ii.

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Usciti fuori dal negozio Koala si rivolse subito a Sabo. Notò che Hack era seduto ad un tavolo fuori un bar, e fu subito raggiunto da Bunny Joe, che gli si sedette di fronte.

«Sabo-kun-»

«Ho incontrato e parlato con uno dei tre governatori dell'isola. Siamo stati invitati come ospiti nel loro palazzo anziché alloggiare in una locanda».

Koala sgranò gli occhi stringendo di più la scatola bianca tra le mani. Doveva ammettere che Sabo sapeva portare avanti le missioni in modo eccellente, non per niente era il secondo in comando di tutta l'Armata Rivoluzionaria.

Era il più forte tra loro, ma anche il più intraprendente.

«Ottimo lavoro. E tu cos'hai risposto?»

«Di sì. C'è qualcosa in loro che non mi convince» ammise, affilando lo sguardo.

Koala non trattenne un sorriso dolce.

«E ovviamente per te la soluzione migliore è ficcarsi nella tana del lupo. I tuoi ragionamenti a volte sembrano piuttosto azzardati, ma poi ne esci sempre vincente».

«Eheh! Bene, io comincio a salire verso il palazzo. Tu raduna gli altri».

«Okay».

«Di' agli altri di chiudersi a chiave nella loro stanza questa notte e che non aprano la porta per nessun motivo».

«Uhm? Va bene...»

Si separarono, lo vide allontanarsi verso il sentiero che si inerpicava attorno al palazzo. Ripensò alle parole che poco prima le aveva detto Bunny Joe, sul fatto che Sabo la lasciasse piuttosto libera di agire come meglio credeva. Fu per questo che corse verso il tavolo del bar dove lui e Hack si stavano camuffando come turisti, intenti a prendere un drink da bere, e passò loro gli ordini del capitano.

Dopodiché riprese a correre per raggiungere Sabo, voleva andare con lui. Lo individuò tra la folla, sembrava perso nei suoi pensieri. Si fermò il capello bordeaux sulla testa con una mano e lo raggiunse di tutta fretta.

«Io vengo con te!»

Sabo si voltò sorpreso, ma fece un cenno d'assenso e i due continuarono a salire. Quando il palazzo fu ormai vicino, Sabo rallentò un po' il passo.

Sollevò una mano guantata per battere il pesante portone, col suo batacchio in ottone. Poco dopo quello si aprì e una bellissima donna vestita da domestica li accolse con un sorriso gentile.

«Benvenuti nel palazzo dei signorini Onireidi. Prego, accomodatevi pure. Io sono Fantaso».

Sabo affilò per un attimo lo sguardo, poi sorrise e si sfilò il cappello a cilindro dal capo, accennando un inchino cortese.

«Io sono Sabo, e lei è la mia collega, Koala. Siamo impiegati del Governo, ma non temete, siamo qui per una vacanza» spiegò con un sorrisino.

«È un onore avervi qui, non vengono molto spesso dei forestieri, così quando finalmente giungono da qualche parte è sempre una gran festa. Ovviamente ci manteniamo aggiornati su ciò che avviene nel mondo, ma discuterne con qualcuno che ci vive ogni giorno è tutt'altra cosa. Prego, seguitemi» ripeté con un sorriso gentile.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora