🍶 𝘭𝘰𝘯𝘨 𝘧𝘰𝘳𝘨𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯 𝘨𝘭𝘰𝘳𝘪𝘰𝘶𝘴 𝘥𝘢𝘺𝘴; 𝘢𝘴𝘭 𝘹 𝘰𝘤

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Tipo: soft, comedy, ASL, kids, adventure, friedship, fluff romance between kids
No spoiler se avete letto almeno fino a Impel Down come saga.

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Quel mattino Ace stava per uscire di casa, pronto per incontrarsi con Sabo e fare qualche scorreria insieme, quando si rese conto del trambusto che stava facendo la vecchia Curly. Si muoveva indaffarata per la stanza principale, dando direttive ai suoi uomini.

«Avete capito?! Levate di mezzo quei panni sporchi! Mio fratello sta per arrivare ed è un evento più unico che raro!»

Aveva sentito bene? Curly Dadan aveva un fratello?

Ace rimase in piedi sulla soglia della stanza, con un mignolo infilato nel naso, a guardarla in modo disinteressato. Curly si accorse finalmente di lui e puntò le mani sui fianchi.

«Mi raccomando, Ace, comportati bene-» aveva cominciato ad ammonirlo, quando qualcuno bussò alla porta. I colpi furono lenti e possenti, e Ace immaginò subito che il fratello di Curly doveva sicuramente assomigliarle.

La donna giunonica si affrettò ad aprire, con espressione stranamente emozionata.

«Koga!» esclamò, indietreggiando di un passo per lasciarlo entrare. Ace rimase immobile, segretamente curioso di vedere il misterioso fratello della vecchia Curly, chiedendosi se fosse altrettanto notoriamente brutto.

«Curly!» replicò l'uomo con voce imponente, avanzando oltre la soglia. Aveva i capelli rosso carota, come quelli di Curly, e due baffoni piegati all'ingiù. Era alto e, sebbene presentasse la tipica costituzione robusta dei Dadan, si intravedeva sotto la camicia bianca una corporatura prestante, piena di muscoli. Ciò che attirò maggiormente l'attenzione tanto di Ace che di Curly, fu la bambina che Koga reggeva in braccio.

«Koga! E la piccola chi è?!» gli domandò sbalordita Curly, mentre lui le stringeva affettuosamente una spalla con una delle sue manone.

Rise compiaciuto e orgoglioso.

«Questa è mia figlia, la mia bambina!»

Ace non poteva credere che una creaturina così minuta potesse sul serio appartenere a quella famiglia. La bambina in questione poteva avere due, tre anni, e aveva i capelli neri raccolti in una coda a fontana sul capo. Anche i suoi occhi erano neri, la pelle bianca. Indossava un vestitino color pesca, sembrava quasi un confetto.

«Tua figlia?!»

A giudicare dal tono sbalordito di Curly, non doveva crederlo possibile nemmeno lei. La bimba ridacchiò verso la donna, mentre restava in braccio al suo possente papà. Koga, con la mano libera - il suo braccio era così grosso che la bimba ci stava comodamente seduta - si grattò compiaciuto la nuca.

«È bella, vero? È tutta la sua mamma» disse, quasi gongolando.

«E hai anche una moglie?!»

«Sì. Aspetta, ti faccio vedere una sua foto» disse pratico, portando ora la mano libera nella tasca sul retro del paio di pantaloni marroni che indossava e sfilando il portafogli. Curly brontolò tra sé e sé nell'attesa.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora