iv.

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Un'ora dopo erano di nuovo tutti insieme al chiosco. Ace si tolse il grembiule nero che indossava e si fece dare il cambio da una strana ragazza con i capelli rosa e una risata particolare.

"Stacchi?" gli chiese Mai quando fu accanto a lei.

"Sì, ora sono tutto tuo" rispose beffardo.

La bionda alzò gli occhi al cielo, ma non gli disse nulla. Voleva provare a non fare la solita antipatica, almeno con lui.

"Che programmi avete ora, ragazze?" domandò Sabo a entrambe ma puntando lo sguardo sulla moretta.

Mai e Riku si guardarono e alzarono le spalle.

"Nessuno in realtà."

"Bene, allora che ne dite di una visita con le guide migliori del villaggio?" chiese Sabo dando una pacca sulla spalla al suo amico.

"Oh e fatemi indovinare, sareste voi due le guide migliori del villaggio?" fece Mai con una smorfia divertita.

Ace ghignò.

"Ovviamente."

Mai guardò Riku che annuì.

"Per noi va bene"disse la mora affiancandosi a Sabo.

Recuperarono le loro cose in spiaggia e seguirono i ragazzi che si stavano un po' pavoneggiando continuando a ripetere che erano state fortunate perché con loro avevano come guide i ragazzi più belli dell'intero villaggio.

Passarono le due ore successive ad ascoltare le voci entusiaste dei due ragazzi mentre descrivevano loro tutto quello che il villaggio aveva da offrire. Passeggiarono lungo vicoli e stradine, soprattutto quella centrale che era la più turistica. Riku camminava un po' in silenzio; aveva indossato una maglietta a maniche corte bianca, larga, perché quel mattino si era scottata sotto al sole.

"Tutto bene, Riku?" le domandò Mai, notando che camminava più sotto tono del solito. Lei sospirò.

"La verità è che nonostante abbia messo la lozione per proteggermi dal sole, mi sono bruciata la schiena" ammise sconsolata.

Sabo le strinse una spalla allegro.

"Devi assolutamente assaggiare il polpo arrosto che fanno qui a Fushia!"

Riku sobbalzò e strizzò gli occhi, guardandolo male.

"Ti ho appena detto che ho la schiena bruciata! Anche le spalle chiaramente!"

Sabo si grattò una guancia con aria trasognata.

"Scusa, me lo ero dimenticato!"

Lei sospirò restandogli in piedi, di fronte, e guardandolo in viso.

"Ti eri perso tra i tuoi pensieri... Lo hai fatto anche oggi ora che ci penso. Devi avere una soglia dell'attenzione tremendamente bassa, non è così?"

Sabo la guardò imbambolato.

Riku si poggiò una mano sulla fronte.

"Ci rinuncio, questo ragazzo ha problemi".

Sabo si riscosse e si massaggiò la nuca ridendo.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora