Capitolo 8. Colpo di scena.

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È più di un'ora e mezzo che il professore di ginnastica ci fa correre per la palestra avanti e indietro.
Non ne posso più.

Non ho più aria nei polmoni e ho il cuore che va velocissimo.

Il prof fischia
- basta ragazzi, andate pure negli spogliatoi-, tiro un sospiro di sollievo e corro a cambiarmi.

Mi rinfresco e mi spruzzo il deodorante.

Ginevra mi raggiunge
- sono stanchissima-, le sorrido debolmente, la capisco bene, per me è uguale.

Improvvisamente una delle mie compagne si avvicina a me
- potrei sapere di chi era la rosa che hai ricevuto in classe qualche giorno fa?-, che le interessa?

È una che non mi parla quasi mai, se non per deridermi in tutti i modi possibili e immaginabili, e ora viene a farsi i cavoli miei?!

Opto per dirle la verità
- di un ragazzo-, lei ride e io la guardo meravigliata, che c'è di tanto divertente?

Sento una sensazione di nervoso espandersi in me e inarco un sopracciglio
- ti stai divertendo?-, continua a ridere e non mi dà nessuna risposta.

Ginevra sbuffa e interviene
- Rita piantala -, smette di ridere, ignora la mia migliore amica e riporta tutta l'attenzione su di me.

- Helena, vorresti dirmi che tu sei fidanzata? Perdonami, ma non ti credo. Esci solo con la tua amichetta. Sei troppo stupida per avere un ragazzo-, questa si è bevuta il cervello.

Scuoto la testa leggermente e stringo lo zaino tra le mani per calmare la mia rabbia.

- Non ho bisogno di dimostrarti nulla, Rita- mi giro verso la mia amica -Dai Ginevra andiamo via, la campana è suonata-, lei annuisce e abbandoniamo la palestra.

Saliamo a scuola e andiamo verso il cancello. Per fortuna anche oggi la giornata scolastica è finita.

Non poteva non esserci qualcosa a rovinare la mattinata. Le parole di quella stronza mi hanno infastidita.

Ginevra mi dà un colpo al braccio
- togliti quella faccia da funerale e guarda verso il cancello-, alzo gli occhi e vedo Benji.

Do la borsa a Ginevra e corro verso di lui, mi solleva leggermente e mi bacia.

Sorrido automaticamente, avevo bisogno di lui.

Ginevra ci raggiunge e le presento Benji. Nello stesso momento Rita ci passa affianco e si ferma ad osservarlo, anzi a fissarlo direi.

Continua ad esaminare attentamente Benji e mi chiede sbalordita
- è lui il ragazzo della rosa?-, annuisco e guardo la sua faccia incredula.

Che oca! Che persona inutile.

Il moro la guarda e mi chiede ridacchiando
- sono così famoso?-, sorrido, saluto Ginevra e vado via con lui.

So bene che non devo dimostrare nulla a nessuno, ma sono infastidita da quella stronza. Dovrebbe stare lontana dalla mia vita. Ho già avuto abbastanza sofferenze nel corso degli anni. O mi sbaglio?

Saliamo in macchina e facciamo il viaggio nel silenzio più assoluto. Sono davvero immersa nei miei pensieri oggi.

Benji mi poggia la mano sulla gamba
- Helena, va tutto bene?-, incrociamo gli sguardi per qualche secondo e decido di raccontargli la storia di Rita.

Appena finisco il racconto, lui sbuffa infastidito
- sai, quando ero piccolo venivo preso in giro-, lo guardo sbalordita, per quale motivo? Anche da piccolo era molto bello.

- Seriamente, Ben?-, annuisce confermando le sue parole.

Non riesco ad immaginarlo.

L'amore infinito che provo per te~Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora