ii.

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Quando l'effetto del veleno paralizzante che ho usato su Zoro e Usopp è svanito, restituisco la biglia di vetro color ambra a Zoro e ci sediamo tutti in cerchio, mentre Marco dispiega una mappa che ha appena sfilato dalla camicia. Si aggiusta gli occhiali e ce la legge.

«L'area in cui ci troviamo adesso è la preliminare, una radura senza regole dove il grosso dei partecipanti si elimina tra loro. Partendo da qui, ci sono cinque strade che possiamo scegliere o trovare, percorrendole arriveremo a questo edificio. Qui si troverà ristoro, e si accederà in seguito all'altra fase del contest».

Guardo Marco, mentre me ne sto seduta composta tra Zoro e Luffy.

«Hai raccolto qualche informazione utile su questi cinque sentieri?»

Lui fa un cenno.

«Ho volato un po' in giro, credo che il numero due e il numero cinque siano i più convenienti da percorrere. Tu e Zoro percorrerete il numero due, io il numero cinque».

Sorrido e inclino leggermente la testa castana.

«Che potere meraviglioso. Se mai tu dovessi morire, cercherei il tuo Frutto ovunque» ammetto.

Usopp spalanca la bocca.

«E lo dici con quel sorriso gentile?!»

Marco non sembra toccato dal mio commento, in fondo abbiamo scherzato su quel particolare più volte.

Finito di elaborare la strategia, ci prepariamo a separarci.

«Bene, Zoro. Allora io e te ci dirigeremo verso sud-est, dove si trova l'imbocco per il sentiero e lo scenario numero due» spiego, mentre arrotolo la mappa che Marco ci ha gentilmente ceduto. Del resto, lui può usare le sue ali di fenice per avere una visuale dall'alto in ogni momento. Faccio passare la mappa arrotolata sotto la cinta dei pantaloni, su un fianco. Zoro invece accarezza l'elsa delle sue spade e fa il finto duro.

«Vedi di non intralciarmi».

Non deve aver preso molto bene il fatto che io lo abbia palesemente fregato...

Usopp lo guarda esasperato.

«Se non lo hai ancora notato, Zoro, tra i due quella sveglia è lei».

Salutiamo Marco e gli altri, ormai squalificati, e ci avviamo attraverso la radura in direzione sud-est. Una volta rimasti soli, squadro Zoro di sottecchi, che mi cammina accanto in silenzio e con le braccia conserte.

«Zoro, noi ci siamo già incontrati. Non ti ricordi di me?» gli domando sincera.

Lui rivolge lo sguardo verso di me.

«Ammetto che all'inizio non ti avevo riconosciuta, ma poi ho capito. Sei Camilla, ci incontrammo sull'isola delle Mantidi».

Sorrido contenta, facendo un cenno d'assenso.

«Sì, allora ricordi sul serio!»

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Due anni prima.

Le flotte di Barbabianca si sono radunate presso l'Isola delle Mantidi, per festeggiare il compleanno di quest'ultimo. Avendo stabilito di fermarci per un po' di ristoro, ho cominciato a girovagare per l'isola in compagnia di Portgas D. Ace, il capitano della seconda flotta, e anche uno dei compagni che più si avvicinano alla mia età. È molto simpatico e andiamo piuttosto d'accordo. Mentre pranziamo in una locanda mi ha spiegato che si è dato appuntamento col suo fratellino proprio per incontrarsi su quest'isola. Sono molto sorpresa di apprendere che abbia un fratello che fa il pirata come lui, non è che sappia molto sul suo conto. Sono ancora più sorpresa nello scoprire che il fratellino in questione è Monkey D. Luffy: diciamo che si sta facendo piuttosto conoscere in giro, e anche alla svelta.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora