🔞 vii.

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Mezzi nudi sul letto di Ace, si stavano baciando. Irma gli accarezzò le braccia, con un dito tornò a disegnare sopra il tatuaggio di lui, ricalcando immaginariamente la parola A S C E.

«È un po' che mi chiedo cosa significhi. Sono curiosa, me lo dici? La S sta per Sabo, la A per Ace, ma le altre due lettere?» gli domandò curiosa.

«La C sta per Crybaby, il nostro Luffy piagnucolone. La E invece per Edward Newgate, nostro padre Barbabianca» le spiegò.

Irma si immobilizzò per qualche istante.

«Ah. Credo che tornerò nella mia stanza ora» replicò, facendo per scendere dal letto.

Ace la fermò subito per un braccio, sgranando gli occhi.

«Sei gelosa...?»

«Non è la parola più adatta. È solo che hai scritto le iniziali di tutte le persone che reputi importanti... E io non ci sono» ammise, e non avrebbe saputo spiegare perché si stava sentendo così tanto ferita da sentirsi addirittura trasognata.

«Ehi, stavo solo scherzando, Irma. La C non sta soltanto per "crybaby", sta anche per Cora, il tuo secondo nome, credevo ci arrivassi da sola! Altrimenti avrei scritto una L, no? Volevo che ci foste entrambi, ma volevo anche in qualche modo nascondervi per proteggervi. Io voglio sempre proteggere il mio fratellino e la mia ragazza» ammise con un sorriso sincero.

Irma si tranquillizzò immediatamente, abbracciandolo e cercando la sua bocca. Ace la fece stendere e le sfilò gli slip. Le divaricò le cosce ma usò la mano. Infilò il medio nella sua femminilità e cominciò a penetrarla avanti e indietro.

Si guardarono negli occhi, entrambi sempre più rossi in viso, con gli occhi lucidi. Irma immaginò che fosse così che si guardavano gli amanti.

«Ho mentito a Garp, non ho per niente la situazione sotto controllo» commentò di punto in bianco Ace.

La ragazza lo guardò confusa, ricordando gli strani scambi di battute tra lui e Monkey D. Garp. Prima che potesse esortarlo a parlare ancora, e a spiegarsi meglio, Ace si chinò su di lei, continuando a muovere il dito avanti e indietro.

«Credo di amarti, e la cosa mi sta facendo impazzire» aggiunse Ace, con voce bassa e profonda. Irma sgranò gli occhi.

«Quando ero un ragazzo ero convinto che ti avrei fatto innamorare di me quando saresti entrata nella mia ciurma. Ci sono riuscito, ti sei innamorata di me, ma io ho ormai superato questa fase. Provo qualcosa di più forte dell'attrazione, dell'innamoramento... io ti amo».

Irma lo strinse forte.

Lo sentì sorridere contro la sua spalla, e un brivido le salì lungo la spina dorsale. Lui sembrò impaziente di resistere oltre, indirizzò la punta del pene contro la sua fessura e spinse per entrare in lei. Penetrò la sua carne facendosi sfuggire un gemito roco. Tornò a guardarla negli occhi, muovendo con fare deciso il bacino, avanti e indietro, assestandole qualche colpo più forte, che lo facesse sentire più a fondo che poteva.

Fecero sesso, poi restarono a riprendere fiato, abbracciati sul letto.

«Sono sicura che mi sono innamorata per prima io, di te. Da piccoli tu mi trovavi irritante. Tu invece mi piacevi già. Pendevo dalle tue labbra, ti seguivo ovunque, volevo stare sempre attorno a te ed essere accettata da quel bambino con una forza bestiale che mi atterrava sempre. Eri imbattibile e questa cosa di te mi affascinava con estrema forza» ammise Irma, socchiudendo gli occhi e riprendendo il discorso di prima. «Ed è così ancora oggi».

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora