🔞 xv.

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Due giorni.

Erano passati due giorni da quando si era separata da Leta, ed era disperata. Era nervosa e di cattivo umore. Non sapeva se lei stesse bene, anche se supponeva di sì. Aveva capito che Kidd non avrebbe permesso a nessuno di farle del male. Non sapeva come le stava andando con la nuova ciurma, se anche lei era almeno un po' triste senza di lei. E poi la notizia della morte del padre le scombussolava ancora la testa. Avrebbe tanto voluto rifugiarsi in uno dei caldi abbracci di Leta.

"Raissa avanti vieni a mangiare con noi" la chiamò Penguin, ma lei scosse la testa.

Non le piaceva essere separata da sua sorella. Sapeva che lei aveva deciso così però si sentiva vuota, come se le mancasse un pezzo. Aveva smesso di mangiare e se ne stava seduta per terra, imbronciata. Si rendeva conto di sembrare una bambina capricciosa, ma era il suo modo di fare.

Shachi e Penguin la raggiunsero e si sedettero vicino a lei allungandole un pezzo di pane.

"Non vogliamo vederti così triste Raissa! Facci un sorriso!" esclamarono in coro.

"Mi manca Leta" ammise.

Loro le accarezzarono la schiena affettuosamente. Ormai si erano legati molto alla ragazza e la consideravano un'amica preziosa. Poi avevano capito che il capitano teneva a lei in modo particolare.

"Lo sappiamo, ma lei è in gamba lo sai. Fidati di lei e tra poco potrete rivedervi."

Raissa annuì asciugandosi delle piccole lacrime. Avevano ragione. Leta le aveva detto di stare al sicuro, e piangersi addosso non sarebbe servito a nulla. Prese il pane che Penguin le stava mostrando e lo addentò. Stava morendo di fame.

"Grazie ragazzi!" li ringraziò abbracciandoli forte.

I giorni seguenti andarono decisamente meglio e grazie all'aiuto della sua ciurma sentiva un po' meno la mancanza di sua sorella. Pensò raramente a suo padre, non voleva stare ancora male.

"Al mio tre! Uno, due tre!" urlò uno della ciurma che faceva l'arbitro alla gara di bevute tra lei, Penguin e Shachi.

Aveva legato particolarmente con loro in quel periodo, con cui si divertiva a fare la scema. Ne facevano di tutti i colori e spesso le sentivano da Law. Erano tutti a tavola, compreso il capitano che stava leggendo il giornale, e avevano finito di mangiare da poco. Shachi aveva proposto una sfida di bevute che avevano accettato solo lei e Penguin.

"Giù, giù, giù!" cantavano gli altri sbattendo le mani sul tavolo facendo una gran confusione.

Law li guardava ogni tanto e scuoteva la testa. Raissa si era ripresa alla grande e finalmente aveva accettato l'idea che lei e la sorella potevano vivere anche separate. Con lui non aveva parlato molto in quei giorni, c'era ancora un leggero imbarazzo per quello che era successo alla radura. Si aggiungeva poi il fatto che l'aveva stretta a sé quando aveva perso il controllo dopo la notizia della morte del padre.

"L'ha vinta Penguin!"

Raissa spalancò la bocca.

"Cosa? Non è vero! Io sono stata velocissima!"

"Ma non abbastanza!" fece Penguin vantandosi.

"Rivincita!"

E così riprepararono i boccali.

"Tre, due, uno, via!"

Raissa portò il bicchiere alle labbra, ma lo sputò tutto sul tavolo facendo ridere tutti.

"Chi è il coglione che si è divertito a mettere tre quintali di zucchero nella mia birra?"

Risero tutti facendo imbronciare la povera Raissa. Cominciò una piccola guerra tra i Pirati Heart. Law si era immobilizzato con il giornale in mano e la sua mente stava viaggiando lontano. Raissa scivolò a terra sbattendo il sedere mentre rincorreva Shachi, e Law questa volta fece cadere il giornale. Nessuno se ne accorse troppo presi a ridere e prendere in giro Raissa.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora