grazie al Partys Bar di Makino.

Quella era l'estate dei sedici anni di Ace, Irma si era fermata a cena da sua zia Curly, anche se lei e Koga soggiornavano presso un appartamento in affitto a Foosha. Quella sera Ace era uscito, sicuramente si era fermato in qualche locanda a bere e fare baccano, come stava succedendo in quei giorni. Sarebbe rincasato, prima o poi, sbronzo. Non era questo che preoccupava Irma: del resto, si accingeva a fare la vita dei pirati, e le sbronze e la baldoria sarebbero state all'ordine del giorno, insieme a eventi molto più pericolosi di una rissa, in mezzo a vere e proprie battaglie, dove in gioco ci sarebbe stata la loro vita.

Nonostante la brezza notturna, si stava bene anche a maniche corte. Irma aveva indossato un abito corto azzurro, stretto in vita da una fascia nera.

Camminò frettolosamente, sapendo di doversi dirigere al Partys Bar. Quando fece spuntare il viso oltre la porta, guardandosi intorno, andò alla ricerca di Ace, individuandolo seduto al bancone, col busto ripiegato in avanti e il capo chino. Si avvicinò e Makino le sorrise.

«Irma! Sei venuta a cercare Ace, scommetto. Si è addormentato d'improvviso. È successo di nuovo» spiegò, indicando il ragazzo con un dito. Ormai abituata ai suoi attacchi di narcolessia, Irma annuì col capo, annullando la distanza dal fratello e carezzandogli la schiena, fasciata nella camicia giallina.

Lui si mosse un poco, aprendo poi gli occhi e voltandosi a guardarla. Sembrò destarsi completamente.

«Irma, che ci fai qui?»

«Come sarebbe, che ci faccio? Sono venuta a prenderti. Torniamo a casa».

Lui scosse il capo.

«No, voglio restare un altro po'. Però resta anche tu, non voglio che ti aggiri da sola per le strade, di notte. Ma come ti salta in mente?»

Irma assottigliò un po' gli occhi scuri, decisa a non perdere quella piccola battaglia.

«Ace, ti ricordo che fra qualche anno partirò per mare. Girare da sola di notte sarà una passeggiata allegra, al confronto».

Lui sembrò pensarci un po' su, scuotendo il capo come per riprendersi. Si passò una mano tra i capelli neri.

«Sì, hai ragione. Un'altra birra, per favore» ordinò. Makino si morse un labbro, facendo però come le aveva detto.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora