iv.

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Irma, Ace, Luffy e Sabo avevano trascorso una giornata divertente, anche se si erano messi in qualche pasticcio. Avevano discusso a lungo su come sarebbe andato il loro futuro da pirati e a come avrebbero dovuto rapportarsi gli uni agli altri. Alla fine, dato che c'erano troppi pareri e progetti discordanti, decisero di fare un patto di fratellanza.

Ace si avvicinò al suo zaino e tirò fuori quattro piccole tazzine tonde, posizionandole sul ceppo di un grosso tronco, e poi una bottiglia di liquore, facendo sgranare gli occhi agli altri.

«E quella da dove salta fuori?» chiese Irma.

«L'hai rubata a Dadan?» continuò Luffy.

Lui ghignò impertinente e svitò il tappo, riempiendo le quattro coppe.

«Discuteremo i dettagli a tempo debito».

Sabo annuì.

«Chissà, magari ognuno formerò la propria ciurma!»

«Lo sapevate, ragazzi? Se si beve scambiandosi le coppe, si diventa fratelli».

Luffy si esaltò.

«Fratelli? Dici sul serio?»

Ace continuò.

«Quando diventeremo pirati, non è detto che faremo tutti parte della stessa ciurma...ma il nostro legame, quello fraterno, indipendentemente da quello che accadrà, non si spezzerà mai!»

Tutti presero le loro piccole coppe e le sollevarono in alto. Irma prese la sua con entrambe le mani, guardandola affascinata.

«Da oggi in avanti, noi siamo fratelli!» esclamò Ace, e tutti fecero cozzare le coppette con dentro il liquore.

Irma sorrise, felice di aver stretto un legame così indissolubile con gli altri ragazzi. Lei chiamava già Luffy "fratellino" e lui in rimando l'aveva sempre chiamata "sorellona", ma più per affetto e abitudine che altro. Quel giorno, invece, stavano facendo una cosa seria, stavano diventando sul serio fratelli, e quel legame adesso comprendeva anche Sabo, seppur non vivesse con loro e con zia Curly.

Alla fine, più felici che mai, avevano piantato la tenda in un posticino verdeggiante e tranquillo, e alla sera avevano steso le coperte. Erano seduti a cerchio, con le gambe incrociate, e i tre ragazzini attendevano che Irma terminasse di preparare una tisana di erbe.

Quando rientrò nella tenda con la prima tazza tra le mani, si avvicinò sorridente a Luffy.

«Ecco, prendi! Attento a non scottarti» lo ammonì, avvolgendo la tazza con un fazzoletto di stoffa e porgendogliela. Lui le regalò un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

«Grazie, sorellona! Io sono il primo!» esclamò, e Sabo ed Ace lo guardarono imbronciati.

«Perché lui ha la precedenza?!» domandò l'ultimo, mentre arricciava indignato il naso, e le lentiggini seguivano il suo movimento.

«Perché è il più piccolo!» spiegò, uscendo nuovamente dalla tenda per preparare le altre tazze.

Una volta di nuovo dentro, porse la tisana ad Ace.

«Tieni!»

Lui ghignò compiaciuto.

«Grazie!» esclamò, mentre Sabo sbuffava.

𝘖𝘯𝘦 𝘗𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora