Di fronte la porta di casa, Irma aveva fronteggiato Ace. Era passata alle maniere forti: reggeva un lungo bastone tra le mani.
«Oggi è la volta buona che ti batto».
«Certo, come no» la prese in giro lui, per niente preoccupato dall'arma che Irma agitava da una parte all'altra nel tentativo di intimorirlo. Con un urlo di battaglia gli corse contro, cercando di colpirlo in testa. Lui, però, fu più veloce. Afferrò il bastone e glielo strappò di mano, usandolo per farle uno sgambetto e farla finire con le gambe all'aria. Ace rise, trattenendosi la pancia con le mani.
«È stato davvero divertente, Irma!»
Irma si rimise in piedi, inviperita perché nonostante il danno adesso si stava anche facendo beffe di lei.
Nervosamente gli si avvicinò e gli tirò i capelli, obbligandolo a strizzare gli occhi e a sporgersi in avanti per accompagnare il movimento e farsi meno male.
«Perché non vuoi farmi entrare nel tuo gruppo?»
«È un gruppo chiuso alle femmine».
Lei puntò le mani sui fianchi, seccata dal sentirsi ripetere quella solfa e quelle stupide scuse.
«D'accordo, aspettami qui» gli ordinò allora, entrando velocemente dentro casa. Ace, incuriosito, rimase per qualche istante in attesa e con le mani puntate sui fianchi, poi decise di seguire Irma. La trovò in cucina, intenta ad armeggiare con un paio di forbici. Con espressione orgogliosa si afferrò una delle due codine e la tagliò. Ace sgranò gli occhi, stupito. Non si aspettava di certo una cosa del genere!
Irma non si fermò, passò alla seconda codina e cominciò a tagliare anche quella. Notando la sua presenza, gli mostrò le due codine strette in una mano, mentre con l'altra abbandonava le forbici e passava le dita tra la zazzera corta e nera, da dover assolutamente sistemare.
«Adesso nessuno si accorgerà che sono una femmina».
In quel momento, Curly entrò nella cucina, fermandosi alle spalle di Ace. Puntò sbigottita lo sguardo su Irma, poi sulle lunghe ciocche di capelli che sventolava con una mano, e rimase qualche silenzio in silenzio attonito.
«SI PUÒ SAPERE CHE DIAVOLO HAI COMBINATO?!»
Ace sobbalzò e pensò bene di svignarsela, mentre Irma lasciava cadere a terra le due codine e si preparava alla sfuriata di sua zia, che l'afferrò per un esile braccio e la trascinò verso la porta di casa.
«ADESSO IO E TE ANDIAMO AL VILLAGGIO DI FOOSHA E TI FAI SISTEMARE QUELLO SCEMPIO!» esclamò, imprecando anche per il denaro che avrebbe speso per il parrucchiere.
«SE DOVESSE TORNARE TUO PADRE IN UN MOMENTO DEL GENERE, COSA DOVREI SPIEGARGLI?! È COLPA DI ACE, VERO? TI HA COSTRETTA LUI A TAGLIARE I CAPELLI?!» continuava a sbraitare incollerita.
Ace si affacciò sulla soglia della stanza, con aria imbronciata.
«Ehi, io non c'entro niente!»
«Lui non c'entra nulla, zia!» ribadì lei, quando finalmente mollò la presa. La guardò negli occhi.
Irma aveva fatto tutto quello per dimostrare di non essere solo una femmina, ma in quel momento pensò bene che l'unico modo per intenerire zia Curly era usare la tecnica che per qualche ragione funzionava sempre: congiunse le mani a mo' di preghiera e le sorrise carina mente, inclinando appena il viso.

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𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴
Фанфик𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘴𝘶𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘩𝘪𝘱 𝘥𝘪 𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘪ù. ; 𝐈 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞𝐧𝐧𝐢 #1 in Monkeydluffy il 10.08.2023 #1 in Sabo il 15.02.2024 #1 i...