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"Complimenti, Franky! Ti sei proprio superato! Le statue di queste sirene a bordo piscina sono una vera opera d'arte! Ma... perché hai piazzato anche una statua che raffigura Sanji?" domandò Usopp, bussando sulla pietra.
"Oh, quello è Sanji. Si è pietrificato da solo non appena ha visto Boa Hancock in acqua".
"Ah."
"Il solito deficiente" borbottò Zoro, intento a sonnecchiare a bordo piscina disinteressandosi a tutto ciò che aveva attorno. Luffy galleggiava su un salvagente che aveva la testa a forma della polena della Sunny.
"Dai, Usopp, vieni a giocare in acqua!"
Usopp si preparò mentalmente, schiarendosi la voce e sistemandosi meglio il costume. Si abbassò gli occhialini sugli occhi.
"Il grande Usopp è pronto a fare il suo tuffo con triplo salto carpiato".
Così dicendo corse in avanti ma scivolò a bordo piscina e cadde scompostamente in acqua, facendo sganasciare Luffy dalle risate. Hancock, intenta a rilassarsi sul suo gommone, sollevò gli occhiali da sole per assistere all'imbarazzante tuffo del cecchino. Sorrise tra sé e sé, per poi spostare lo sguardo su Luffy e sulla sua risata genuina.
Usopp tornò a galla sputacchiando acqua e inveì contro l'amico.
"Piantala di ridere così forte! Vuoi forse che ti saltino tutti i punti?! Riempirai questa piscina di sangue!"
Nami e Robin si calarono in acqua con i loro bikini mozzafiato. Questo diede la forza a Sanji di spietrificarsi e sbavare per loro, facendo inorridire Usopp.
"È il sangue di Sanji che sta insozzando l'acqua! Puoi andare ad avere un'emorragia nasale lontano dal bordo piscina? Grazie".
Luffy galleggiò fino al gommone di Hancock, appendendosi con le braccia dietro di lei.
"Facciamo una gara! Una corsa tra gommoni!" propose Luffy. Usopp accettò.
"Perfetto. Chopper, ti scelgo come mio compagno di squadra. Mi raccomando, muovi gli zoccoli più veloce che puoi" commentò salendo su un gommone. Chopper lo guardò imbronciato.
"Perché devo essere io a spingere?"
"Perché ormai abbiamo già stabilito i ruoli. Nessuno di voi fruttati può usare il proprio potere, d'accordo?"
Hancock sorrise maliziosa.
"D'accordo".
"Vaaaa bene".
Usopp si voltò verso Chopper e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio. La piccola renna lo guardò indignata.
"Non userò la mia forma ibrida per farti andare più veloce. E poi sei stato tu a dire che non si usano i poteri, e adesso vuoi imbrogliare?"
Franky attirò la loro attenzione.
"Bene ragazzi, diamo via a questo incontro super. Se siete pronti alle vostre postazioni si parte tra tre... due... uno..."
Il suono del suo fischietto fece partire gli sfidanti. Usopp si reggeva al gommone guardando Hancock, al lato, con aria di sfida. Hancock ,dal canto suo, mosse i lunghi capelli neri e si mise comoda, con posizione seducente, mentre Luffy dietro di lei nuotava e spingeva il gommone.
"Pistol Kiss!" esclamò Hancock, sparando con un dito contro il gommone di Usopp. Questo si trasformò in pietra e colò a picco, facendo sbraitare il cecchino.
Luffy allungò a dismisura le braccia, dandosi una sola potente spinta e arrivando col gommone al traguardo.
"SIETE DUE IMBROGLIONI! NON SI GIOCA COSì!"
Chopper lo guardò rassegnato.
"Il primo imbroglione eri tu."
Luffy ridacchiò contento per la vittoria e incrociò le braccia sul gomme di Hancock. Lei si voltò e fece la stessa cosa, cosicché i loro volti bagnati e sorridenti non furono molto vicini. Se uno dei due si fosse sporto anche solo di poco, le punte dei loro nasi si sarebbero toccate. Hancock gli guardò i capelli neri, che gocciolavano, poi gli guardò la cicatrice che aveva sotto l'occhio. Luffy continuava a sorriderle gioioso.
Poco più in là, a bordo piscina, Nami e Robin si scambiarono un'occhiatina complice.
"E già, sembrano due bambini che non sanno starsi lontano".
"E Luffy è troppo immaturo per rendersene conto."

Era sera.
Hancock si trovava nell'acquarium della Sunny. Camminava lentamente vicino gli immensi vetri oltre il quale nuotavano giganteschi pesci catturati dalla ciurma, e destinati ad essere cucinati da Sanji. Si era recata lì perché era pensierosa: aveva parlato con le sue sorelle al lumacofono e le avevano confermato che tutte le navi marines avevano preso il largo ed erano andate via, rinunciando ad attaccare oltre. La minaccia di Luffy aveva funzionato, il Governo Mondiale aveva distolto lo sguardo, almeno momentaneamente. Da una parte la spaventava il fatto che fosse comunque a rischio cattura, d'altra parte si sentiva immensamente orgogliosa del giovane uomo che amava: era più che degno di starle accanto e, nonostante il marchio e il passato da schiava, era per lui a sua volta degna tanto quanto le altre.
Fu proprio la voce di Luffy a distrarla, il pirata era appena entrato nell'acquarium.
"Allora sei qui! Ti ho cercata dappertutto."
"Oh, Luffy! Sei stato in infermeria da Chopper, vero? Come sta la tua ferita?"
Luffy aveva il torace scoperto. La camicia rossa senza maniche era stata lasciata aperta affinché la pelle respirasse di più e non sudasse, per non rischiare di infettare la ferita. Questa era tuttavia fasciata, e lo squarcio per richiudersi aveva avuto bisogno di punti.
"Dovrò stare attento ancora per un po'. È stata una brutta ferita" ammise, ma non ne sembrava dispiaciuto. Insomma, in fondo aveva sconfitto due pirati Imperatori, e uno di questi era nientemeno che Kaido.
"Perché sei qui?" le domandò l'attimo dopo.
Hancock gli sorrise.
"Guardavo questi mostri marini".
Luffy ghignò e si avvicinò a lei, indicandone uno piuttosto grande e spaventoso.
"Quello l'ho catturato tutto da solo".
Quelle semplici parole le sembrarono così genuine. Luffy non perdeva mai la propria semplicità, si vantava di mostri marini gioiosamente, quando aveva dimostrato in mille modi di essere un uomo fortissimo, l'uomo che sarebbe davvero potuto diventare il Re dei Pirati.
La sola presenza del ragazzo le riscaldò l'anima. D'istinto gli gettò le braccia attorno al collo e lo strinse a sé. Essendo più alta di lui, Luffy si ritrovò sorpreso a premere una guancia contro il suo seno, ma Hancock non vi badò, visto che ormai era conscia del fatto che per qualche ragione non sembrava attratto da lei.
L'allegria di Luffy si smorzò appena, mentre la sua risatina si abbassò di tono, si perse nell'abbraccio. Rimase immobile, non l'allontanò.
"Luffy... sono davvero sollevata di essere qui con te. Per tutto... I Marines hanno smesso di assediare Amazon Lily dopo il tuo annuncio mondiale. E poi ero così preoccupata per le tue condizioni... invece stando insieme a te posso accertarmi personalmente della situazione. Anche quando fosti ferito due anni fa ti sono stata vicina fino a quando le tue ferite non furono rimarginate e partisti con il vecchio Reyleigh per il tuo allenamento. Luffy... sono così felice che tu stia bene!" ammise, stringendo più forte.
Lui sorrise. Le sue mani salirono alle braccia di lei, ancora cinte al suo collo. Accarezzò la pelle bianca di Hancock come a volerla confortare.
"Puoi star tranquilla con me. Nessuno mi butterà mai più giù."
Lei sciolse lentamente l'abbraccio, ma le mani di Luffy restarono sulle sue braccia e, mentre Hancock si faceva indietro, le accarezzarono la pelle.
Forse non se ne rendeva conto, ma i suoi gesti affettuosi spontanei avevano un tremendo effetto sul povero cuore di Hancock. La sua pelle ora scottava, il rossore si stava espandendo sul suo viso. Luffy le sorrise. Se n'era accorto? Come poteva non notarlo sul serio? O non capiva?
Però il suo sguardo era più consapevole del solito.
Era lo sguardo determinato che aveva quando si trovava in battaglia. Le tornarono in mente le sue parole:
'Mi piaci come quando vinco uno scontro'.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora