iii.

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La ciurma di Cappello di Paglia si è radunata per sconfiggere lo zombie gigante, Ohz, che ha assorbito l'ombra di Luffy. Ha giocato con il timone, facendo uscire Thriller Bark dalla fascia di nebbia, il cosiddetto Florian Triangle.

Questo significa che allo spuntare dei primi raggi di sole Luffy, Zoro, Robin e Sanji saranno messi fuori combattimento o peggio (come ci ha informati Brook) polverizzati. Zoro, già pronto con la bandana nera sul capo e la sua espressione temeraria, suggerisce di cercare di mettere al tappeto almeno Ohz: è infatti certo che se almeno Luffy riuscisse a riottenere la sua ombra prima dell'alba, allora penserà a tutto il resto, salvando i suoi compagni.

Si preparano così tutti a fare la propria parte, e si unisce anche Brook, giunto sul luogo dello scontro e portando con sé un enorme sacco di sale da far finire in bocca ad Ohz. 

Avanzo anch'io di qualche passo.

«So di non essere parte dell'equipaggio, ma vorrei combattere al vostro fianco anch'io. Ci sono di mezzo troppe persone che mi sono care» dico seria, prima di rivolgermi a Chopper. «Su quest'isola c'è anche una ragazza, si chiama Chabi. Si è ammalata, e devo pensare anche a lei. Ti lascio le coordinate, nel caso dovesse succedermi qualcosa. Quando la battaglia sarà finita, raggiungila e visitala. Si trova in una piccola baia poco prima della foresta, a nord-ovest dall'entrata di questo terribile posto.»

Zoro si volta e mi lancia un'occhiata seria.

«Non hai assolutamente motivo di dire queste cose. E cerca di non farti male».

Lo guardo in silenzio e sento il cuore saltare un battito. A volte ho la chiara, esplicita sensazione che Zoro si preoccupi davvero per me e per la mia incolumità. Questo mi dà forza. E con questa nuova forza mi getto all'attacco contro il gigantesco Ohz, con Moria proprio all'interno della sua pancia in una sorta di sala comando.

«Metamorfosi: gigantesca stella della fenice!» urla Usopp, utilizzando la sua fionda.

Una fiammata enorme si scaraventa contro Ohz, mandandolo nel panico anche se ormai è uno zombie e non può realmente provare dolore fisico. Chopper, che aveva preso le sembianze da ibrido, posiziona le mani in modo da fungere da trampolino di lancio.

«Ora, Zoro!»

«Eccomi!»

Zoro balza in aria, in alto, e mette in atto la sua tecnica.

«Tecnica a tre spade: Taglio del grande Buddha!» esclama, mandando a segno numerose sferzate una dietro l'altra mentre precipita verso il basso, distruggendo un'intera torre. Non appena tocca terra sui talloni, Sanji parte all'attacco, e io lo seguo.

«Prendi questo! Jenga Cannon!» urla lui, calciando uno dei massi tagliati dalle spade di Zoro e franati contro il suolo.

«One, two, three, four shades!» esclamo invece io, correndo in avanti e congiungendo i palmi, creando subito i riflessi. Tutti i miei riflessi fanno rete e mi sbalzano in aria, mentre sollevo una gamba per preparare il mio calcio alto più potente. Colpisco Ohz sotto l'enorme mento, reclinandogli un po' il capo all'indietro e distraendolo in modo da non captare l'arrivo del masso. Il primo affonda nel fianco, mentre numerosi altri continuano a essere calciati a raffica da Sanji.

Mi appendo a una delle corna di Ohz aspettando il momento giusto per tornare a terra, gli tiro un calcio sul naso, prima di lasciarmi andare nel vuoto. Di certo non voglio beccarmi un masso di pietra addosso...

«Ciento fleurs!» 

Robin attutisce la mia caduta con braccia e mani.

Ohz, infastidito dalle nostre combo, ci riscaglia contro i massi, ma noi non ci diamo per vinti e intensifichiamo i nostri attacchi. Però, inesorabilmente, uno dopo l'altro, cominciano a cadere sotto i colpi del nemico. Robin, Franky, Chopper e Sanji sono ormai fuorigioco. Del resto, quella è l'ombra di Luffy, e mi rendo davvero conto di quanto sia forte la volontà di questo ragazzo.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora