iii.

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Koala stava dormendo della grossa quando qualcuno si avvicinò al suo letto. Una figura scura nel buio della notte si chinò su di lei, reggendo un fiore di papavero tra le mani. Lo passò con delicatezza sugli occhi chiusi di lei, sfiorandone le palpebre. Quel gesto, e il letto che si abbassava sotto il suo peso, la fecero svegliare. Aprì gli occhi confusa e insonnolita, scorgendo i lineamenti e i capelli mossi di Sabo.

Sgranò gli occhi e scattò a sedere con il cuore in gola, tirandosi le lenzuola fino al collo.

«Sabo-kun? Che ci fai nella mia stanza in piena notte? Non lo vedi che sono mezza nuda...?» esclamò imbarazzata, ma poi percepì il tessuto sfrangiato della sua camicia rosa. Abbassò appena le lenzuola e si accorse di essere vestita di tutto punto, con tanto di stivaletti ai piedi.

Sabo se ne stava seduto in silenzio a guardarla con il fiore di papavero rosso stretto in una mano.

«Oh, ho capito. Questo dev'essere un sogno» ragionò lei.

«Sogni proprio me».

«Un bel problema, eh?» replicò lei, sorridendo divertita e un po' esasperata, pettinandosi i corti capelli ramati con le mani. Non poteva mica imbarazzarsi del suo stesso sogno, dopo tutto! Lui le strinse un polso e l'avvicinò a sé.

E invece no. Nonostante fosse consapevole che si trattasse solo di immagini oniriche, Koala non riuscì a non imbarazzarsi di fronte quell'improvvisa vicinanza.

«Ehi, ehi, no, un attimo... Sabo-kun... che fai nel mio sogno...?» balbettò, mentre lui le infilava il fiore tra i capelli. Koala rise nervosamente.

«Oh! Volevi fare questo. Grazie, molto romantico».

Restarono per qualche istante in silenzio, a guardarsi. Poi Sabo si alzò e fece alzare anche lei. Le posò le mani sulle spalle e la voltò di fronte allo specchio.

"Lo specchio... quella stupida storia mi ha spaventata così tanto che adesso sto sognando lo specchio. Spero che questo sogno non si trasformi in un incubo..."

«Eheh, mi sta bene, vero?»

Poi si girò e indicò il comodino.

«Oh, credo che il lumacofono abbia fame. È piccolo ma mangia tantissimo... Tu... Va'a scombussolare i sogni di qualcun altro, Sabo-kun...-» iniziò a dire, ma la stretta sulla sua spalla si fece improvvisamente più forte.

Koala, che aveva appena preso il lumacofono tra le mani, si voltò di scatto a guardarlo preoccupata. Se quello era un incubo lei aveva intenzione di svegliarsi subito. Si pose CJ sulla spalla libera e affilò lo sguardo, mettendosi in guardia, pronta a usare le tecniche del karate degli uomini-pesce.

Tuttavia si rese amaramente conto di non essere in grado di muoversi: era completamente paralizzata. Provò allora a giocarsi la carta della "donzella in difficoltà" e urlò a pieni polmoni, ma nessun suono uscì dalla sua gola. Li odiava gli incubi così, maledizione!

Sabo la spinse bruscamente contro lo specchio e Koala strizzò gli occhi aspettando l'impatto.

"Ahi..."

Eh? C'era una moquette sul pavimento? E perché era finita stesa per terra?

Aprì gli occhi, accecandosi. Quella era la luce del sole, evidentemente stava ancora sognando.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora