🔞 vi.

584 13 0
                                    

Questo capitolo appartiene totalmente alla collaboratrice.

.
.
.

Mai, contenta che l'indomani non sarebbe dovuta andare a far sistemare la bicicletta all'amico di suo padre, gli fece strada nel piccolo garage arredato che offriva la casa.

"Eccola lì" indicò la bicicletta rosa appoggiata a casaccio.

Ace trafficò nella stanza cercando qualche attrezzo e poi si piegò tirando su le maniche e cominciando a mettere mani nella bicicletta.

Mai prese uno sgabello e si sedette accanto a lui.

Lo sguardo vagò sul suo viso concentrato. I capelli ricci erano arruffati e gli ricadevano sulla fronte. Le lentiggini che segretamente adorava erano spruzzate sul suo viso e gli davano un'aria dolce.

Le braccia muscolose si muovevano esperte sistemando, con qualche attrezzo di cui non sapeva nemmeno il nome, la catena della bicicletta. Ace era bello, su questo non si poteva discutere. Ma non era solo bello. Il suo lato gentile e scherzoso come un bambino l'aveva spiazzata completamente. Non aveva mai incontrato un ragazzo come lui e ne era affascinata, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Mai si riscosse quando sentì la voce di Ace.

"Eccoci qua, come nuova!"esclamò alzandosi e scrocchiando il collo.

"Em si, grazie Ace" rispose ancora sovrappensiero.

Ace sorrise a trentadue denti. Si era accorto dello sguardo insistente della ragazza mentre le riparava la bicicletta, e la cosa gli aveva fatto immensamente piacere.

"È la prima volta che mi chiami per nome."

Mai si alzò frettolosamente dallo sgabello, liquidando Ace e dirigendosi verso le scale. Voleva andarsene al più presto da lì. Non voleva stare troppo da sola con lui. Quando gli aveva detto della bicicletta, aveva solo pensato al fatto che non sarebbe dovuta andare dall'amico di suo padre, ma ora forse avrebbe preferito andarci piuttosto che restare troppo da sola con lui.

Il ragazzo la fermò per il polso.

"Aspetta, lasciamo ancora un po' da soli quei due. Sai, a Sabo piace parecchio la tua amica."

Mai sbuffò.

Lo faceva solo per Riku. Aveva capito che anche lei era interessata al biondo.

All'inizio restarono un po' in silenzio appoggiati al muro. Mai era tesa, quel ragazzo la rendeva nervosa e non sapeva nemmeno il perché.

"E così tuo padre è ricco" cominciò il discorso Ace.

Mai si incupì.

"Sì, ma non mi piace parlare di mio padre."

Ace fece una risata ironica.

"Già, ti capisco, io detesto il mio. Era un uomo che amava l'avventura ma che non si è fatto scrupoli a mettere incinta mia madre quando è venuto qui. Non so nemmeno che faccia ha, ha preferito l'avventura alla sua famiglia. Non lo perdonerò mai" le raccontò sprezzante.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora